di EDOARDO BIANCHINI
L’assemblea dei soci di sabato 4 maggio
avrebbe affrontato i temi scottanti della mancanza di fondi e dell’occupazione –
Si andrebbe verso il licenziamento di tutto il personale per farlo riassumere
dalla Fondazione Maria Assunta o altra similare? – E intanto i dipendenti tremano
PISTOIA. Ed ecco che in questa città del silenzio, che niente
sa, niente sente, niente dice e che, in tutta la sua trasparenza e legalità,
finisce per essere più falsa di Giuda, da un paio di giorni circolano voci
preoccupanti sulle difficoltà, marcate e bene evidenti, della creatura
bardelliana dell’Apr; quella fatta nascere nell’aprile 2011 (ma
negata dal Tribunale di Roma) quando, all’Auditorium della Provincia,
Luigi Egidio Bardelli
(giornalista, imprenditore di se stesso, commentatore e
direttore responsabile televisivo, Presidente [in acclarato conflitto di
interessi] dell’onlus trasformata con un simsalabim da Aias in Apr) e i
suoi pasionari fecero un miracolo come quello delle nozze di Cana:
trasformarono ciò che non c’era (un insieme di espulsi dall’Aias
nazionale) in una nuova onlus che, pur passata al nome di Apr, si è finora
fregiata di essere l’Aias cinquantennale di prima, e si è anche appropriata (da
quanto è stato scritto nelle cause e nei ricorsi pendenti) della partita Iva
dell’Aias verace: e con l’assoluto silenzio dell’Ufficio delle Entrate di
Pistoia che, pur chiamato a dare chiarimenti da noi, in perfetta linea con ‘arroganza
del potere’ tipica della burocrazia italiana (in odor di stampo sovietico), non
ha mai risposto. Ma questa è l’Italia e questa è anche la Repubblica
Democratica in cui viviamo – Pistoia inclusa.
Ora sembra che Luigi Egidio Bardelli
sia “alla frutta”: fine dei soldi, fine delle possibilità di manovra, fine di
tutto. Cambio di rotta, quindi.
Questo manager “antico” che, nonostante
sia stato chiamato a decidere sui suoi conflitti
d’interesse dall’Ordine dei Giornalisti, non risulta che abbia mai preso
alcuna decisione finalizzata a far chiarezza sulle sue poliedriche e collidenti
identità, sarebbe lì che boccheggia per mancanza di ossigeno.
Perfino quelli che gli avevano promesso
sostegno e supporto (i milioni congelati di Ivano Paci e dei Carrara per
la nuova sede di via San Biagio – quella con la chiesa sotterranea in lode e
gloria, forse, della biblica vanità delle vanità) sembra che si siano
fermati a un passo dalla conclusione, e che restino opportunamente defilati e…
in attesa dei giudizi (romani e non solo).
E come avrebbe detto lo stesso Bardelli
(vero o no? Ma così ci riferiscono…) nell’assemblea, con cena (?), dei soci di
sabato 4 maggio scorso, “c’è ancora da pagare gli avvocati” per quella “mala
semina” di cause che, proprio lui, il signore dei conflitti, ignorando –
come ricorderemo – l’accordo
Vescovo-Fratoni-Berti-Lo Trovato, ha tenuto vive determinando così una
vera e propria débâcle della sua attività di riabilitazione, cioè l’Apr.
Che le cose non andassero affatto bene si
diceva almeno da qualche mese. Da quando Luigi Egidio avrebbe cominciato a
scrivere – come ci avevano riferito – letterine di richiami scritti a dipendenti
presi a fumare, come ragazzi delle scuole, nei cessi di via San Biagio.
Perfino il sindacato sarebbe
intervenuto: quel sindacato che, al momento, ci riferiscono che è assai in
ambascia e pena perché l’ultima, creativa pensata di Luigi Egidio – che pure è
stato superappoggiato economicamente dall’Asl 3 con altri 150mila
euro per i soggiorni estivi (scaricate
da qui), dall’Amministrazione Comunale Bertinelli e perfino dalla Delegazione
Aci di Pistoia – sarebbe quella (pensate un po’) di licenziare tutti i
dipendenti per poi farli riassumere dalla Fondazione Maria Assunta in cielo
di don Diego Pancaldo o da altra consimile.
Giro di bussolotti? Giochino delle tre
carte o cos’altro? E come avverrebbe, poi, la riassunzione del personale? Tutto
indistintamente o, come i più temono, solo in parte e con un taglio delle unità
impiegate? E chi sarebbero i cosiddetti sommersi e salvati? E l’operazione
a cosa porterebbe? A un beneficio per chi? E a un danno per chi? Solo per i
dipendenti-lavoratori?
Del resto sono mesi che circola la voce
che Luigi Egidio abbia detto ai suoi uomini di non andarsene in massa perché… “non
aveva fondi a disposizione per pagare i Tfr”. E anche qui siamo dinanzi a un
piccolo mistero buffo: perché gli accantonamenti per le liquidazioni non
dovrebbero esserci per legge a prescindere da tutto e da tutti? E l’Inps cosa
dovrebbe dire? E l’Ispettorato del lavoro? O sono anch’essi sordi in una terra
di sordi?
Insomma l’Apr ha avuto 150mila euro
dall’Asl 3 per i soggiorni estivi, ma del personale nessuno pare si azzardi a
dirsi disponibile ad accompagnare gli assistiti a Marina di Massa: anche perché
sarebbe costretto a veri e propri tour de force carichi solo di
sacrifici ma non remunerati (già: sembra che non si paghino più gli
straordinari e che addirittura le maestre siano costrette a salire sui pulmini
al posto di altro personale, mentre le convenzioni con i professionisti esterni
di supporto sono stati rasoiati al ribasso…).
Una bell’aria, non c’è che dire, in
Apr.
E qualcuno, intanto, stamattina ci
scrive: «Stamani messa apr è venuta Paola Bardelli al posto di Luigi,
sarà lei la presidente della nuova fondazione?».
Una domanda sorge spontanea: ma in
tutto questo casino (di cui ancora non abbiamo narrato un particolare quasi
raccapricciante che sarebbe avvenuto sabato alla adunanza dei soci…), chi di
dovere non vede e non sente niente?
E se chi di dovere non vede e
non sente niente, non è vero, forse, che Pistoia è una città del silenzio e
dell’omertà?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 7 maggio 2013 | 11:54 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.