venerdì 21 gennaio 2011

AIAS. LA LETTERA DI EDO BIAGINI NON ERA INTEGRALE


La lettera che l’avvocato Edo Biagini ha inviato al sindaco Berti e alla presidente della provincia Fratoni, così come riportata sulla Nazione nei giorni scorsi non era nella sua forma integrale.
Biagini ha provveduto ad avvertire un gruppo di amici, segnalando i tagli che ci sarebbero stati e ora ci permette di pubblicare il testo inoltrato per fare chiarezza.
Èccolo:

Cari Amici,
mi risulta che sulla cronaca locale odierna de La Nazione sia stata riportata la mia lettera al Sindaco ed al Presidente della Provincia con tagli in punti importanti.

Tra questi, segnalo il seguente passaggio nella parte finale: «... Ancor meno comprendo come questi versamenti fossero formalmente “giustificati” – nei relativi mandati AIAS – talvolta come “pagamento di rate del mutuo Pax et Justitia” (per circa 669 milioni di lire, ripeto, solo in quegli anni) e talaltra come “canoni di locazione” dello stesso immobile di Marina di Massa (per ulteriori 720.000.000 di lire), senza peraltro che risulti (almeno al sottoscritto) l’esistenza di un regolare contratto di locazione.
Ritorno allora alle mie affermazioni iniziali.
Ribadito che non sarò più socio dell’AIAS di Pistoia, è di tutta evidenza che, alla luce dei fatti appena accennati – se avessi voluto richiedere io stesso il commissariamento dell’AIAS – non sarei partito da argomenti, pur di indubbia gravità, come la lesione dei diritti della minoranza nell’elezione delle cariche associative.
L’attuale comprensibile preoccupazione per tutti coloro la cui vita è legata all’AIAS è invece causata dall’atteggiamento di chi – insofferente alle regole associative ed ai controlli – dapprima non è stato capace di gestire con ragionevolezza gli addebiti dell’Associazione Nazionale e, poi, ha deliberatamente cercato lo scontro, tentando di alimentare ed utilizzare a proprio favore le ansie di una parte di famiglie, assistiti e dipendenti, con tutto quello che era inevitabile ne seguisse.
Non voglio aggiungere altro e, per quanto mi concerne, le mie uscite pubbliche finiscono qui. 
Desidero invece augurare agli assistiti ed ai familiari, unitamente ai volontari ed ai dipendenti dell’Associazione che in essa si spendono con vero spirito di servizio, di poter in futuro portare ancora avanti l’AIAS perseguendo sempre e soltanto l’interesse delle persone disabili e delle loro famiglie. Perché è questa l’unica cosa che davvero conta».

Affinché il mio pensiero non venga travisato, provvedo ad inoltrarvi il pdf integrale della lettera (oltre ai suoi due allegati).
Un caro saluto.
Edo

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.