martedì 16 luglio 2013

EX COMUNITÀ MONTANA. E INTANTO IL TEMPO STRINGE SUL LICENZIAMENTO DI APOLITO E FEDELI


di FELICE DE MATTEIS

Politica e magistratura paurosamente indietro rispetto ai problemi della Montagna

PISTOIA-MONTAGNA. Dunque si sta avvicinando la fine del mese ed il giudice del lavoro dovrebbe pronunciarsi sul ricorso contro il licenziamento presentato da Rosa Apolito e Roberto Fedeli, i vertici amministrativi della defunta Comunità Montana.
Attendiamo l’evento con la civile convinzione che, comunque vada a finire, la vergogna della Comunità Montana non potrà concludersi facendo svolazzare qualche straccio per goduria del popolo assetato di vendetta e con qualche gogna mediatica a fare da fumogeno per “abbuiare il tutto”.

Due sentimenti contrastanti fanno arrovellare la gente. Il primo è che i due funzionari vengano licenziati e, in quanto tali, si decidano a “spifferare” tutto ciò che sanno, che sembrano non voler rivelare, e che per loro incapacità gestionale è accaduto. Nomi, fatti e circostanze, non avendo altro più da perdere.
Ma vorremmo anche, in caso di pronunciamento sfavorevole, che non si “usassero” due esseri umani come unici responsabili del malestro per coprire le malefatte politiche di individui che girano liberamente e impunemente senza un briciolo di dignità, coperti e riparati da una politica sinistra di cui si fanno scudo e nella quale continuano spudoratamente a sguazzare come sta accadendo per il Comunone/Dynamone.
Nel frattempo gli effetti nefasti della mala gestione della Comunità continuano a produrre i loro guai e ieri nel Consiglio Provinciale ne abbiamo avuto la prova.
Per tecnicismi assolutamente incomprensibili, dinnanzi a una precisa richiesta della opposizione sull’uso e la vendita della legna da ardere, l’assessore Mari si “pulisce le mani” con una disposizione del suo Assessorato; per il resto, rimanda al collega Fragai: lui di più non può dire o fare.
Da gennaio 2013 ad oggi, un settore che rendeva – a parte le ruberie – svariate centinaia di migliaia di euro, è bloccato di fatto, perché adesso niente è più fattibile se non con il timbro della massima trasparenza, della formale ineccepibilità degli atti, e tricchete e tracchete!
E la gente di Montagna che sta attendendo di poter comperare la legna, fare il rimessaggio e quant’altro dove la mettiamo? E gli impiegati della ex Comunità Montana che di queste cose si intendono, come vengono impiegati e per cosa?
Il tempo stringe, anche se adesso è bello e favorevole ad operazioni che in Montagna, un tempo, erano già iniziate.
Potrebbe il Venturi, tolto l’abito bianco da gelataio usato all’inaugurazione dell’Ospedale di sabato scorso e indossata una più opportuna “mise”, adoperarsi per risolvere il problema?
È problema da Provincia, certo, non da Regione. Ma sempre roba da compagni è. Almeno di seggiola.
Forza, Venturi, si dia da fare! Ammesso e non concesso che sappia da dove cominciare…

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[Martedì 16 luglio 2013 | 09:13 - © Quarrata/news]

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