lunedì 4 febbraio 2013

ANALISI CRUDELE DI UNA MONTAGNA CHE MUORE

di GRILLO PARLANTE [*]

Fra Sindaci che contano (Abetone) e Sindaci che hanno solo la fascia tricolore (gli altri) – La dispersione del senso di comunità’ e la distrazione intorno al tema del Comune Unico – E quella vergogna delle ruberie in Comunità Montana…

MONTAGNA PISTOIESE. Che la Montagna stia rapidamente precipitando nel burrone è cosa da tutti conosciuta. A certificarlo – oltre alle aride statistiche diramate dalla Provincia di Pistoia che, stranamente o volutamente, riferiscono dati in percentuale e non quelli numerici assai più confrontabili rispetto alle serie decennali e ventennali – sono i rarefatti frequentatori di alberghi, ristoranti e negozi, i variopinti cartelli “vendesi”, “affittasi”, “cedesi azienda” che la pioggia desolatamente stinge. In questa situazione di sfascio colpisce la disattenzione dei Sindaci e delle Giunte di quei Comuni montani un tempo mete prescelte da turisti, villeggianti e sciatori.

In effetti al silenzio assordante dei reggitori di San Marcello, di Piteglio e di Cutigliano fanno da contraltare i “j’accuse” ripetutamente lanciati dal Sindaco di Abetone, Giampiero Danti, imprenditore nel settore alimentare ed in quello impiantistico, ma di non chiarita appartenenza politica, e dal suo assessore Nicola Risaliti già assessore al Turismo per la Provincia di Pistoia.
Gli abetonesi, forti delle numerose amicizie in ogni settore politico ed istituzionale, ad ogni interruzione del traffico sulla statale di accesso all’Abetone che comporta loro danno economico elevano al cielo «grida di dolore» amplificate dai pianti e lamenti degli esercenti le piste e gli impianti di risalita.
Queste geremiadi da tempo trovano buona accoglienza in Regione, Provincia, Camera di Commercio, Casse di Risparmio che frequentemente beneficano l’Abetone con sostanziosissimi aiuti. Aiuti che, proprio per la loro consistenza, inducono a dimenticare le continue interruzioni provocate dalle frane che in ripetizione si staccano su i tre/quattro chilometri della statale 12 tra La Lima e il Ponte dei Casotti e mettono la sordina ai danni arrecati alle attività economiche degli altri Comuni. Purtroppo alle ripetute e programmate frequentazioni che gli amministratori abetonesi e gli impiantisti compiono in Regione e nelle altre Istituzioni, fanno riscontro le “ammuìne” dei Sindaci ed Assessori degli altri Comuni che – fascia tricolore indossata – scendono in piazza per protestare su cose già decise come la chiusura di Uffici Postali, la riduzione delle corse dei bus pubblici, la perdita di molti dei servizi resi dall’Ospedale di San Marcello.
E così di fronte alle poche attenzioni loro riservate ed ai pochi contributi erogati e, forse, afflitti dal pentimento per aver colpevolmente gestito ed affossato la Comunità Montana (o nel fanciullesco tentativo di salvarsi il culo) i politici di turno e alcuni Sindaci, ex Sindaci od Assessori stanno rivolgendo ogni loro attenzione all’arruffata questione del Comune Unico, proposto su iniziativa di benefattori (??) facenti capo al Dynamo Camp ed alla Kme, ora impegnata a ridurre 245 suoi dipendenti tra cui anche quelli occupati a Campotizzoro.
In questo bailamme mentre le stelle stanno a guardare sta scomparendo il senso della comunità e prende campo la cultura del “particulare” che spinge al si salvi chi può.
Restano, fortunatamente, le voci di associazioni apartitiche, come la Zeno Colò ed il Comitato che fa pressioni perché siano chiarite le vicende degli ammanchi alla Comunità Montana ed, ora, della neonata associazione “Vogliamo continuare a vivere sulla nostra montagna” raggiungibile su Facebook.

[*] – Grillo Parlante, lettore assiduo che chiede il rispetto della privacy, inizia, con questa, una serie di note esclusive per ‘Quarrata/news’

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[Lunedì 4 febbraio 2013 | 09:25 - © Quarrata/news]

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