di GRILLO PARLANTE [*]
Fra Sindaci che contano (Abetone)
e Sindaci che hanno solo la fascia tricolore (gli altri) – La dispersione del
senso di comunità’ e la distrazione intorno al tema del Comune Unico – E quella
vergogna delle ruberie in Comunità Montana…
MONTAGNA PISTOIESE. Che la Montagna stia rapidamente precipitando nel
burrone è cosa da tutti conosciuta. A certificarlo – oltre alle aride
statistiche diramate dalla Provincia di Pistoia che, stranamente o volutamente,
riferiscono dati in percentuale e non quelli numerici assai più confrontabili
rispetto alle serie decennali e ventennali – sono i rarefatti frequentatori di
alberghi, ristoranti e negozi, i variopinti cartelli “vendesi”, “affittasi”,
“cedesi azienda” che la pioggia desolatamente stinge. In questa situazione di
sfascio colpisce la disattenzione dei Sindaci e delle Giunte di quei Comuni
montani un tempo mete prescelte da turisti, villeggianti e sciatori.
In effetti al silenzio assordante
dei reggitori di San Marcello, di Piteglio e di Cutigliano fanno da contraltare
i “j’accuse” ripetutamente lanciati dal Sindaco di Abetone, Giampiero
Danti, imprenditore nel settore alimentare ed in quello impiantistico, ma di
non chiarita appartenenza politica, e dal suo assessore Nicola Risaliti già
assessore al Turismo per la Provincia di Pistoia.
Gli abetonesi, forti delle
numerose amicizie in ogni settore politico ed istituzionale, ad ogni
interruzione del traffico sulla statale di accesso all’Abetone che comporta
loro danno economico elevano al cielo «grida di dolore» amplificate dai pianti e lamenti
degli esercenti le piste e gli impianti di risalita.
Queste geremiadi da tempo trovano
buona accoglienza in Regione, Provincia, Camera di Commercio, Casse di
Risparmio che frequentemente beneficano l’Abetone con sostanziosissimi aiuti.
Aiuti che, proprio per la loro consistenza, inducono a dimenticare le continue
interruzioni provocate dalle frane che in ripetizione si staccano su i
tre/quattro chilometri della statale 12 tra La Lima e il Ponte dei Casotti e
mettono la sordina ai danni arrecati alle attività economiche degli altri
Comuni. Purtroppo alle ripetute e programmate frequentazioni che gli
amministratori abetonesi e gli impiantisti compiono in Regione e nelle altre
Istituzioni, fanno riscontro le “ammuìne” dei Sindaci ed Assessori degli
altri Comuni che – fascia tricolore indossata – scendono in piazza per
protestare su cose già decise come la chiusura di Uffici Postali, la riduzione
delle corse dei bus pubblici, la perdita di molti dei servizi resi dall’Ospedale
di San Marcello.
E così di fronte alle poche
attenzioni loro riservate ed ai pochi contributi erogati e, forse, afflitti dal
pentimento per aver colpevolmente gestito ed affossato la Comunità Montana (o
nel fanciullesco tentativo di salvarsi il culo) i politici di turno e alcuni Sindaci,
ex Sindaci od Assessori stanno rivolgendo ogni loro attenzione all’arruffata
questione del Comune Unico, proposto su iniziativa di benefattori (??) facenti
capo al Dynamo Camp ed alla Kme, ora impegnata a ridurre 245 suoi dipendenti
tra cui anche quelli occupati a Campotizzoro.
In questo bailamme mentre le
stelle stanno a guardare sta scomparendo il senso della comunità e prende campo
la cultura del “particulare” che spinge al si salvi chi può.
Restano, fortunatamente, le voci
di associazioni apartitiche, come la Zeno Colò ed il Comitato che fa pressioni
perché siano chiarite le vicende degli ammanchi alla Comunità Montana ed, ora,
della neonata associazione “Vogliamo continuare a vivere sulla nostra montagna”
raggiungibile su Facebook.
[*] – Grillo Parlante, lettore
assiduo che chiede il rispetto della privacy, inizia, con questa, una serie di
note esclusive per ‘Quarrata/news’
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 4 febbraio 2013 | 09:25 - © Quarrata/news]
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