lunedì 11 febbraio 2013

LA RINUNCIA DI PAPA BENEDETTO XVI: «UN GESTO CHE RENDE ONORE»


di Mauro Banchini [*]

Il commento del Vescovo Mansueto Bianchi alle dimissioni del Papa

PISTOIA. “Trepidazione e commozione davanti a un fatto per il quale il cammino della storia non ci ha reso attrezzati”. Queste le prime parole con cui il vescovo di Pistoia, Mansueto Bianchi, commenta la rinuncia di papa Benedetto XVI. “Un gesto come questo, che ci lascia anche inevitabilmente sgomenti, poteva farlo solo una persona di grande forza intellettuale come Joseph Ratzinger e rende onore alla sua evidente statura”.

Il vescovo di Pistoia, che come tutti i vescovi toscani avrebbe dovuto incontrare papa Ratzinger nel prossimo aprile in occasione della visita “ad limina”, sottolinea come “stiamo vivendo, nella Chiesa, stagioni di grandi novità che gli ultimi due pontefici, entrambi stranieri, hanno interpretato e governato con straordinarie capacità di servizio e di testimonianza. Adesso, davanti alle grandi sfide di un futuro già presente, che attengono anche dinamiche antropologiche e interrogano sulla dignità della vita, papa Benedetto ha ritenuto che ci fosse bisogno di maggiore freschezza, anche fisica, nel governo della Chiesa e ha fatto un passo indietro destinato a rimanere nella storia. Alla commozione di queste ore, che certo unisce credenti e non credenti in un contesto autenticamente mondiale, l’intera comunità ecclesiale sa che la risposta giusta abita nella forza della preghiera. La preghiera per Joseph Ratzinger nel giorno della grande scelta, la preghiera per la barca di Pietro nel tempo delle grandi sfide”.

[*] – Comunicazioni sociali Diocesi di Pistoia

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[Lunedì 11 febbraio 2013 | 18:30 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Ma allora, per questo esercizio di bilancio riferibile al 2012, chi leggerà i "...pilanci della Konfraternita della Misericortia di Akgliana"?
    Ahinoi!
    MDB

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  2. ma si levasse di torno anche la chiesa per intero, che in pratica è solo un debito per lo stato,già non ci si capacita come fa uno stato (nello stato) così ricco e chiuso in se stesso a riuscire a mantenere tutti i suoi privilegi, rimane ancora da spiegare se i beni della chiesa sono tassati o meno ed è questo che stupisce, ovviamente il nostro blogger dirà che paga + tasse la chiesa del poveraccio di turno che si sta impegnando la casa, per pagare un tozzo di pane ai figli,ma un lettore attuale e moderno che non si porta in testa quei vecchiumi clericali-filopolitici mica ci crede molto eh!ma poi quanto incide questa chiesa in quella che è la politica italiana? parecchio! e dire che avevano giurato di starne fuori,ma si sa se peccano basta confessarsi e poi sono pronti anche a fare una pedofiliata, tanto e cmq basta confessarsi e si va tranquilli in paradiso, ma leviamoci di torno sti tonaconi inutili e facciamo leggi + utili al cittadino in difficoltà, che so riapriamo i bordelli, tanto le troie ci saranno sempre(i pedofili invece andrebbero castrati e fatti sodomizzare da qualche animale da soma) e allora tanto vale dargli un identità ed un rispetto, insomma far si che quel "mestiere" se lo scelgano da se e non sfruttate dalla criminalità organizzata o meno, faremo si che siano limitate molte malattie a trasmissione sessuale e soprattutto incamereremo tutti gli anni una marea di soldi per le tasse versate dalle suddette, eh si alla faccia delle tonache, soprattutto quelle viola ma che viola fan diventare noi di rabbia, perchè quelli pontificano da secoli con la pancia piena e il popolo? beh il popolo arranca,il papa si è levato di torno e ora levatevi voi!

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