venerdì 15 aprile 2011

AIAS. ASSEMBLEA A SUON DI DIFFIDE



PISTOIA. Il commissario Aias Giulio Francesco Bagnale ha reso nota ieri, pubblicandola nella bacheca dell’Aias di Pistoia, la propria lettera Prot. GC 22/2011 indirizzata al Prof. Luca Fanucci ed al Dott. Luca Gori.
La lettera ha ad oggetto «notifica provvedimenti della Giunta Esecutiva A.I.A.S. Nazionale» ed è stata inviata ai destinatari suddetti «nella qualità rispettivamente di presidente e segretario nominati nel corso della riunione tenutasi in data 26 marzo 2011 – presso l’auditorium provinciale di via Panconi – e, con riferimento (i) alle deliberazioni assunte all’esito della predetta riunione, (ii) alla conseguente illegittima delibera del Collegio dei Revisori della commissariata Sezione A.I.A.S. di Pistoia del 1 aprile 2011 nonché (iii) alla arbitraria convocazione della sedicente ‘assemblea straordinaria dei soci per il giorno 16 aprile 2011’».
«Con la presente Vi comunico formalmente – scrive Bagnale - che la Giunta Esecutiva Nazionale, riunitasi in data 11 aprile 2011, ha deliberato, fra l’altro, di:
A) “annullare ai sensi e per gli effetti dell’art. 21 lettera a) del vigente statuto sociale le deliberazioni adottate in occasione della riunione dei sedicenti soci della commissariata sezione A.I.A.S. di Pistoia tenutasi in data 26 marzo 2011”;
B) “annullare ai sensi e per gli effetti dell’art. 21 lettera a) del vigente statuto sociale la delibera del Collegio dei Revisori della commissariata sezione A.I.A.S. di Pistoia del 1 aprile 2011”.
«A ciò si aggiunga – prosegue la nota del Commissario – che la Giunta Esecutiva, preso atto delle arbitrarie iniziative poste in essere dal Collegio dei Revisori (non ultima l’illegittima convocazione di una assemblea straordinaria dei sedicenti soci della commissariata Sezione A.I.A.S di Pistoia), ha deliberato altresì “di revocare con effetto immediato dalla carica di componenti del Collegio dei Revisori dei Conti della Sezione A.I.A.S. di Pistoia i signori dott. Giorgio Federighi, dott. Stefano Sala e Rag. Calogero Armato».
La lettera si conclude con espressa e formale diffida, «in forza ed esecuzione delle decisioni della Giunta Esecutiva Nazionale», di cui viene inviata copia ai destinatari, «dal porre in essere ogni e qualsivoglia iniziativa tesa a far si che l’eventuale riunione del 16 aprile 2011 venga, mediante qualsivoglia mezzo, rappresentata come assemblea – straordinaria o ordinaria che sia – dei soci della Sezione A.I.A.S. di Pistoia».
Fanucci e Gori sono due degli ex consiglieri della sezione Aias di Pistoia eletti in occasione della contestatissima assemblea del giugno 2009, allorché Bardelli impose la “lista unica” come metodo di voto.
Ricordiamo che tutto è nato da lì: una ventina di genitori, in rappresentanza di tutti quelli che si erano visti così tagliati fuori dalla possibilità di avere in Consiglio membri di minoranza, fecero un esposto all’Agenzia per le Onlus; quest’ultima sollecitò l’Aias Nazionale ad intervenire perché fosse rapidamente e nuovamente tenuta l’assemblea, adottando regole rispettose della tutela delle minoranze e, quindi, del principio democratico.
Bardelli non ha mai inteso fare un passo indietro – tant’è che non solo non ha mai convocato una nuova assemblea, mantenendo in carica un consiglio illegittimamente eletto – ma non ha neppure mai provveduto a predisporre il regolamento elettorale che l’Aias Nazionale gli ha sollecitato per mesi. Finché l’Ing. Lo Trovato, capito il comportamento omissivo di Bardelli, ha commissariato la sezione pistoiese.
Le sparate e le forzature di Luigi Egidio Bardelli e del suo drappello di irriducibili durante il commissariamento hanno poi fatto il resto, portando alla loro definitiva defenestrazione dall’associazione.
Neppure l’accordo faticosamente negoziato da Berti e Fratoni, con la benedizione del vescovo Bianchi, è stato rispettato da Bardelli: ancora una volta, l’alto senso di se stesso, sembra avergli fatto velo alla ragione.
Bardelli non ha voluto rinunciare alle cause in corso, come gli era stato chiesto da tutto il mondo politico, per avere in cambio la revoca dell’espulsione.
 P.D.P.
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[Venerdì 15 aprile 2011]

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