venerdì 29 aprile 2011

L’AGORÀ CAMBIA GESTIONE O SOLO CASACCA?



AGLIANA. I cittadini aglianesi si compiacciono della nomina di Marco Grillini alla guida dell’associazione Agorà, da sempre usata come vivaio per devolvere risorse ai pochi prescelti dell’amministrazione.
Finalmente i cittadini, con un nuovo Presidente, potranno così comprendere se saranno mantenute le consuetudini con le seppur ridotte elargizioni, riversate dall’amministrazione in numerosi rivoli sfocianti tutti nel comune “mare” dei soliti conosciuti simpatizzanti.
Alcune riflessioni, richiamandosi ai fatti consolidati anche per l’incredibile audizione del consiglio Comunale dedicato alla costituzione di una Consulta.
L’assessore Magazzini auspicava la costituzione di una “associazione capofila” per coordinare gli altri cittadini variamente associati. Fabrizio Magazzini evidentemente non riteneva sufficiente disporre del gruppo di associazioni “allineate” che – come un ombrello sotto l’acquazzone – vengono utilmente aperte in occasione delle tornate elettorali: lui le vuole in pugno, non gli basta tenerle “sotto controllo”!
Ma dunque ecco alcuni richiami sulla condotta della nobile associazione Agorà: così sono proposti all’attenzione del nuovo Presidente proprio allo scopo di capire se sarà anch’egli uno yes-man o un apprezzabile regista promotore di cultura ed espressione di autonomia e libera intraprendenza.
Assunto che l’Agorà non è mai stata capofila delle altre associazioni locali, a quale titolo riceveva – con crisma d’esclusività – lauti contributi per organizzare il Giugno? Giova ricordare che l’efficienza e qualità dei progetti presentati è stata conquistata da Agorà in modo automatico, visto il monopolio per risorse ed esperienze consolidate nel tempo in confronto alla restante comunità delle associazioni competitrici, quasi tutte “controllate” dai soliti noti remissivi o esclusi.
La figura di una “Consulta della Cultura” – condotta da figure eterogenee di diversa estrazione culturale e orientamento politico – avrebbe certamente impedito l’esercizio d’una associazione privata, partorita in mitòsi dall’amministrazione (si vedano i soggetti iscritti nell’organigramma della stessa) e che per grazia divina organizza gli eventi del Comune.
Perché l’ammissione di postulanti all’Agorà era sottoposta al discrezionale, insindacabile e più bulgaro giudizio della stessa? C’era qualcosa da nascondere o da garantire ? Tale circostanza qui contestata rievoca le più tragicomiche vicende emerse nella gestione dell’Aias pistoiese, forse dimostrando – tutto ciò – una medesima radice culturale?
Solo questo elemento è un grave indizio di tracotanza e ingiuria al sentimento popolare di democrazia, perché fatto in violazione al principio di “partecipazione” tanto richiamato dalla Ciampolini! E che risponderà il sindaco sul punto?
Del tutto ridicola giunge quindi la domanda più impertinente: con quale criterio venivano dati i contributi all’Agorà, che per alcuni anni hanno raggiunto quasi i 40mila euro?
Come si giustificano le figure delle eminenze grigie Pierucci-Coda autentici deus ex machina del Giugno:

  • il primo, dirigente del Comune (senza il quale sulla “cultura aglianese” non si muove foglia): non si sente un poco esposto al più marchiano conflitto di interessi, trovandosi assai implicato in un’associazione privata che organizza eventi per l’Ente stesso ove svolge funzioni amministrative-dirigenziali? E quindi, se il 90% delle cose organizzate da lui non hanno avuto partecipazione di pubblico, ciò avrà mica origine dalla farcitura indotta dalla massiccia dose di autoreferenzialità?
  • il concittadino Carlo Coda – responsabile della spesa di migliaia di euro per l’organizzazione del Cinema estivo – oggi che è deciso di escludere il cinema per mancanza di fondi, si vede assegnare il bando di gestione del Cinema Moderno all’associazione che lui rappresenta (i soldi, restano così in casa)! È solo un caso se il comitato elettorale del Pd – nell’ex storico locale Anisare – venne generosamente concesso in modo gratuito dallo stesso Coda?
Ecco dimostrato come sul Giugno ci hanno praticato i soliti: è chiaramente servito per distribuire prebende agli “allineati e coperti”. Una efficiente macchina raccatta-consensi (… memorabile la forbice di quasi 11 punti percentuali tra le europee e le amministrative del 2009)! Diversamente le associazioni non allineate si purghino pure: o sono già uscite o non erano neanche satelliti dell’Agorà.
È così dimostrato un sistema di controllo di tutta la vita sociale e ricreativa da parte della politica, che è divenuta “piovra generazionale” assicurando il mantenimento dei controllati dai controllori, selezionati dai soliti noti (Mannelli docet) nella tecnica della Stasi della scomparsa DDR.
E dunque benvenuto Marco Grillini. Ti porgo sinceri auguri di concittadino aglianese che – nonostante tutto – non ha perduto la speranza. Ti prego: onora il nobile e prestigioso nome dell’Agorà e non lasciarlo calpestare.
Non lamentarti dei tagli, lavora per la cultura (quella vera ispirata da una vena creativa e curiosa, libera e indipendente), non più per quella imposta nei diktat del partito. Mi permetto anche di ricordarti che potrai fare ricorso all’iniziativa privata per quello che il pubblico non può più fare, senza nessuno scandalo o sconvenienza.
Mi firmo con una punta di orgoglio per la circostanza di ritrovarmi portatore di un messaggio critico colmo di denuncia e di speranza, condiviso in ciò da una moltitudine di cittadini che vorranno sentire il Giugno un evento condivisibile comune e non frutto e patrimonio esclusivo del Pd aglianese.
Buon lavoro (trasparente)!
Alessandro Romiti
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[Venerdì 29 aprile 2011]

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