mercoledì 6 aprile 2011

STAMPA, INFORMAZIONE, BLOG & ALTRO



Cerchiamo di capirci, di fare chiarezza e di stabilire un punto fermo, senza troppi giri di parole.
Se i blog esistono, una funzione pure ce la avranno.
Se questo blog esiste, questa funzione – è bene che ci intendiamo una volta per tutte – è ancor più specifica e orientata.
Come stiamo ripetendo da qualche mese, Pistoia non è una città a misura d’uomo. E, di conseguenza, non lo è neppure la provincia, una realtà a misura d’uomo: perché ognuno, in casa sua, respira l’aria e l’odore che produce.
Lo sappiamo bene tutti che ogni casa ha i propri odori. E quelli di Pistoia e dintorni sono gli odori del silenzio. A volte fin troppo rumoroso. Sempre molto mortuario.
In questa città e nel circondario della sua provincia, le notizie vengono ammazzate sul nascere. Si decide cosa dire e cosa non dire; di che parlare e di come parlarne.
È quindi un format di vita ben definito, quello in cui respiriamo e ci muoviamo.
È la serra sotto cui tutto viene deciso in partenza da chi può.
E chi può non ha una collocazione univoca: chi può è rappresentato da una serie di chi può che finiscono per identificarsi con il potere in assoluto per cordata e/o interessi intrecciati & connessi.
Gli organi di informazione strutturati obbediscono – e ne abbiamo avuto una palese e inconfutabile riprova con le vicende Aias – a chi può, o meglio alla serie dei chi può.
Cerchiamo di capirci, di fare chiarezza e di stabilire un punto fermo, senza troppi giri di parole: noi – e usando questo plurale indichiamo più persone che sono stufe di ascoltare i violini zigani di Nazione, Tirreno e Tvl, salvo se altri – intendiamo esserci, sempre e comunque.
E intendiamo anche proporre una riflessione che spezzi – bene o male, tanto o poco, sempre più che meno – o il silenzio imposto dai chi può o l’addomesticamento necessario allorquando qualcosa ha fatto breccia nel sistema-reticenza e tutti devono correre ai ripari, in cordata, per rattoppare gli strappi.
Cerchiamo di capirci, di fare chiarezza e di stabilire un punto fermo, senza troppi giri di parole. E cerchino di capire anche i poteri pubblici, civili e religiosi, le forze politiche e le associazioni, gli enti e quant’altro vive e regna in quest’area che delimiteremo fra Serravalle e le province di Prato e Firenze.
Questo blog c’è, esiste e si sta attivando per una sua estensione sul territorio.  Quanto più può. Un’estensione che trova sempre maggiori riscontri di giorno in giorno. E tutti lo sanno.
Non siamo intenzionati a manipolare il potere. Il potere non ci piace e non lo vogliamo. Ci piace, invece, la chiarezza: e qua ce n’è parecchio bisogno. Ci piace, invece, l’informazione: e qua la stiamo facendo quasi solo noi. Quasi perché talvolta un po’ di informazione – sia pure per caso – sfugge anche ai chi può.
Non potremo sempre essere con il fucile in mano, perché – come dice il poeta latino Orazio – perfino Apollo non può stare sempre a tendere l’arco: a volte deve dedicarsi anche alla lirica, di cui è dio e protettore.
Ma l’arco sarà sempre lì. Ogni giorno. Pronto a scoccare frecce e a dire quella verità che nessuno vuol sentire da nessuno.

E, che piaccia o no, porteremo più rispetto ad essa che agli uomini o a chi può.

e.b.blogger

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[Mercoledì 6 aprile 2011]

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