sabato 9 aprile 2011

PORRETTANA. CHE GRAN PASTICCIO I BRAVI COMPAGNI DELLA REGIONE TOSCANA!


PISTOIA. Per riepilogare brevemente la questione in tutti i suoi termini e per riflettere ancor meglio sui pasticci delle gestioni autoritarie e scarsamente democratiche, vale la pena dare un’occhiata a quanto scrive stamattina La Nazione.

L’assessore della Regione Toscana, Luca Ceccobao, ha fatto da sé la pota del proprio orto.
E ora le piante si stanno… seccando.
* * *
Porrettana, scoppia
la guerra tra le Regioni
Interrogazione del Pdl
al Consiglio dell’Emilia Romagna:
«Ceccobao ci ha escluso
da qualsiasi decisione»


Rischia di trasformarsi in uno scontro fra Regioni «amiche», la riorganizzazione delle linea ferroviaria Porrettana decisi dall’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao. All’attacco del toscano, già obiettivo di un fiume di critiche e proteste da parte di utenti ed enti locali, si aggiunge adesso anche il Consiglio dell’Emilia-Romagna, da cui si lamenta l’esclusione dal tavolo tecnico messo in piedi per correggere alcuni aspetti del riassetto del servizio di trasporto. «La Porrettana transita per il nostro territorio per il 40%, possibile che Ceccobao voglia sapere come la pensiamo?», si dice da Bologna, trovando più di un appoggio anche nella nostra provincia, da cui si chiede la convocazione di un Consiglio provinciale congiunto dei due versanti.
A sollevare il caso in sede istituzionale tramite un’interrogazione a risposta scritta, il consigliere regionale Pdl Alberto Vecchi. «Invece di concertare con tutti gli enti locali la rimodulazione del servizio ferroviario, l’assessore della Regione Toscana ha escluso in modo arbitrario, dal confronto, gli enti locali della Regione Emilia-Romagna interessati, ovvero Granaglione, Castel di Casio, Porretta Terme e Camugnano», dice secco Vecchi tirando in ballo episodi di «screzio» fra confinanti. All’apertura del tavolo tecnico, Ceccobao aveva infatti impedito al rappresentante del Comune di Granaglione di sedersi accanto ai colleghi pistoiesi e agli esponenti dei comitati degli utenti. Una decisione che aveva già mandato su tutte le furie il sindaco di Sambuca Pistoiese che aveva minacciato di uscire dalle trattative, e diversi membri del movimento a difesa della Porrettana. È stato detto che Ceccobao abbia deciso di escludere Granaglione dopo che il sindaco l’aveva invitato a dimettersi per il «pasticcio» combinato sulla linea Porrettana. Quali ne siano i motivi, la decisione sembra adesso avere strascichi di non poco conto. Oltre che con Ceccobao, il consigliere Pdl se la prende anche con la giunta della sua Regione, chiedendo per quale motivo «non è intervenuta a tutela dei Comuni emiliano romagnoli interessati dalla linea Porrettana». Secondo Alberto Vecchi, i comportamenti di Ceccobao «creano grave pregiudizio e ledono fortemente lo spirito di collaborazione, che ci dovrebbe essere fra enti che hanno servizi in comune e – continua portando ad esempio progetti su banda larga, sanità, scuola, turismo e rifiuti – sinergie territoriali d’insieme». La domanda che si alza dal versante emiliano della vecchia strada ferrata è chiara: «Perché siamo stati esclusi?». E l’opposizione in Consiglio regionale incalza: «Non è il caso di intervenire urgentemente per aprire con la Regione Toscana e i Comuni interessati una nuova fase di confronto che veda coinvolti direttamente tutti gli enti interessati?».
Ma la morsa intorno a Ceccobao si stringe anche dal versante pistoiese, da cui si spinge per la convocazione di un Consiglio straordinario «aperto e congiunto» con il Consiglio provinciale di Bologna. Nata dai gruppi Pdl, Lega e Udc-Fli, la proposta ha trovato appoggio dal presidente del Consiglio provinciale pistoiese Silvano Calistri, che ha già inviato la richiesta di disponibilità al suo omologo bolognese.

E intanto a Sambuca…

È «pienamente soddisfatto» il sindaco di Sambuca Marcello Melani, dell’interrogazione presentata al Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna da parte di un consigliere Pdl, sull’esclusione dalla trattativa sulla questione della linea ferroviaria Porrettana. Giorni fa, Melani comunicò che la sua amministrazione comunale non avrebbe più preso parte al tavolo tecnico se la Regione Toscana non avesse invitato anche i Comuni interessati della parte emiliana.
«Quasi a ruota – dice adesso il sindaco di Sambuca – il Pdl in Regione Emilia Romagna ha presentato un’interrogazione dello stesso tenore. È segno che non sono solo nell’avvertire questa lacuna dell’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao. Sono lieto – continua – che sia stata presentata questa interrogazione e spero di ottenere risultati concreti. L’esultanza di Melani è doppia. «Mi fa anche piacere – commenta infatti – che sia stato il gruppo del Pdl a sollevare la questione. In questo modo diventa una battaglia bipartisan e quindi più completa».
Che quella per il salvataggio della linea Porrettana stia ormai diventando una battaglia trasversale, viene confermato dalla richiesta del presidente del Consiglio provinciale di Pistoia Silvano Calistri per la convocazione di un’assemblea congiunta con Bologna. La proposta è partita dal centrodestra, ma è stata accolta anche dall’altra parte politica. Entrambi gli schieramenti hanno sicuramente ben capito che il problema dei tagli alla Porrettana smuove un bel po’ di consensi elettorali. Per capirlo non basta che dare un’occhiata alla pagina Facebook «Salviamo la Porrettana», dove a distanza di mesi dall’apertura, ancora decine e decine di persone scrivono per manifestare il loro disagio in seguito alla scelta della Regione Toscana. O ancora basta cliccare sul sito internet della Nazione.
«Che ci crediate o no, mi sembra che l’unico sindaco che vuole che la Porrettana, è quello cacciato dal Ceccobao. Quanto agli altri il primo che ha trovato una scusa (peraltro valida) per farsi indietro nelle proteste è Sambuca... credo che a breve gli altri seguiranno!», dice Franco. «D’altronde, il destino delle montagne è questo: si governa dalle città. Quassù siamo tre gatti in dieci comuni, che messi insieme siamo meno di un quartiere di Bologna, idem per il versante pistoiese. Cosa può fregargnene dei disagi di quattro montanari?», aggiunge sconsolato Cesare.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 9 aprile 2011 - Fonte: La Nazione]

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