martedì 5 aprile 2011

«PARENTOPOLI» LOCALE


PISTOIA. Invio qui di seguito comunicato stampa sul mancato adempimento della norma tanto decantata, con preghiera di pubblicarlo.
Grazie per la collaborazione e cordiali saluti.
Daniela Simionato

Dopo la delibera di Giunta n. 243 del 21.10.2010, relativa al regolamento comunale degli uffici e dei servizi, (seguita alla mozione “anti nepotismo”presentata dal Consigliere Betti), diventata esecutiva l’8 novembre 2010, e di cui tanto si è parlato sulla stampa non solo locale, ma persino su La Repubblica nonché in interviste televisive al TG5 ed altre trasmissioni in cui il Sindaco e il consigliere stesso, esprimevano la propria soddisfazione (giustamente) e si autocelebravano per il varo di questo provvedimento, ebbene, dopo tanto clamore, le situazioni conosciute di parentela affinità e convivenza, non sono state toccate o si sono risolte con provvedimenti ad personam, tranne che per un solo trasferimento. Tanto da far apparire strumentale la delibera.
In data 22 novembre 2010 io chiesi con apposito documento se erano stati presi i dovuti provvedimenti e se no, quando si intendeva procedere con l’espletamento della norma. Mi fu risposto che il termine per l’adempimento era di 60 giorni dall’esecutività e quindi la scadenza era il 7 gennaio 2011.
Siamo ai primi di aprile! Che cosa raccontiamo ora alle televisioni e agli organi di stampa?
Gli diciamo che era solo una sceneggiata, tanto per farci belli ?
Ma soprattutto, i nostri concittadini devono essere turlupinati così nel silenzio generale ?
Daniela Simionato
Capogruppo Lega NT

Come suggerimento, ci sentiamo di chiedere alla signora Simionato perché non cominci a stilare un elenco concreto di nomi, cognomi e indirizzi da rendere pubblici.
Potrebbe sbloccare molto più alla svelta la situazione...

[Martedì 5 aprile 2011]

2 commenti:

  1. Visto che la consigliera comunale Simionato non si è sentita di fare nomi e cognomi li faccio io in quanto oltre che mio interesse personale lo ritengo un dovere civico.
    Sig.ra Marzia Franceschi e Dr.Stefano Tognozzi (Ufficio del Personale)
    Ispettore Tiziano Grani e Dr.ssa Annalisa Giunti (Polizia Municipale)
    Gli atti con cui sono stati adottati i provvedimenti ad personam per risolvere i casi , in questi casi di convivenza sopra indicati, sono i seguenti :determina della dirigente del Servizio Personale n. 907 del 28/04/2011 e determina del Comandante della Polizia Municipale n. 297 del 16/02/2011.
    In conseguenza di questi atti la sig.ra Franceschi e l’ispettore Grani hanno potuto continuare a svolgere il loro abituale lavoro a differenza di me, unica a cui è stato applicato il c.d. regolamento antinepotismo, e che è stata sradicata dal proprio lavoro dopo quasi sette anni, con evidente perdita di professionalità e quant’altro.
    Dr.ssa Lucia Vannucchi
    Comune di Pistoia

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  2. In relazione al mio precedente commento ed al fatto che alcune persone si sono lamentate dello stesso voglio precisare che il mio intervento non era certo nell’ordine di stigmatizzare un comportamento adottato per favorire qualcuno, ma voleva sottolineare solo il mio disagio per non essere stata oggetto dello stesso comportamento da parte della Amministrazione Comunale , dato che io sono stata l’unica persona trasferita , dei tre casi accertati di incompatibilità in base all’art. 19 bis del Regolamento degli uffici e dei Servizi, fra l’altro in modo precipitoso e con motivazioni aggiunte piuttosto deboli.
    E’ indubbio che da tutto ciò ho avuto un gravissimo danno alla mia professionalità ed alla mia persona.
    Per il resto tengo a precisarle che anzi sono stata ben contenta di sapere che le altre persone coinvolte abbiano potuto continuare a mantenere la loro professionalità e questo non lo ritengo un fatto negativo né una agevolazione personale . Forse l’espressione “ ad personam”ha tratto in inganno qualcuno,ma se la si sostituisce con la traduzione italiana “verso la persona” ci si renderà conto che non implica una valutazione necessariamente negativa.

    Se poi sono state adottate nei miei confronti decisioni diverse rispetto agli altri casi questo è un dato di fatto, di cui nessuno, fra l’altro, mi ha mai spiegato le motivazioni.

    Ho ritenuto di dover commentare la notizia sostanzialmente perché ho visto nella consigliera l’unica persona che si è fatta carico del problema e questo chiaramente mi ha fatto piacere, visto anche che
    non ho ricevuto solidarietà da alcuno in ambito comunale.
    Nel commento riportato era semplicemente implicita la considerazione che quello che era stato fatto legittimamente per altri poteva essere fatto anche per me, sulla base anche del fatto che generalmente i regolamenti non si applicano in modo retroattivo.

    Il mio commento nasce solo dal fatto di non aver compreso perché nel mio caso invece sia stato adottato un provvedimento ad personam, peraltro in senso opposto.

    Ritengo inoltre positivo il fatto che l’Amministrazione abbia ritenuto di non disperdere la professionalità acquista, e che tali provvedimenti sono stati, oltre che legittimi, di buon senso.

    Rimane comunque l’amarezza di dover constatare la mancanza di solidarietà nei miei riguardi, rispetto a un comportamento oggettivamente discordante.

    Dr.ssa Lucia Vannucchi

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