lunedì 1 luglio 2013

LA PIETRA (PDL): «RIFIUTI? UN SISTEMA AUTOREFERENZIALE POLITICO ED ECONOMICO CHE SI MANTIENE SULLE SPALLE DEI CITTADINI»


Il Pir alle prese con i litigi interni del Partito Democratico

PISTOIA. Il piano interprovinciale dei rifiuti approvato il 17 dicembre 2102 dai consigli provinciali di Firenze, Prato e Pistoia ad oggi sembra che non sia stato ancora pubblicato sul BURT regionale, ad oltre sei mesi dalla sua approvazione di fatto non è possibile attuare le direttive e la programmazione del piano stesso.
Le motivazioni della mancata pubblicazione sul BURT non sono chiare, ma anche questo elemento si pone, nel complesso quadro della gestione dei rifiuti in Toscana, come ulteriore elemento di scarsa chiarezza.

Possono esserci motivi tecnici, che hanno indotto la Regione a rallentare o, come sembra ad arrestare il procedimento, motivi di cui però non conosciamo la natura in quanto in consiglio non è pervenuta nessuna notizia in merito.
Oppure motivi di carattere politico, dovuti a differenti vedute sugli investimenti per l’impiantistica tutti in seno al Pd, dovuto al braccio di ferro fra il sindaco di Firenze e il Presidente della Regione Toscana. O molto probabilmente entrambi i motivi hanno portato ad un momentaneo stop del piano.
Il dato certo è che la quantità dei rifiuti, in generale ed in particolare nell’ATO centro, è notevolmente inferiore rispetto a quanto previsto nel piano, e quindi la conseguente progettazione impiantistica risulta sovradimensionata. Il nodo centrale è rappresentato dall’impianto di Case Passerini, che alla luce di questo non risulterebbe più economicamente sostenibile.
Lo stop dato dal Sindaco di Sesto Fiorentino all’impianto, con una delibera consiliare, di fatto nasconde uno scambio con la Regione. O la nuova pista o l’impianto. E molto probabilmente è stata scelta la pista.
Sintomatica anche l’azione intrapresa dell’ATO. Nel bando di gara, prima aveva escluso l’impianto di Montale, poi, con una azione di forza, vorrebbe inserire l’impianto nella gestione del futuro vincitore della gara. Tutto questo, pare, per compensare la mancata realizzazione di Case Passerini e avere mani libere per la gestione dell’incenerimento dei rifiuti.
Lo stop dato a questa operazione dal Comune di Montale, sta rompendo le uova nel paniere, e l’esclusione del sindaco Scatragli dal direttivo dell’ATO ne è la prova provata.
In questo si inserisce l’azione delle aziende, che di fatto hanno messo l’impianto di via Tobagi in condizione di non avere materiale da bruciare. Non si capisce inoltre, dove finisca tutto il tal quale che dovrebbe essere bruciato. Forse in discarica o molto probabilmente fuori ATO, questo in deroga alla stessa legge regionale.
Nel caos complessivo allora si decide, in Regione di non dare seguito alla pubblicazione sul BURT del piano rifiuti, e all’interno dell’ATO di rimandare la discussione a tempi più consoni. In sostanza l’ATO aspetta che le prossime elezioni a Montale vedano la sconfitta di Scatragli e del centro destra, in modo che possa riprendere poi la discussione con una giunta un po’ più compiacente.
In definitiva un quadro, che al di là delle considerazioni politiche, vede una gestione dei rifiuti in Toscana non indirizzata verso soluzioni di buon senso, ma orientata solo agli interessi di un sistema autoreferenziale politico ed economico che non risolve la questione ma che mantiene la propria struttura sulle spalle dei cittadini.
Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl provincia di Pistoia
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[Lunedì 1° luglio 2013 | 17:56 - © Quarrata/news]

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