martedì 3 dicembre 2013

AL FORTEGUERRI CON IL CAPPOTTO IN CLASSE…


E Alberto Zoppi coordinatore del Circolo Sel Pistoia scrive alla Presidente della Provincia Fratoni

PISTOIA. Egregia Presidente della Provincia di Pistoia,
sono ormai settimane che in diverse classi dell’istituto superiore Liceo Forteguerri-Vannucci di Pistoia, non funziona il riscaldamento, i ragazzi sono costretti a stare fermi per ore in classe, vestiti, oppure ad arrangiarsi come meglio possono.
La Preside informa che ha sollecitato gli Enti Locali interessati per rimuovere le cause di tale disfunzione. Le chiedo se le pare normale questa cosa, che nel 2013 nella nostra civilissima città i nostri ragazzi debbano sostare nelle classi al freddo per tante settimane.

Sono a conoscenza inoltre che non sarebbe neppure una novità, più volte nel tempo tale inconveniente si sarebbe ripresentato.
Cosa devono fare quegli studenti? Come si devono comportare i genitori?
È ovvio che la qualità del nostro territorio ci vede nelle classifiche del quotidiano il Sole24Ore retrocedere dal 52° al 72° posto se questi sono gli effetti di un bene primario come l’istruzione.
Spero che presto ci sia un suo sollecito intervento, e qualche risposta che credo si deve a tutta la struttura scolastica, studenti compresi.
Cordiali saluti,
Alberto Zoppi
Coordinatore Circolo Sel Pistoia
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[Martedì 3 dicembre 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Sig. Zoppi,faccia scaldare gli studenti con il "sole" dell'avvenire! Se qualcuno si ricorda le vecchie Stinche , dove ora c'è il Tribunale, e le aule immense riscaldate da una stufa a legna............... E nessuno è mai morto dal freddo!
    Forza giovani, tutti diritti e sempre meno doveri. E Sel, il sole dell'avvenire, è con voi!

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  2. E questo è soltanto uno dei problemi che affliggono la tanto blasonata scuola pistoiese. A contribuire ad aumentare i disagi degli studenti oltre al freddo, dovuto alla scarsa manutenzione degli impianti di riscaldamento, ci sono le "innovazioni" che la dirigente scolastica Belliti vuole introdurre, quali ad esempio la settimana corta (per dare ad alcuni professori il sabato libero), salvo poi introdurre otto ore continuative di lezione il venerdi. Di questi ulteriori disagi nessuno finora ha parlato nonostante un malumore generale presente fra docenti e studenti. Speriamo che qualcosa emerga dal silenzio e porti un po' di buon senso nelle stanze di chi deve decidere.

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