sabato 9 febbraio 2013

MISERICORDIA-AGLIANA. UN IMPRENDITORE CHE SOSTIENE ARTIOLI MA CHE NON SA FAR BENE I CONTI…

La Presidenza della Confraternita, fra ninnoli e nannoli, ha bruciato e fumato quasi un miliardo delle vecchie lire in inutili e dannosi litigi tribunalizi


AGLIANA. Un amico imprenditore, piuttosto innamorato di Artioli, ma distratto e non lucido quanto a fare i conti con la calcolatrice alla mano, mi ha scritto:

Ciao Alessandro,
sono ***, sono stato non tanto dietro alla cosa che ho letto ma io come cittadino aglianese sono fiero di quello che ha fatto il presidente della Misericordia Corrado Artioli, il consiglio tutto e il grande valore aggiunto degli strepitosi volontari, senz’altro qualcosa si sbaglia sempre nella vita e guarda caso si vede sempre dopo ma quando si riesce a costruire con tanto spirito di sacrificio quello che è agli occhi di tutti, la nuova bella sede sulla via Pratese, io mi sento di dire bravi a tutti loro e mi viene da chiederti (in maniera ironica si intende): in tutta questa polemica che stai facendo hai qualcuno che ti paga?
Perché se hai dei dati che provano problematiche serie che possono sfociare nel penale dovresti fare un esposto alla magistratura in modo che venga chiarito tutto senza esitazione.
Scusami se non sono del tuo parere e cerco di difendere quello che secondo me dovrebbe essere orgoglio di tutta la cittadinanza aglianese.
Mi spiacerebbe se la vicenda prendesse una deriva “politica”.
Sinceri saluti

Questa è la mia risposta, resa alla pubblica opinione e alla Confraternita.

Caro ***,
in primis ti invito mercoledì sera all’assemblea pubblica e ritengo che ti sia necessaria la lettura della sentenza che smentisce le predicazioni rivolte da Artioli nel “processo d’appello” del 25 gennaio scorso.
Ti assicuro che non c’è alcuno che mi paga. Chiamala come vuoi. Per me è “passione civile”, sentimento di affermazione di “giustizia sociale”, anche mescolata con la passione per il giornalismo d’inchiesta.
Abbiamo sostenuto di tasca nostra le spese di nolo della sala del Teatro Moderno.
Vediamo di spiegare bene.
Il danno denunciato della gestione Artioli è ben maggiore di 350.000 €, ma questi non sono problemi suoi (dell’Artioli, o meglio, del Cd, ma di chi ha pagato, cioè io e te con tutti gli altri 17.000 concittadini).
Quanti anziani e “ultimi” si potevano assistere con tali somme?
Ciò detto, mercoledì sera, saranno illustrate e dimostrate (documenti alla mano) le motivazioni che hanno indotto tre professionisti a ricorrere al Tribunale e ricercare la comprensione delle autentiche ragioni della controversia.
Anche io sarei – anzi ero – orgoglioso della “mia” Misericordia, e spero di tornare presto ad esserlo. Infatti, non posso credere che essa, sia stata indotta in una vicenda temeraria e spregiudicata che – ti faccio notare – non ha avuto accoglimento dal Giudice di nemmeno una delle domande proposte, tutte respinte.
Stiamo esclusivamente contestando la “governance”, e non la Misericordia né tantomeno i volontari, anch’essi – in parte – vittime degli sprechi inutili dell’Artioli.
Spiace che Artioli abbia saltato a piè pari le sentenze. I giudici – ha detto – sono come gli arbitri: azzeccano un rigore sì e uno no! E dunque, perché non ha proposto appello?

DISSE ONAN IL SAGGIO [*]

Se alla gente di Agliana sta bene essere amministrata da chi ha sperperato mezzo milione di euro, si accomodi pure: ma non si lamenti dicendo che in questo mondo va tutto a rotoli…
Perché per certe cose la colpa non è né di Berlusconi né della Minetti né delle escort, ma della scarsa intelligenza di chi vuole pontificare pomposamente con in mano qualcos’altro che non sia la calcolatrice…

[*] – Don Paolo può spiegare chi fosse Onan.
Mercoledì saranno prodotti altri documenti esclusivi, dirimenti e dirompenti, perché illuminanti. Avrei molto piacere di poterti illustrare alcune brevi e semplici evidenze che spiegano l’arcano (che però non è affatto arcano), ma non avrò tempo prima di tale data.
Le domande proposte nel post del 6 u.s., sono determinanti per comprendere la modalità di conduzione della Confraternita.
Prova a rispondere tu e non fare come Magazzini che è stato “convinto” dall’Artioli, ma non ha letto ancora le sentenze. Ma da chi siamo amministrati?
Prova a pensare e rispondere a questi argomenti:
- perché sono state sospese le iscrizioni a socio? (infatti sono state riaperte solo adesso, perché congelate da 3 anni!)
- La Misericordia ha una base popolare indifferenziata o “selezionata”?
- Perché lo Statuto non è reso disponibile on-line, ovvero lasciato libero alla consultazione dei postulanti fratelli che si vogliono associare? Ecco un link relativo allo Statuto della Misericordia di Quarrata e dico Quarrata, mica Milano!
E ancora, per il fabbricato:
- La direzione dei lavori la ha scelta l’impresa o l’appaltatore?
- Chi e come ha individuato il direttore nell’ Ing. Giovanni Ortu? E perché mai, se lo stesso Ortu dichiara (abbiamo la lettera) che il progetto originario è funzionale all’esecuzione del fabbricato e che questo fabbricato è conforme al progetto?
- Quanto è costata la controversia giudiziaria incluse le spese legali?
- Quanto è costato l’appalto generale del fabbricato? E che ne è stata della permuta degli immobili di via Amendola?
- Perché non è stato possibile trovare un accordo per la controversia (che ha dell’incredibile pensando che gli stessi professionisti sono quelli che hanno svolto l’intervento della Chiesa e quindi sono fiduciari del prete Don Paolo, anche correttore morale, ma al quale nessuno ha chiesto di intervenire per una saggia mediazione? I professionisti in questione hanno perso il senno?
- Quali criteri sono stati seguiti per la selezione del personale alla receptions degli studi medici?
- Perchè i bilanci non sono resi disponibili alla consultazione (la domanda non è affatto retorica: devo fare io la conclusione logica o ci arrivi da solo?). Tra l’altro la Misericordia non riceve soldi dall’Asl3 e quindi denaro pubblico di noi tutti?
Come la chiami tu questa? Trasparenza, correttezza?
Dunque, se tu sei fiero di questa valanga di “punti interrogativi” irrisolti (che non sono affatto esauriti), io non lo sono affatto.
Qualcuno mi ha detto: «Ci viene Artioli a chiedere i conti della tua famiglia?».
Siamo alla dabbenaggine pura, dato che io non vado a chiedergli contributi e non faccio assistenza pubblica. A proposito, sai dirmi perché quest’anno non è stata fatta la raccolta delle offerte?
Ci sarebbero, molte altre cosette… Ma mi auguro che l’attuale compagine si dimetta da sola dopo aver sperperato quasi un miliardo delle vecchie lire; e che l’accesso agli atti promosso nei pubblici uffici, mi consenta di consultare i bilanci. Dopo di ciò, spero che i bilanci non evidenzino errori di attribuzione di voci di spesa… e mi fermo qui.
Mercoledì trovati il tempo di consultare i precedenti e le sentenze pubblicate on-line.
E cerca la Verità, che ti renderà libero.
Alessandro Romiti
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[Sabato 9 febbraio 2013 | 21:00 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Da esterno (non abito ad Agliana, non sono socio di quella Misericordia, non ho motivi particolari per tifare in un modo o in un altro) devo dire che trovo volgari - rivolte ad Alessandro Romiti - sia l'accusa di "fare polemica" e sia, soprattutto, l'ironia su qualcuno che "pagherebbe".

    Romiti è un giornalista e, su questo blog giornalistico, fa semplicemente giornalismo: informa i cittadini, analizza vicende, pone domande, cerca quella che la legge ordinistica definisce, nella mission di qualunque giornalista, "verità sostanziale dei fatti".

    Perchè, egregio imprenditore, questa singolare ironia nei confronti di un giornalista che nel porre domande è comunque coperto dall'articolo 21 della Costituzione? Non crede che, davanti a un giornalista che pone domande, la cosa migliore sia ... dare le risposte?

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