sabato 9 febbraio 2013

PESCIA, CONFERENZA STAMPA FLI CON FLAVIA PERINA


PESCIA. Flavia Perina parte da Pescia per aprire la sua campagna elettorale, proseguendo poi con una visita alle carceri di Lucca ieri, assieme a Massimo Bulckaen, coordinatore comunale di FLI, per affermare che la nuova stagione con il leader Monti guarda avanti.
Guarda cioè a una prospettiva di riforme liberali di livello europeo, non solo le urgenti riforme in campo economico e del lavoro portando avanti la “riforma Fornero”, seguendo le proposte del Senatore Ichino (capolista al Senato in Toscana) ma soprattutto riforme della giustizia. Il fatiscente carcere S. Giorgio dimostra lo stato di degrado e illegalità della giustizia italiana e – aggiunge Perina – una stagione dei diritti civili attraverso il riconoscimento delle coppie di fatto sia gay che etero.

Durante la conferenza stampa a Pescia, seguita anche dai coordinatori provinciali FLI di Pistoia Alessio Bartolomei, di Pisa Massimo Balzi e di Lucca Massimo Bulckaen e assieme ai consiglieri comunali di Pescia Salvatore Leggio e Giuntoli, la deputata Flavia Perina, candidata di FLI al secondo posto in lista dopo Fini, è stata molto chiara.
Ha ricordato che il progetto “Montiano” è aperto e che i temi di laicità che la deputata di FLI sostiene, sono i temi di una grande riforma liberale tradita negli ultimi 20 anni e di cui maggiormente soffrono i più deboli tra cui i giovani e le donne, oggettivamente esclusi dall’attuale assetto corporativo della società italiana in cui le resistenza a cambiare sono presenti a destra e sinistra. Occorre dunque scomporre il quadro politico italiano e dividersi tra chi vuole più riforme e più Europa e chi intende mantenere questo “logoro assetto di destra e sinistra incapaci di riformare niente”.
Il legame Pescia-Lucca – ha detto Bulckaen – non è casuale: la Valdinievole guarda a Lucca non in modo retorico o demagogico.
Tra le riforme meno riuscite del Governo Monti, quella delle province, fortunatamente abortita, prevedeva una divisione innaturale in “figli” e “figliastri”, frutto anche degli schematismi “ormai perdenti” della Regione Toscana. Meglio per il futuro, pensare a una Riforma Costituzionale che abolisca le Province e riduca il potere delle Regioni divenute “protettorati” senza regole, capaci di generare “voragini nelle casse dello stato”, frutto della sconclusionata riforma voluta dal centro-sinistra del titolo V della costituzione per “rincorrere” il delirio leghista di una riforma federale .
La Regione Toscana è un simbolo del “rapporto opaco” tra destra e sinistra che ha bloccato lo sviluppo negli ultimi 20 anni. Le vicende dei bilanci “falsificati “ nella ASL di Massa e alla Banca MPS, non possono essere scaricate sui singoli, così come il deficit di centinaia di milioni (circa 400) della sola ASL di Massa, che ha contribuito alla crisi della Sanità Toscana, non può non avere anche responsabilità politiche ricordando che l’attuale Governatore Rossi è stato per 10 anni Assessore alla Sanità. In questo ruolo ha disegnato una Riforma della Sanità Toscana “pomposamente” definita “modello anche per l’Italia” ma che oggi sta in piedi con Ticket sanitari “micidiali” e chiudendo le sale operatorie per gli interventi chirurgici, come avvenuto nel dicembre scorso.
Il rinnovamento si attua sconfiggendo la demagogia: e per rimanere sul tema della sanità in Valdinievole la “favola “del nuovo Ospedale sostenuta negli ultimi anni è una “farsa”: le eccellenze che sono ancora presenti nell’Ospedale di Pescia potranno essere mantenute anche nel vecchio ospedale se ci sarà la volontà politica di farlo. Non esistono risorse per pensare ad un nuovo Ospedale nella Valdinievole.
Quanto alla Giunta di centro-destra che governa Pescia il giudizio politico è negativo ma spetta alla responsabilità dei consiglieri comunali decidere se essere “gli ultimi giapponesi” a difendere il “vecchio” o pensare a “costruire” un nuovo che speriamo vicino al livello nazionale e successivamente amministrativo locale.
[comunicato]
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[Sabato 9 febbraio 2013 | 08:02 - © Quarrata/news]

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