martedì 14 maggio 2013

IL RAZZISMO, LA STUPIDITÀ E UNA BELLA LETTERA DI ENRICO GUASTINI


PISTOIA. Dopo il post Pistoia. Scritte contro il Ministro Kyenge – Parte terza, Enrico Guastini ha scritto questa bella e significativa lettera:

... peraltro ottimo il post delle vecchie baldracche.
Purtroppo ho avuto modo di leggere altri post su vari forum e social network che mi hanno convinto che quelle scritte non siano “semplice esternazione idiota di un qualche imbecille notturno”, bensì “esternazione idiota di un sentire troppo comune”.
Dopo aver sentito le critiche al “Paese meticcio” mi ha colto l’urgenza di verificare quante genti abbiano lasciato i propri geni in Italia (ne ho contate una venticinquina, venute da nord, sud, est, ovest...).

Dopo aver letto che “dovranno mettere le liane in Parlamento per permettere al Ministro di spostarsi” ho provato l’urgenza di testimoniare che esiste un altro sentire.
Forse è vero, è un esercizio di retorica fine a sé stesso, ma voglio sperare che leggendo qualcuno non troppo imbecille possa cominciare a pensare e (perché no) cambiare opinione.
Con immutata stima,
Enrico Guastini
Caro Guastini,
quello che lei si augura, me lo augurerei anch’io… Eppure nei momenti peggiori dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, con i nostri eccellenti rappresentanti in parlamento che promettevano una cosa e “sparavano” da franchi tiratori o da gente che scriveva altri nomi a coglionella sulle schede, mi è tornato in mente un brano di Plinio il Giovane (fine I secolo dopo Cristo), nipote di Plinio il Vecchio (quello che studiò l’eruzione del Vesuvio e ci morì sotto per portare aiuto agli inceneriti di Ercolano e Pompei), in cui l0 scrittore si scandalizzava del fatto che in senato, dopo una votazione segreta, dalle schede erano venute fuori espressioni e parole sconce.
Il fatto è – come dice la Bibbia – che non c’è mai nulla di nuovo sotto la luce del sole e che la vita non cambia mai. È la condizione umana ad essere immutabile, con i soliti cretini e la solita gente (poca, troppo poca) di buonsenso: per cui il pessimismo non è stupidità senza luce, ma realismo più concreto che mai. Non si muore per niente, non si salva nessuno e tutto passa – i tre assiomi.
Devo stupirmi che qualche imbecille scriva di sparare al Ministro, di coglioni, di liane e di altre amene cazzate, quando la ‘carica dei 101’ in Parlamento ha avuto il coraggio di dire che avrebbe votato un candidato Presidente e poi gli ha sparato contro nel segreto dell’urna? Nessuno di loro aveva il coraggio civile e la libertà intellettuale di dire francamente ciò che pensava, piuttosto che fare il franco tiratore? È questa la cultura progressista? Dio ce ne liberi!
E dovrei fidarmi, allora, di parlamentari di questo livello, che è il livello mafioso dell’omertà e del silenzio senza il coraggio di esprimere un no a una proposta di un Bersani ubriaco che non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo…?
Vogliamo davvero cambiare le regole del gioco? Allora ci sono tre semplici cose da fare:
1. abolire il voto segreto a tutti i livelli
2. impedire il passaggio dei parlamentari da una schiera a un’altra
3. togliere il potere discrezionale ai giudici
e finirà immediatamente qualsiasi vergogna.
Prima di tutto questo. Ed ecco, infine, perché meglio il silenzio su certe cose assurde e indegne di una indegnissima umanità. Anche perché nessuno si senta autorizzato a “sentirsi importante” per aver fatto tanto baccano per nulla con una bomboletta di vernice sul muro senza mostrare la faccia.
Sempre pronto ad ospitarla con piacere nel blog; e con immutata stima anche da parte mia,
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 maggio 2013 | 16:19 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. C'è poco da aggiungere, se non un: Bravo Enrico!
    Veramente penosa questa gente che crede di essere superiore ad un altro solo perchè ha la pelle bianca invece che nera. E che poi, magari, se gli capita di affrontare, con qualche "nero" sul quale ha fatto battute cretine, un discorso dal quale si possa individuare il livello di cultura, preparazione, maturità civile, ecc, ci fa spesso delle figure da sotterrarsi. Basta andare a vedere il livello di ignoranza di una certa parte dei nostri parlamentari e ci se ne rende conto immediatamente.
    Piero Giovannelli

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