di LUIGI SCARDIGLI
Vittorio Prodi (Pd) ha presentato il
suo libro in Sala Maggiore
PISTOIA. Il mondo a una svolta (scaricabile
qui) ma con oltre mezz’ora di ritardo e al cospetto, tra l’altro, di
una platea di pochi, affatto intimi, visto che qualcuno, durante le sue
illuminanti e speranzose illustrazioni di soluzione alternativa, ha preferito
giocare con il proprio telefonino.
È questo il quadro, semplicemente
raccapricciante, messo in mostra nel pomeriggio in Sala Maggiore di Palazzo
Comunale, dove il fisico eurodeputato del Pd, Vittorio Prodi, ha riassunto il
significato illustrato, con dovizia, nel proprio libro, presentato e regalato ai
presenti del Circolo Centro del Partito Democratico. E a parte qualche santificato e altri trombati e la bellezza, genuina, di Beatrice Papi (considerazione
strettamente estetica) a sentire Vittorio Prodi e le sue intuizioni circa la
possibilità, tangibile, di aggredire la crisi (economica) trasformandola in
energia (pulita), il resto della Sala è restato deserto.
E non perché alla svolta non si sia
così vicini: anzi, siamo ormai tra le braccia della svolta; peggio, tra le sue
fauci, quelle che nel giro di breve, non contente di essersi ormai ingoiate
migliaia di imprese e relativi posti di lavoro, minano, quotidianamente, la
sicurezza della stragrande maggioranza dei cittadini, alle prese con una crisi
che pare non avere vie d’uscita.
Quelle suggerite da Vittorio Prodi,
oltre che essere terribilmente realistiche e praticabili, però, presuppongono
un livello di cultura che questo Paese non si può in alcun modo permettere; un
sistema-Paese che dovrebbe ridisegnare se stesso in un arco temporale non più
sottendibile a millenni o ere, ma nel volgere di due generazioni al massimo: le
prossime, invece, saranno ancora lì, a sanare i conti di quelle che la hanno
preceduta, fra le quali mi preme inserire il nome di Rosy Bindi; lo faccio a
ragion veduta, perché è una delle due prefatrici del volume di Prodi e lei, che
il mondo sia a una svolta, si è
sempre potuta permettere il lusso di non accorgersene.
Dimenticavo. Il libro di Vittorio Prodi
è stato regalato ai presenti ai quali, però, è stato gentilmente chiesto di
poter contribuire, spontaneamente e volontariamente, all’iniziativa,
soprattutto alla luce del rischio che
il finanziamento pubblico ai partiti scompaia.
Dopo i 4 euro delle Primarie-farsa, la
battuta, più tragica che comica, il Pd se la poteva anche risparmiare, però!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 10 maggio 2013 | 08:20 - © Quarrata/news]
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