venerdì 14 settembre 2012

MONTAGNA PISTOIESE. QUANDO LA POLITICA FA DI TUTTO PER PRENDERE IN GIRO

di Edoardo Bianchini

FIRENZE-SAN MARCELLO. Leggo, trasecolando, la nota che segue:

Uncem Toscana
UFFICI POSTALI, RISCHI DI CHIUSURE SULLA MONTAGNA PISTOIESE

Incontro di Giurlani (Uncem) con i cittadini. Le criticità degli sportelli di Campo Tizzoro, Maresca e Gavinana

Fra i tanti uffici postali a rischio chiusura in Toscana, ve ne sono ben 24 nella provincia di Pistoia, fra i quali molti in località piccole e di montagna. Per questo continua l’impegno di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, fatto di incontri sui territori e di pressione politica nei confronti di Poste spa per cercare quantomeno di frenare la corsa ai tagli.

«Ieri sera ho incontrato a Campo Tizzoro un gruppo di cittadini fortemente preoccupati dell’ipotesi di ridurre gli uffici postali nel comune di San Marcello, in particolare nelle frazioni di Gavinana, Maresca e Campo Tizzoro stesso – spiega Giurlani –. Le persone con le quali mi sono incontrato hanno sottolineato elementi già emersi in realtà simili: ovvero il fatto che questi uffici sono tutto sommato funzionanti e le operazioni che svolgono non sono indifferenti; che gli uffici postali hanno anche una funzione sociale e svolgono un servizio essenziale soprattutto per le persone anziane; che si possono accettare riduzioni di orario ma non chiusure complete degli sportelli».
Giurlani ha però realisticamente sottolineato il fatto che quando Poste spa elenca uffici sotto i parametri di economicità quasi sempre, prima o dopo, procede alla chiusura. Quindi è difficilissimo riuscire a far recedere l’azienda da quelle che appaiono spesso scelte già effettuate.
«Dovrebbe essere il governo, attraverso il ministero competente, a fare le dovute pressioni perché ciò non accada – ha detto Giurlani –. Purtroppo fino ad oggi ciò non è avvenuto e Poste spa va avanti con la politica dei tagli. Noi continueremo a vigilare e a cercare un confronto con Poste, come abbiamo sempre fatto. Come ho detto ieri sera manterremo un contatto diretto con le popolazioni per tenerle informate su ogni possibile sviluppo».
[14/09/2012 12.45
Uncem Toscana]

Resto obiettivamente sconvolto dinanzi a questa nota di Oreste Giurlani, Presidente dell’Uncem Toscana, una realtà che, da diverso tempo, come avrete visto, ci lascia perplessi e per più motivi, per i quali non mancherà il tempo da destinare a una attenta, meticolosa e fastidiosa analisi.
Giurlani, che in passato è stato anche vicepresidente della Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese, se lo leggete in trasparenza attraverso le sue stesse parole, sta vendendo un’aria fritta di finissima fattura: di quelle che, però, rischiano di marinare il cervello a chi, della Montagna, vive davvero il disfacimento e lo sfacelo, l’abbandono e la beffa. Insomma il disprezzo della politica.
Giurlani, fra l’altro, lo fa con una disinvoltura davvero degna di miglior causa: ci viene infatti a ricordare che lui va in giro per il mondo a perorare la causa dei deboli e degli umili, ma ci avverte (come addolorato e compunto) che far cambiare la testa a Poste Spa è impossibile. Così la colpa è tutta del Governo, che non si dà da fare, se anche sulla Montagna Pistoiese la gente perderà ancora sportelli dopo sportelli.
Se così è, è il caso di chiedere a Giurlani – che, da buon politico è un personaggio assolutamente muto, dato che non risponde e non ci risponde mai – che diavolo gira a fare per la Montagna. Perché non continua a vigilare – come dice lui stesso –, con il suo fucilino di legno in spalla, e a battere i piedi per terra da Firenze, senza scomodarsi a salire dalla sua abitazione di Pescia fino a Campo Tizzoro, Maresca e Gavinana per niente? O perché non dedica tutto quel tempo così inutilmente speso (tanto Poste Spa non sente) ai suoi cittadini elettori di Fabbriche di Vallico che, lassù, quasi nel cielo delle Apuane, lo hanno plebiscitato Sindaco al 70%, come ci ha scritto il suo braccio destro e fido assessore Aldo Morelli? Non sarebbe più utile così, dato che con Poste Spa non può fare i miracoli di Padre Pio da Vernacoliere?
Serve starnazzare così tanto solo per mettersi in mostra, quando, in fondo, ogni sforzo è destinato a finire nel bidone della spazzatura, oppure tutto questo è la riprova provata della pessima politica dei politici che, sedutisi una volta in poltrona, ci si incollano per una vita intera, senza soluzione di continuità, come se sulla seduta in pelle fosse stato spalmato un bidone di super attack?
La gente della Montagna non è già stata presa abbastanza in giro dalla Comunità Montana, di cui, peraltro, proprio anche lui, il Presidente dell’Uncem Toscana, il grande Giurlani, è stato vicepresidente…?

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[Venerdì 14 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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