sabato 13 luglio 2013

NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA, ROSSI E MARRONI ALLA FESTA DI INAUGURAZIONE

[Testo istituzionale Ufficio Stampa Regione Toscana]

PISTOIA. “Questo è un grande momento di festa per la sanità toscana, ed è normale provare emozione. Abbiamo dovuto lottare per arrivare a questo. In questo Paese quando ci si muove per fare qualcosa di buono e di bello si trovano sempre ostacoli, tranelli, intoppi. Ringrazio tutti i direttori generali che si sono avvicendati, e che hanno subito anche processi per questo ospedale. Il cavallo della sanità è pulito, forte e corre bene”.
Queste le prime parole pronunciate dal presidente della Regione Enrico Rossi, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo ospedale di Pistoia, il primo dei quattro nuovi ospedali a tagliare il traguardo. Una festa alla quale, con il presidente della Regione, hanno partecipato l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, il direttore generale della Asl 3 di Pistoia Roberto Abati,
con il direttore sanitario Lucia Turco e il direttore amministrativo Luca Cei, il prefetto di Pistoia Mauro Lubatti, il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni, i sindaci dei 22 comuni che fanno parte della provincia di Pistoia, Edoardo Majno, attuale presidente del Sior (Sistema integrato ospedali regionali), insieme a tutti i precedenti direttori (Mauro Pallini, Vairo Contini e Bruno Cravedi), Stefano Cerri di Sat, il consorzio concessionario dei servizi di supporto per i nuovi ospedali.
Alla cerimonia è intervenuto anche il vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi, che ha impartito la benedizione al nuovo ospedale, dedicato a San Jacopo.
“Questa struttura conferma un valore a cui teniamo tantissimo”, ha detto ancora Rossi. “In questo Paese e in questa Regione siamo convinti che la sanità deve essere pubblica, un bene comune, un bene di tutti. Il fatto di essere pubblica deve essere una garanzia. Se introduci il profitto in sanità, la deviazione dall’obiettivo salute è inevitabile. E vogliamo anche una sanità di qualità , oltre che pubblica. Stiamo costruendo ospedali proprio quando si parla di de-ospedalizzazione, può sembrare una contraddizione, invece non è così. L’ospedale diventa risorsa estrema, proprio quando non se ne può fare a meno, e quindi deve essere moderno, efficiente e tecnologico. Mai abbandonare l’obiettivo di innovare e cambiare. Noi abbiamo sempre l’ambizione di acquisire le migliori pratiche del mondo. Le cure cambiano continuamente, e la sanità se sta ferma retrocede”.
Rossi ha concluso con un appello agli operatori. “So quanto cambia la percezione della qualità del servizio da parte del cittadino. Fate in modo che il cittadino si senta preso in carico, curato, accudito, che percepisca una sanità di altissimo valore”. E con l’impegno a salvaguardare la sanità pubblica, una conquista da cui non vogliamo tornare indietro”.
“Questo ospedale è una grande opera, parte di un progetto poderoso, quello dei quattro nuovi ospedali, che alla fine, tra strutture e attrezzature, costerà oltre 600 milioni di euro”, ha detto l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni. “Oggi abbiamo una rete di ospedali efficace ed efficiente, con strutture moderne. I quattro nuovi ospedali si innestano in questo grande disegno di modernità e riorganizzazione”.
Il sindaco Samuele Bertinelli ha parlato di “momento storico per Pistoia”: la cerimonia di inaugurazione si è trasformata in una festa della città, alla quale hanno preso parte tantissimi cittadini pistoiesi.
Infine, l’assessore Marroni ha riferito di avere incontrato, poco prima della cerimonia di inaugurazione, una delegazione di lavoratori che operano nei servizi di supporto alle attività ospedaliere negli ospedali di Massa, Lucca, Prato e Pistoia e che verranno trasferiti nei quattro nuovi ospedali. “C’era qualche preoccupazione da parte loro sul mantenimento dei livelli occupazionali – ha sottolineato Marroni – ma ieri abbiamo firmato un accordo e il problema è stato risolto. Il nostro impegno è quello di non perdere nessun posto di lavoro. Nella fase transitoria può darsi che qualche compenso sia leggermente più basso, ma a regime tutto tornerà come prima. Un giorno di festa come questo non deve essere un giorno di preoccupazione per qualcuno”.

[Scritto da Lucia Zambelli sabato 13 luglio 2013 alle 18:00]


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Foto di Luigi Scardigli.
[Sabato 13 luglio 2013 | 19:06 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Dite ciò che volete : questo Rossi non si vergogna, rimpiange anche lo Scarafuggi.Cosa volete aspettarvi? L'unica cosa certa è che milionate di euro l'anno, per venti anni, li dovremo pagare noi. Che schifo! C'è veramente da diventare rossi dalla vergogna, in attesa che "suonino le nostre campane!" Mi prenoto per il "batacchio".

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