sabato 14 settembre 2013

LA SANITÀ DEI TAGLI, L’INCONTRO ALLA BACCARINI E L’ASSENZA (INGIUSTIFICATA) DEL SINDACO SILVIA CORMIO


di EDOARDO BIANCHINI

La prima cittadina di San Marcello sostiene (sembra) di non essere stata ‘personalmente’ invitata

QUALCOSA non quadra in questa nostra provincia di Pistoia.
Mentre da tutte le altre parti sembra che gli amministratori leggano e capiscano quello che ricevono per posta e, di conseguenza, si comportano in qualche modo, per diversi degli amministratori (e devo dire, purtroppo, di sinistra) a Pistoia questo non avviene: evidentemente o non hanno compiuto un regolare corso di studi che ha loro permesso di imparare a scrivere, ma soprattutto a leggere; oppure il problema è più grave e – visto che stiamo parlando di sanità – da delegare alle strutture così care al Granduca Enrico Rossi, quel modello post-sovietico che, pian piano s’è trasformato in neocapitalistico selvaggio dei tagli ai diritti dei cittadini.

Sembra – devo dire sembra, ma le voci paiono essere attendibili – che ieri sera, all’incontro sulla “sanità dei tagli” organizzato da noi di Quarrata/news alla Baccarini e perfettamente riuscito, il Sindaco di San Marcello, Silvia Cormio, non abbia potuto e voluto partecipare perché non avrebbe ricevuto un invito a lei personalmente diretto.
Anche se fosse vero, non è da compagni. Anche se avesse ragione – e ce ne scuseremmo – non è da compagni. Tuttavia stia certa: la prossima volta che organizzeremo un incontro di questo tipo (e presto potrebbe ancora tornarci in mente), invieremo, al Sindaco di San Marcello, una bella pergamena con tanto di bollo in ceralacca e bringioli di filo e nastro rosso: personalizzato. E magari gliela faremo arrivare, la missiva, per corriere, a cavallo.
Eppure, se non ci sbagliamo – e se succede chiediamo preventivamente perdono e scusa – il Sindaco di San Marcello, Silvia Maria Cormio, era stata invitata eccome, con tanto di nome, secondo nome e cognome, e con tanto di mail in posta elettronica certificata: il che, per legge, equivale a una raccomandata ad ogni effetto.
Non ha saputo trovare il suo nome nell’elenco dei Sindaci e dei politici a cui la missiva elettronica, da XXI secolo, era indirizzata? Oppure la hanno tenuta all’oscuro della richiesta i suoi stessi uffici di segreteria?
Qualunque cosa possa essere accaduta (e non ci riguarda affatto), per sicurezza, Quarrata/news aveva pensato di ripetere l’invito, consegnandolo – come vedete – a mano e facendolo protocollare in arrivo.
Carta canta, come si dice. E Silvia Cormio, Sindaco di un paesino dove tutti sanno tutto di tutti, avrà pur dato un’occhiata alla posta: se non lei qualcuno della sua segreteria. E qualcuno della sua segreteria, avesse voluto, avrebbe potuto (e dovuto) chiedere, chiarire e approfondire.
Del resto a noi di Quarrata/news non interessa nulla, perché, democraticamente e con princìpi che non possono essere non cari alla Silvia, avevamo trattato la Silvia alla pari con tutti i suoi colleghi Sindaci e politici, con una lista di indirizzi che vedete anche ben chiara e in grande in una delle immagini.
E molti altri suoi colleghi hanno fatto sapere o hanno taciuto: ma nessuno ha potuto dire di non essere stato avvertito e invitato (leggete il testo dell’invito: in fondo al quale si chiedeva, anche, che, in caso di adesione, cortesemente ci fosse annunciata la loro presenza).
Temo, purtroppo, che il problema sia un altro: ben più grave ed esteso. E che si incarni in una sorta di vergogna e incapacità sostanziale di affrontare chi, incazzato, potrebbe anche dare incontinentemente di fuori ed eccedere nel tono della voce.
Peccato che la politica di oggi questo non lo capisca: non capisca che i rappresentanti del popolo non stanno lì a fare le belle statuine d’oro di Peterhof che avete visto al G20: ma sono solo i parafulmini – per loro scelta – degli errori (più o meno colpevoli, questo non importa) nei confronti del popolo lavoratore. Per cui gli eletti vanno, dunque, a farsi applaudire, ma rifuggono – con ogni scusa, anche ridicola come nel caso della Silvia –, se temono di essere fischiati: che è pure loro compito specifico.
La mancanza del Sindaco Cormio, ieri sera, in Baccarini, non è stata solo questo: è stata anche un gesto di incivile scortesia nei confronti di altri suoi colleghi Sindaci (Volterra, Zeri, Capalbio…) e politici presenti in sala, gente che ha fatto anche centinaia di chilometri, e di sera, per essere lì a portare testimonianza propria e sostegno ai problemi di San Marcello e della Montagna.
Onore, perciò, a prescindere da qualsiasi altra considerazione, a Oreste Giurlani (Sindaco e Presidente Uncem) che non si è sottratto all’invito; e a Gaggini di Piteglio e Ceccarelli di Cutigliano.
Esserci era un dovere. E c’erano.
Esserci era una cortesia. E sono stati cortesi.

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 14 settembre 2013 | 10:48 - © Quarrata/news]

5 commenti:

  1. Bravo Bianchini,
    miglior commento non poteva esserci in merito alla ridicola e scandalosa assenza della sig.ra Silvia Cormio (e, un paio di gradini sotto, ci metterei quella di Gianfranco Venturi). A questo punto rimane solo da vedere se il suo partito (che disgraziatamente è anche il mio)riterrà di considerare la cosa ininfluente mostrando un perfetto menefreghismo o le farà una bella tirata di orecchie, svergognandola ben bene. Compito che sarebbe opportuno si assumessero anche, senza perdere tempo, i concittadini della medesima signora, ad iniziare da quelli che con passione seguono questo blog.
    Da parte mia, congratulazioni a tutti gli ospiti, con una particolare sottolineatura per don Reno Pisaneschi, il quale era presente e battagliero nonostante l'età molto avanzata e per Egidio Enrico Pedrini, sindaco di Zeri, che ci ha lasciato tutti a bocca aperta, per la sua competenza, la sua passione civile, la sua umanità.
    Piero Giovannelli

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  2. Il silenzio del sindaco Cormio all'assemblea di ieri sera, è stato ... rumorosissimo: una nuova dimostrazione di quanto sia basso il livello dei sindaci della nostra Montagna Pistoiese.
    Con "primi cittadini" così deboli, infinocchiarli - far loro credere che Cristo morì di sonno - deve essere un giochetto da ragazzi: come tagliare il burro.

    Chi ha visto il dibattito, ascoltando gli altri sindaci si sarà reso conto di una certa ... differenza.

    Farsi riprendere dalle tv, con tanto di pettorina, in via Cavour a Firenze protestando contro la chiusura dell'ospedale di San Marcello e poi non presentarsi (magari accampando scusette banalotte) a un'assemblea convocata proprio sulla chiusura di quell'ospedale, la dice lunga sul livello ...

    PS)- Una cosa, da chiarire in modo netto e veloce (anche ai fini del ricorso al TAR). Quando l'ASL di Pistoia ha iniziato a "potenziare" l'ospedale di San Marcello, i sindaci della Montagna Pistoiese erano o no formalmente a conoscenza di ciò che stava per accadere? Avevano manifestato in modo formale e ufficiale, loro che sono le prime autorità in termini sanitari, il consenso?

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  3. Vorrei ricordare, semplificando, che il caporal maggiore è agli ordini del sergente, il sergente agli ordini del capitano, il capitano agli ordini del colonnello e il colonnello agli ordini del Generale.
    Quelli che precedono nell’organigramma contano tutti il giusto ovvero poco, anzi niente.
    Il grande capo è sicuramente il presidente della Regione Toscana Rossi ed il suo curriculum non può essere sottovalutato o messo in dubbio, è sotto gli occhi di tutti e non è il solo responsabile, politicamente parlando. A buon intenditor poche parole!
    Per tutti i Cittadini toscani di seconda, terza o quarta categoria, comunque schierati anche perché i partiti che li rappresentano in Regione hanno fatto quasi tutti, come al solito da anni, la stessa acqua inquinata o a ciascuno il suo, come dice Sciascia, proprio e personale lo aggiungo io, i Mondiali di Ciclismo possono essere veramente una ghiotta occasione per manifestare il proprio pensiero politico, esistenziale e di dissenso a quanto ad oggi fatto per la sanità e quanto altro.

    Forza ragazzi, che le forze politiche sono alla frutta e temono fortemente quello che la gente comune trasversalmente rivendica in nome di una democrazia reale e non apparente.

    Che la Magistratura ordinaria faccia quello che deve fare, ma dai segni che per ora hanno dato non si può certo non pensare che siano solo casuali inadempienze o fortuiti e imprevedibili ritardi.

    Per i ladri, poi, spero proprio che non ci sia bisogno dei Tribunali del Popolo sovrano e non si pensi che i cittadini di città, di mare e di montagna siano stati allevati tutti a ricotta!

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  4. Uno spettacolo surreale.
    Grazie a Quarrata News, a tutti i partecipanti e a chi ha fatto le riprese.
    Grazie Dott.ssa Celesti per aver portato i due sindaci della Montagna presenti, ma inizialmente defilati a dare quelle assurde risposte.
    Le saremo per sempre riconoscenti.
    Credo che Lei Dott.ssa Celesti, convenga che a fronte di certe falsità non sarebbe esagerato chiederne le dimissioni.
    Ci ha permesso di sapere che abbiamo lo Schettino, non del Giglio, ma della Montagna Pistoiese, il sindaco di Piteglio che già da tempo ha abbandonato la nave tradendo le aspettative dei cittadini che l’hanno votato. Se non si sentiva all’altezza, se aveva vuoti di memoria o era stanco, poteva sempre dimettersi, chiunque lo sostituisse, iniziative peggiori non poteva prendere, sicuramente non avrebbe avuto vuoti di memoria e con precisione e senza tentennamenti, avrebbe ricordato se aveva votato in conferenza dei sindaci o no per lo smantellamento dell’ospedale Pacini.
    Abbiamo poi quello che il Grillo Parlante ha definito il peggior sindaco mai avuto sulla Montagna Pistoiese, Ceccarelli sindaco di Cutigliano. Lui veramente non si ricorda di nulla, se ha votato, se non ha votato, se c’era, se non c’era o chi può averlo fatto per lui. È dall’inizio del mandato che soffre di costanti vuoti di memoria, vede dei cassetti pieni di fogliacci che crede siano lettere sulle quali gli viene chiesto di far assessore il Sig. S.G. Confonde persone che gli chiedono di riparare voragini nelle strade principali con altre che crede che gli chiedano ponti e guadi là dove non ci sono strade alle quali dare accesso.
    Il Sindaco di Cutigliano è persona fortunata, non è da tutti, dopo la caduta del Sig. S.G. trovare tra l’opposizione un alleato più fedele di uno eletto nella sua lista, Graziano Nesti.
    Graziano Nesti non è la prima volta che lo asseconda su tutto e gli offre opportunità su un piatto d’oro, spesso anche in situazioni poco chiare, come nel lontano 2003 – periodo di grandi amicizie e intrallazzi traversali consacrate nella defunta Comunità Montana – nel caso della concessione per la costruzione della centrale della Energeen, almeno così dicono i più maliziosi.
    Cosa dire degli altri due, il Danti, anche lui con ripetuti vuoti di memoria, soprattutto in concomitanza di grandi regali da parte della Comunità Montana, cannoni, piazze, negozi, parcheggi. Succede a tutti che l’emozione quando i regali sono così importanti giochi brutti scherzi.
    Adesso si è ripreso, ma vuole andare via, vada pure, ma ci restituisca i regali della Comunità Montana comprati frugando nelle tasche dei cittadini.
    SEGUE.

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  5. SEGUITO.
    Per la sindaca di San Marcello c’è poco da dire, va presa per quello che è, d’altronde è un’artista e quando arriva l’ispirazione, l’interesse e la memoria va altrove, oltretutto tutti lo sanno, che vive di luce riflessa e il pianeta sole che la illumina, di tanto in tanto ha dei terremoti e si spenge per lunghi periodi. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello, per quanto letto sul Vostro blog, mercoledì scorso quando i raggi sono andati a sbattere contro luccicanti catene in via Cavour a Firenze.
    In questo caso sono stati i riflessi a causare il terremoto.
    I medici sostenevano che finita l’agonia della Comunità Montana e fatto il funerale, questi vuoti di memoria dovevano finire, ma purtroppo non è stato così.
    Ci sta che i medici non abbiano indovinato la cura.
    Per i due sindaci presenti, alla fine del dibattito, è stata votata all’unanimità la presidenza onoraria a vita ex aequo al famoso premio delle Piastre, un premio guadagnato sul campo e senza favoritismi.
    Ultima cosa: invito il Sig. Merciai a vedere il video e successivamente valutare se è ancora disposto a sostenere che questi tipi sono quelli che potranno riscattare in futuro per la Montagna Pistoiese la Dignità perduta. Nel caso non voglia decidere da solo e, forse questa è la scelta migliore, faccia un referendum.
    Quello che resta per far vedere ai posteri quali amministratori sono passati per la Montagna Pistoiese, c’è questo straordinario video. Sono convinto che abbiamo toccato il fondo, ma forse siamo andati oltre, abbiamo grattato oltre la fossa delle Marianne.

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