martedì 10 dicembre 2013

CHI VINCE CON RENZI? NON CERTO LA SINISTRA


di Carlo Papi [*]

AGLIANA. Un anno fa il Corriere della Sera descriveva così l’ambiente che si era raccolto attorno a Renzi in una serata dedicata alla raccolta di fondi per il sostegno delle primarie:
“Capitani d’azienda, banchieri, consulenti finanziari e colletti bianchi di vario genere. E diversi portafogli interessanti: il numero uno di Deutsche Bank, il Presidente di Lazard e di Allianz Italia, l’amministratore delegato di Amplifon, giovani manager di Mediobanca”.

La descrizione del Corriere della Sera non è esaustiva nel citare tutte le personalità presenti ma è, tuttavia, indicativa e cioè che Renzi si candidava da danni a rappresentare il riferimento politico di un ceto imprenditoriale e finanziario che non si identificava più nella destra berlusconiana dopo il noto discredito del suo capo.
Ha trovato il riferimento in Renzi in quanto giovane, spregiudicato capace di procurare un consenso più vasto per continuare una politica di erosione dei diritti sindacali dei lavoratori.
Quale miglior rappresentante di un giovane populista confindustriale!
Il successo di Renzi alle primarie è anche il successo di quell’ambiente sociale che lo ha sempre sostenuto nelle varie primarie e non solo di un sindaco rampante.
Gran parte del popolo della sinistra che l’ha votato alle primarie non sa chi sono i manovratori di Renzi. Né sospetta che proprio il voto sarà utilizzato come strumento di legittimazione popolare di una prospettiva politica in antitesi con gli interessi dei lavoratori e dei ceti più svantaggiati.
Ma la funzione delle primarie è proprio questa: dare una rappresentazione “democratica” e popolare per mettere in atto, poi, politiche in contraddizione con le aspirazioni dei cittadini che hanno espresso il loro voto.
[*] – Capogruppo Prc-Federazione della Sinistra – Agliana
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[Martedì 10 dicembre 2013 | 08:08 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. A volte rimango estasiato nel vedere come la "sinistra" riesca continuamente a farsi male da sola.
    Nel suo continuo cercare la divisione, nel suo estenuante voler dire "io sono meglio di te", riusciranno prima o poi a creare il cosiddetto partito "monopersona".
    E tutto ciò per non voler vedere che magari il mondo ha bisogno di altre risposte, sempre di sinistra ma coniugate in versioni meno ancestrali.
    Ed allora, tutti a cercare il pelo nell'uovo, a dire che Renzi (che ancora non ha fatto niente se non una segreteria composta da giovani ed a maggioranza donne) è il male da sconfiggere, scordandosi che nelle loro soluzioni quello che viene a mancare non è il pelo, ma l'uovo stesso.
    Io, invece, vorrei vedere una sinistra che vuole dare fiducia, che cerca di dare una mano anche agli eventuali errori di percorso che fisiologicamente ci sono stati e ci saranno.
    Perché, cari amici, se ancora non lo avete capito il vostro modo di essere rivoluzionari da poltrona, fino ad oggi ha alimentato e fatto crescere il vostro caro amico Berlusconi.
    Ed io non sono più disposto a farmi guidare da ciechi o taxisti che allungano la strada per un migliore introito.

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