domenica 8 dicembre 2013

SVINCOLI E SPARPAGLIATI E SENZA ‘UMANA PIETAS’. MA PER FORTUNA… ‘HA DA PASSÀ ’A NUTTATA’…


di GRILLO PARLANTE

Ancora accorate riflessioni sui mali incurabili della Montagna Pistoiese

CUTIGLIANO. In un periodo come questo, purtroppo, langue quel turismo che un tempo rese Cutigliano suggestivo ed antico borgo di montagna mèta ambìta per villeggiature e per la pratica di sport estivi ed invernali. Infatti negli ultimi tre-quattro anni ha preso campo una sorta di disaffezione che ha indotto i suoi abitanti ad interessarsi esclusivamente al “particulare”.
Questo fenomeno – assai preoccupante e di cui cercheremo di individuare le ragioni – ha conseguenze che accelerano la decadenza e confermano le previsioni di Emelia Petrucci, storica proprietaria di un bar-ristorante ed annesso bazar di Rivoreta. «Se si va avanti di questo passo – affermava convinta rammentando la leggendaria “Selva Litana” – questa montagna è destinata a tornare la “grande selva”.
Oggi, purtroppo, la previsione della signora Emelia rischia di avverarsi per un sommarsi di cause e concause in cui hanno largo spazio scelte improvvide di chi guida la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia e lo stesso Comune di Cutigliano.
Alla prima si addebita di:
– aver distrutto quella apprezzata organizzazione turistica pubblica che in oltre sessanta anni di vita aveva grandemente contribuito a far conoscere la montagna pistoiese
– di averne trasferito le competenze prima alla Provincia di Pistoia che – con assai poco profitto – si è dedicata di gran lunga al turismo estero in luogo di quello nazionale
– di aver poi accorpato a se stessa – in barba ai decantati principi della sussidiarietà – la promozione turistica dell’intera Regione Toscana.
A quest’ultima vanno poi ascritti, a furor di popolo, i danni conseguenti alla pratica soppressione dell’Ospedale di San Marcello Pistoiese.
Altre ferite cocenti sono quelle prodotte dalla sciagurata conduzione della – finalmente – soppressa Comunità Montana e dalle successive criticabilissime mosse degli ultimi amministratori i quali – all’infuori del sindaco di Abetone – si sono pervicacemente esauriti nel perseguire la strada del Comune Unico per la Montagna, comprensivo di quello di San Marcello destinando a questa ipotesi (risultata poi bocciata dal Consiglio Regionale) assai più tempo di quello dedicato al proprio Comune.
A seguito di ciò in Regione e a San Marcello si è registrata una frattura all’interno del partito di maggioranza; a Piteglio tra il sindaco ed i suoi assessori; a Cutigliano è avvenuto il distacco tra sindaco, assessori, consiglieri e parte degli elettori che con i loro voti li hanno insediati.
Come contraccolpo il Comune – che da sempre ha coordinato e promosso ogni iniziativa programmata sul territorio – ha lasciato in balìa di se stesse le pur tante associazioni che ora navigano “a vista”.
Convinti, forse, dell’annunciato flop elettorale, sindaco ed assessori hanno già dichiarato di non presentare la loro candidatura e basandosi su questo riducono ulteriormente (ad eccezione dell’assessore Pistolozzi) la loro presenza in Comune. Tanto che – fatto accaduto per la prima volta nella storia del Comune – nessuno si è preoccupato di partecipare con i rituali avvisi l’avvenuta morte di due ex consiglieri comunali.
Fortunatamente di qui a poco non c’è tanto e – come diceva Edoardo De Filippo – “Ha da passà ’a nuttata”.

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[Domenica 8 dicembre 2013 | 19:39 - © Quarrata/news]

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