di GRILLO PARLANTE
Ancora accorate riflessioni sui mali
incurabili della Montagna Pistoiese
CUTIGLIANO. In un periodo come questo, purtroppo, langue quel turismo
che un tempo rese Cutigliano suggestivo ed antico borgo di montagna mèta ambìta
per villeggiature e per la pratica di sport estivi ed invernali. Infatti negli
ultimi tre-quattro anni ha preso campo una sorta di disaffezione che ha indotto
i suoi abitanti ad interessarsi esclusivamente al “particulare”.
Questo fenomeno – assai preoccupante e di cui cercheremo di individuare le
ragioni – ha conseguenze che accelerano la decadenza e confermano le
previsioni di Emelia Petrucci, storica proprietaria di un bar-ristorante ed
annesso bazar di Rivoreta. «Se si va avanti di
questo passo – affermava convinta rammentando la leggendaria “Selva Litana”
– questa montagna è destinata a tornare la “grande selva”.
Oggi, purtroppo, la previsione della
signora Emelia rischia di avverarsi per un sommarsi di cause e concause in cui
hanno largo spazio scelte improvvide di chi guida la Regione Toscana, la
Provincia di Pistoia e lo stesso Comune di Cutigliano.
Alla prima si addebita di:
– aver distrutto quella apprezzata organizzazione turistica
pubblica che in oltre sessanta anni di vita aveva grandemente contribuito a far
conoscere la montagna pistoiese
– di averne trasferito le competenze prima alla Provincia di
Pistoia che – con assai poco profitto – si è
dedicata di gran lunga al turismo estero in luogo di quello nazionale
– di aver poi accorpato a se stessa – in barba ai decantati principi della sussidiarietà – la promozione turistica dell’intera Regione Toscana.
A quest’ultima vanno poi ascritti, a
furor di popolo, i danni conseguenti alla pratica soppressione dell’Ospedale di
San Marcello Pistoiese.
Altre ferite cocenti sono quelle
prodotte dalla sciagurata conduzione della – finalmente – soppressa Comunità Montana e dalle successive
criticabilissime mosse degli ultimi amministratori i quali – all’infuori del sindaco di Abetone – si sono pervicacemente esauriti nel perseguire la strada
del Comune Unico per la Montagna, comprensivo di quello di San Marcello
destinando a questa ipotesi (risultata poi bocciata dal Consiglio Regionale)
assai più tempo di quello dedicato al proprio Comune.
A seguito di ciò in Regione e a San
Marcello si è registrata una frattura all’interno del partito di maggioranza; a
Piteglio tra il sindaco ed i suoi assessori; a Cutigliano è avvenuto il
distacco tra sindaco, assessori, consiglieri e parte degli elettori che con i
loro voti li hanno insediati.
Come contraccolpo il Comune – che da sempre ha coordinato e promosso ogni iniziativa
programmata sul territorio – ha lasciato in balìa
di se stesse le pur tante associazioni che ora navigano “a vista”.
Convinti, forse, dell’annunciato flop
elettorale, sindaco ed assessori hanno già dichiarato di non presentare la loro
candidatura e basandosi su questo riducono ulteriormente (ad eccezione dell’assessore
Pistolozzi) la loro presenza in Comune. Tanto che – fatto accaduto per la prima volta nella storia del Comune – nessuno si è preoccupato di partecipare con i rituali
avvisi l’avvenuta morte di due ex consiglieri comunali.
Fortunatamente di qui a poco non c’è
tanto e – come diceva Edoardo De Filippo – “Ha da passà ’a nuttata”.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 8 dicembre 2013 | 19:39 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.