di MARCO FERRARI
Ieri manifestazione del Crest dinanzi
alla Regione contro i tagli ai piccoli ospedali – Presenti anche i Sindaci di
Niscemi e di Amatrice
FIRENZE. Si è svolta ieri, sabato 7 dicembre, per le vie di Firenze
la manifestazione in difesa dei piccoli ma importanti ospedali a rischio-chiusura
situati nelle zone montane e insulari, gravemente penalizzati dalla riforma
attuata dalla Regione Toscana, incentrata solo su tagli indiscriminati ai
servizi sanitari e su asettiche cifre statistiche.
Il Crest, Comitato Regionale Emergenza
Toscana, sotto la cui sigla si sono riunite 15 associazioni di tutta la
Toscana, è riuscito a potare in piazza l’impegno civico di quella l’Italia
silenziosa che difficilmente partecipa a cortei e a comizi organizzati dai
partititi o da sindacati. Molte erano infatti le persone che scendevano in
piazza per la prima volta in difesa dei propri diritti.
Il corteo partito da piazza
Indipendenza alle 14:30, si è snodato per le centralissime vie di Firenze
passando simbolicamente sotto Palazzo Panciatichi, sede della Regione Toscana.
Un passaggio quasi obbligato vista la dura contestazione attuata dai
partecipanti nei confronti di Enrico Rossi a cui, con striscioni riportanti
ognuno una località della Toscana diversa, è stato chiesto in maniera
provocatoria se è anche il Presidente del Casentino, della Lunigiana, della
Montagna Pistoiese, di Cecina, della Valle del Serchio, di Volterra, dell’Isola
d’Elba, di Pitigliano, di Figline Valdarno e di Massa Marittima.
Il corteo giunto davanti al portone d’ingresso
della Regione, si è fermato e le ragazze del Flash Mob hanno iniziato a ballare
sotto lo sguardo incuriosito di tanta gente, dimostratasi solidale con i
partecipanti e le loro ragioni. Un ballo allegro fatto da giovani e bambini, a
testimonianza della vitalità delle zone considerate a torto marginali solo
perché politicamente poco appetibili.
E proprio giocando sull’appetito
insaziabile dei politici pronti a risparmiare nelle sole tasche dei loro
amministrati, il Presidente del Crest, Valerio Bobini e a nome di tutti i
comitati e partecipanti, ha depositato all’ingresso della Regione un cesto di
ortaggi, indirizzato alla coppia sanitaria Rossi/Marroni con un emblematica
dedica: “Mangiate mangioni”.
Una cospicua presenza istituzionale
formata da Sindaci o rappresentanze comunali, proveniente non solo dalla
Toscana ma anche da altre località italiane, ha affiancato i circa 600
manifestanti. Doverosa la loro menzione: il Sindaco Marco Buselli di Volterra,
il Sindaco Anselmo Fantoni di Pratovecchio, il Vice Sindaco Maurizio Barbieri
di Licciana Nardi, il consigliere comunale Clara Cavellini di Pontremoli, il
Sindaco Francesco La Rosa di Niscemi e il Sindaco Sergio Pirozzi di Amatrice.
Dalla Montagna Pistoiese si sono
registrate le sole presenze dei consiglieri di minoranza del Comune di San
Marcello Pistoiese, David Ferrari e Silvio Gaggini.
Il corteo dopo aver attraversato piazza
del Duomo si è diretto alla volta di piazza Santa Maria Novella dove la
manifestazione si è conclusa con gli interventi dei primi cittadini e dei
rappresentanti le associazioni aderenti al Crest.
Eva Giuliani “la mamma di Pescia”, nel
suo intervento ha chiesto a gran voce, sentendosi presumibilmente ingannata,
indietro il suo voto.
Il Sindaco di Niscemi Francesco La
Rosa, assurto recentemente agli onori della cronaca per aver trasferito il suo
ufficio di Sindaco all’interno dell’ospedale della sua città con il chiaro
intento di difendere in prima persona la struttura sanitaria, è stato
presentato dal presidente del Crest Valerio Bobini come un eroe. Il Sindaco ha
ovviamente minimizzato in quanto non è ammissibile che chi come lui ha
comportamenti normali diventi eroe. C’è da domandarsi però chi sono gli
anti-eroi.
Don Reno Pisaneschi di Cecina ha
stigmatizzato come la politica e molte, troppe istituzioni siano lontane dal
comune sentire dei cittadini. Essendo lui un pastore di anime ha affermato, in
maniera colorita, che: “Il pastore, per essere considerato tale, deve puzzare
di pecora”.
La dott.ssa Carla Breschi, consigliere
Comunale di Pistoia, già distintasi nel recente passato per le sue posizioni
fortemente critiche riguardo la sanità toscana, ha esorato tutti ad andare
avanti continuando a far sentire forte la voce della ragione.
Il Sindaco di Amatrice ha sottolineato
con forza l’importanza della giornata, primo passo per mettere insieme tutte le
piccole realtà d’Italia che si trovano ad affrontare le medesime problematiche:
«Se tutti i piccoli – ha affermato – si mettono insieme, avranno i numeri per
diventare più importanti dei grandi centri».
La manifestazione, nata originariamente
come regionale, ha assunto di fatto, con la presenza di rappresentanze
intervenute dalla Sicilia e dal Lazio, dimensioni nazionali.
La sintesi della giornata si potrebbe
trovare nella strofa dell’Inno: “Dall’Alpi a Sicilia | Dovunque è Legnano”. Ci
sono infatti tutte le condizioni perché la lotta dei “tanti piccoli” possa
ulteriormente crescere e c’è già chi progetta altre e ben più grandi
manifestazioni nella capitale.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 8 dicembre 2013 | 19:11 - © Quarrata/news]
Giustamente non c'era lo striscione del comune di Pontedera. Sarebbe interessante conoscere le ditte ed aziende impegnate nelle commesse alla sanità regionale. Rossi/Pontedera; dice niente?
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