sabato 7 dicembre 2013

TERRORE DELL’IMU, VERGOGNA NAZIONALE


PISTOIA. Nella sola mattinata del 2 dicembre al call center del Caaf Cgil Toscana sono arrivate circa 1000 chiamate di cittadini allarmati che chiedevano spiegazioni sul ripristino, sebbene parziale, dell'Imu sulla prima casa (abitazione principale).
In Toscana sono circa 130 i comuni che hanno un’aliquota maggiorata, cioè più alta dello 0, 4 per mille, che dovranno far pagare ai loro cittadini un’integrazione. Si tratta del 30% dei comuni per una popolazione di circa 1 milione di persone. In questi comuni i cittadini saranno costretti, a fronte del pasticcio che si è determinato tra Governo ed Amministrazioni locali, a pagare una quota residua sull'Imu sull'abitazione principale che tutti dicevano, in modo avventato, di aver tolto definitivamente.

In Provincia di Pistoia ben 16 comuni hanno deliberato un aliquota più alta. Solo 6 Comuni non hanno deliberato l'aumento possibile (Pistoia, Marliana, Sambuca, Abetone, Chiesina Uzzanese e Piteglio).
Il balletto di responsabilità tra Comuni e Governo è deprimente. Tra chi accusa gli uni di furbizia, i Comuni, e chi accusa gli altri di mancanza di chiarezza, il Governo, stanno i cittadini. Mentre la loro tutela dovrebbe essere per tutti gli amministratori pubblici il punto di riferimento più importante, i cittadini vengono messi di fronte ad un caos di norme in cui è impossibile districarsi.
Nonostante tutto ciò, a fronte di un paese che chiede legalità a chi non la esercita, ci sono milioni di persone che la legalità la praticano e che volendo sottostare alle regole di un paese civile, si preoccupano di come ottemperare agli obblighi che la legge definisce.
Questi cittadini vanno garantiti: vanno eliminate i possibili contenziosi che questo caos normativo potrà creare e vanno messi in condizione di sapere per tempo cosa devono ai loro amministratori.
A questi cittadini noi daremo tutto il nostro sostegno ed il supporto necessario anche in assenza di chiarezza sui punti che le norme appena varate potranno determinare. Anche la politica deve però fare la sua parte impegnando parlamento e governo a mettere la parola fine a questa vicenda.
[caaf cgil]
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[Sabato 7 dicembre 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]

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