PISTOIA. Nella sola mattinata del 2 dicembre al call center del Caaf
Cgil Toscana sono arrivate circa 1000 chiamate di cittadini allarmati che
chiedevano spiegazioni sul ripristino, sebbene parziale, dell'Imu sulla prima
casa (abitazione principale).
In Toscana sono circa 130 i comuni che
hanno un’aliquota maggiorata, cioè più alta dello 0, 4 per mille, che dovranno
far pagare ai loro cittadini un’integrazione. Si tratta del 30% dei comuni per
una popolazione di circa 1 milione di persone. In questi comuni i cittadini
saranno costretti, a fronte del pasticcio che si è determinato tra Governo ed
Amministrazioni locali, a pagare una quota residua sull'Imu sull'abitazione
principale che tutti dicevano, in modo avventato, di aver tolto definitivamente.
In Provincia di Pistoia ben 16 comuni
hanno deliberato un aliquota più alta. Solo 6 Comuni non hanno deliberato
l'aumento possibile (Pistoia, Marliana, Sambuca, Abetone, Chiesina Uzzanese e
Piteglio).
Il balletto di responsabilità tra
Comuni e Governo è deprimente. Tra chi accusa gli uni di furbizia, i Comuni, e
chi accusa gli altri di mancanza di chiarezza, il Governo, stanno i cittadini.
Mentre la loro tutela dovrebbe essere per tutti gli amministratori pubblici il
punto di riferimento più importante, i cittadini vengono messi di fronte ad un
caos di norme in cui è impossibile districarsi.
Nonostante tutto ciò, a fronte di un
paese che chiede legalità a chi non la esercita, ci sono milioni di persone che
la legalità la praticano e che volendo sottostare alle regole di un paese
civile, si preoccupano di come ottemperare agli obblighi che la legge
definisce.
Questi cittadini vanno garantiti: vanno
eliminate i possibili contenziosi che questo caos normativo potrà creare e
vanno messi in condizione di sapere per tempo cosa devono ai loro
amministratori.
A questi cittadini noi daremo tutto il
nostro sostegno ed il supporto necessario anche in assenza di chiarezza sui
punti che le norme appena varate potranno determinare. Anche la politica deve
però fare la sua parte impegnando parlamento e governo a mettere la parola fine
a questa vicenda.
[caaf
cgil]
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[Sabato 7 dicembre 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]
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