sabato 16 febbraio 2013

AGLIANA. PROTESTA CON UN CARTELLO IN MANO E FINISCE IN MANETTE E ALL’OSPEDALE


di ALESSANDRO ROMITI

L’incredibile vicenda di un commerciante del centro arrestato e poi finito al pronto soccorso e di una Polizia Municipale che forse vede troppi telefilm polizieschi in tv

AGLIANA. Ormai la vita è pericolosa dappertutto, ma ad Agliana, forse, lo è ancor di più.
Ad Agliana non solo non si possono fare domande alla e sulla Misericordia, ma non si possono neppure esprimere pacificamente idee che dissentono dai punti di vista dell’amministrazione e dei suoi servitori fedeli: e un commerciante del centro, che ha provato a farlo, è finito, per questo, in manette e ha passato tutto il giorno al pronto soccorso e all’ospedale.

Questa mattina, alle 10:30, il commerciante di cui parliamo stava protestando in maniera civile e silenziosa dinanzi al detestato cartello di circolazione vietata, che entrerà, però, in vigore solo il 1° aprile (anche la data è tutto un programma), quando la sua vita ha subìto una brusca virata.
Il suo cartello diceva semplicemente «si può passare», ma sembra che l’iniziativa non sia piaciuta al vigile Gabriele Pergolizzi, lo stesso che tempo fa operò un paio di arresti benemeriti su rapinatori presi in flagrante.
Pergolizzi gli avrebbe chiesto le generalità e il commerciante, comprensibilmente seccato, gli avrebbe risposto di essere un rappresentante del comitato dei commercianti del centro di Agliana: quegli stessi che si trovano penalizzati dal fuorviante cartello di segnalazione di divieto di circolazione sistemato di fresco, ma destinato a entrare in funzione tra quasi due mesi. Quel divieto, insomma, che ammazza ancor di più i magri affari di chi, la crisi, la vive tangibilmente da mesi e mesi, se non da anni.
Poi il commerciante “del cartello in mano” si è allontanato dai vigili, avviandosi verso il suo negozio: ma la compagna di pattuglia del Pergolizzi gli sarebbe andata dietro e, per la fretta, sarebbe accidentalmente caduta; al che Pergolizzi avrebbe reagito raggiungendo il commerciante, bloccandolo e applicandogli le manette, operazione nella quale – sembra – si sarebbe perfino fratturato lo scafoide di una mano. Almeno così si dice.
Un’altra commerciante del centro, la signora Sandra, avendo assistito alla scena, sdegnatasi per l’abnorme misura coercitiva delle manette, avrebbe energicamente protestato e chiesto l’immediata liberazione del collega, che nel frattempo sembra fosse trattenuto con i braccialetti ai polsi all’interno del suo stesso negozio di confetti e bomboniere. Da lì è stato poi condotto al comando dei Vigili e accompagnato dal comandante Nesti, sopraggiunto appositamente per l’arresto.
La vicenda ha fatto molto parlare per tutto il giorno, sia per l’innocua modalità della protesta del «si può passare», sia per il fatto che il commerciante, durante l’arresto, ha riportato una lesione ad un polso, evento per il quale è stato costretto a ricorrere al pronto soccorso.
Agliana sembra ancora una volta distinguersi per profondo senso di comprensione, grande tolleranza e fine capacità di saper smussare le divergenze di opinioni, o di accettare libere quanto innocue espressioni di forme di protesta.
Dall’ospedale il commerciante arretato è uscito verso le 18:30 e sembra si sia dichiarato letteralmente senza parole per un episodio che ha tutte le caratteriste di una vera e propria scena surreale, da film del non-senso.
Saranno sufficienti, a calmare le acque, un atto di dolore e una bella dichiarazione ufficiale di scuse?
Chissà.
Perché, obiettivamente, più che dinanzi a un arresto, sembra proprio che ci troviamo di fronte a un arrosto dell’amministrazione Ciampolini e dei suoi Vigili…

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[Sabato 16 febbraio 2013 | 21:05 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Stamani sono arrivato poco dopo l'accaduto e la gente era attonita dopo quello che era successo. Una manifestazione pacifica, di dissenso verso scelte sbagliate di una amministrazione sorda davanti alle difficoltà di un centro in agonia si è tramutata in un episodio che non ha precedenti ad Agliana. Ho visto i polsi del commerciante tagliati dalle manette e l'incredulità mista a umiliazione nei suoi occhi. A nessuno spetta dare giudizi e occorre aspettare di capire come sono andati realmente i fatti, sentendo anche la versione dei vigili urbani, uno dei quali purtroppo ha riportato anch'esso delle ferite, prima di dare giudizi affrettati. Sicuramente, da quello che emerge al momento, nella speranza che venga ridimensionato da un' analisi più accurata, l'accaduto è di una gravità inaudita e qualcuno dovrà dare più di una spiegazione. Come gruppo consiliare, già da lunedì, faremo sentire la nostra voce nelle sedi opportune per fare chiarezza su questa triste vicenda.

    Luca Benesperi
    PDL Agliana

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  2. http://www.youtube.com/watch?v=yBHv2UPwvBI

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