Era in Africa per l’adozione di un
bambino – Interessati infruttuosamente i Ministri Bonino e Kyenge e il
Presidente Napolitano
PISTOIA. Marco Beneforti scrive:
Una coppia di carissimi amici miei e di
mia moglie, si trova bloccata in Congo, presso una missione di Kinshasa insieme
al loro bimbo Vittorio che hanno da poco adottato dopo un lungo percorso
burocratico.
Paola e Gabriele sono partiti un mese
fa, insieme ad altre coppie italiane, per andare a conoscere e portare in
Italia Vittorio, uno splendido bimbo africano di 8 anni, supportati
dall’Associazione I Cinque Pani di Prato.
Per motivi burocratici – che si
protraggono da tempo – le autorità congolesi non rilasciano il visto
d’uscita a Vittorio e quindi tutta la famiglia (insieme alle altre) è costretta
suo malgrado a rimanere a Kinshasa fino a non si sa quando.
Sono state interessate le autorità
italiane nelle persone dell’ambasciatore in Congo, i ministri Bonino e Kyenge,
il presidente Napolitano ma, allo stato attuale, la situazione non si sblocca.
Oggi ne parlavano anche i giornali locali.
In Congo, in questo periodo, l’acqua
scarseggia, il cibo pure e certamente, dal punto di vista psicologico, le
coppie ferme là ne stanno profondamente risentendo. Tra l’altro, a causa della
poca continuità della corrente elettrica, i nostri amici riescono a comunicare
con noi e con i parenti soltanto attraverso Facebook.
Scrivo questa per fa conoscere una
situazione oggettivamente incredibile, ancor più vergognosa se si pensa al
motivo per cui Paola e Gabriele sono andati in Africa.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 10 dicembre 2013 | 10:37 - © Quarrata/news]
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