Nell’Italia in cui niente funziona, si
può pensare semplicemente di chiedere il rimborso di un biglietto di pochi euro…?
PISTOIA-MONTAGNA. Dopo il
disastro di ieri mattina e dopo l’infelice
comunicato dell’Assessore Regionale ai trasporti Ceccarelli, anche il
Bertinelli alza la testa, insieme a Federica Fratoni, con il comunicatino
che leggiamo – sunteggiato – stamattina sulla Nazione.
C’è da chiedersi soltanto se tutto il
problema di tre ore di delirio e di una carovana fallita fino dal nascere (non
lo sapevano a Trenitalia che il convoglio, strutturato com’era, non ce l’avrebbe
mai fatta? Ci voleva l’ingegnere Wernher von Braun per spiegarglielo…?), c’era
da chiedersi, insomma, se tutto questo dovesse finire con la semplice richiesta
del… rimborso del biglietto.
Quando la politica prende per il culo il
cittadino – e Trenitalia è pura, delirante politica, non altro – la risposta
non può essere il semplice e solo politically correct «please, rimborsatemi il
biglietto».
Ci vuole qualcosa di più, come
abbiamo scritto anche ieri: ci vuole almeno un’arma efficiente e che
sia direttamente proporzionale all’incazzatura imbestialita che ci riserva con
affetto costante questa schiera di uomini di Stato e di [dis]servizi[atori] che
ogni mattina che ci alziamo ci sputano in faccia e ce ne fanno di tutti i
colori.
I modi non siamo noi a doverli
suggerire. Solo, per favore, non facciamo le pie donne del vespro delle 16
degli anni 50.
Per favore!
e.b.
• • •
Intanto il Comitato “Viva la Porrettana
Viva” scrive:
Ci vogliono morti!
Se abiti sulla Montagna Pistoiese te ne devi andare o devi comprarti un’auto!
Questo è il messaggio che ci arriva chiaramente dopo due mesi di innumerevoli ritardi e soppressioni di treni.
Se hai un bar o un negozio devi tirare giù la serranda!
È inutile che decine di volontari delle associazioni locali si impegnino per promuovere il territorio, per riattivare un minimo di economia che permetta la permanenza di qualche attività commerciale.
Se abiti sulla Montagna Pistoiese te ne devi andare o devi comprarti un’auto!
Questo è il messaggio che ci arriva chiaramente dopo due mesi di innumerevoli ritardi e soppressioni di treni.
Se hai un bar o un negozio devi tirare giù la serranda!
È inutile che decine di volontari delle associazioni locali si impegnino per promuovere il territorio, per riattivare un minimo di economia che permetta la permanenza di qualche attività commerciale.
Con un colpo di spugna nel 2011 si
dimezzano i treni e si concepisce un assetto del servizio di trasporto pubblico
che sembra fatto apposta per scoraggiare le persone.
Però siccome qualche testardo ancora insiste a prendere il treno si dà il via ai ritardi e alle soppressioni sistematiche, per lasciarli a piedi, per farli arrivare continuamente tardi a scuola o a lavoro.
E se poi ci fosse la speranza di rivitalizzare il territorio e la Ferrovia portando un po’ di turisti?
Sia mai!
Questa gente va lasciata a piedi! Va terrorizzata, va scoraggiata una volta per tutte, che non vogliano mai più sentir parlare né di Montagna Pistoiese né di Porrettana e magari nemmeno più di treni!
Però siccome qualche testardo ancora insiste a prendere il treno si dà il via ai ritardi e alle soppressioni sistematiche, per lasciarli a piedi, per farli arrivare continuamente tardi a scuola o a lavoro.
E se poi ci fosse la speranza di rivitalizzare il territorio e la Ferrovia portando un po’ di turisti?
Sia mai!
Questa gente va lasciata a piedi! Va terrorizzata, va scoraggiata una volta per tutte, che non vogliano mai più sentir parlare né di Montagna Pistoiese né di Porrettana e magari nemmeno più di treni!
Dopo quest’ultimo vergognoso capitolo
come si fa a non pensare che anche la vicenda del Treno dei Mercatini
non si collochi in una strategia di boicottaggio da parte di Trenitalia
meticolosamente studiata per causare la morte della Ferrovia e di tutta la
Montagna Pistoiese?
A questo punto possiamo solo dire che
il Sindaco di Pistoia Bertinelli, la Presidente della Provincia Fratoni, nonché
l’Assessore Regionale Alla Mobilità Ceccarelli e lo stesso Presidente della
Regione Toscana o fanno gesti concreti, denunciando Trenitalia per interruzione
di pubblico servizio, e per tutti i danni causati compresi quelli di immagine e
spiegano chiaramente cosa intendono fare per poter rendere la Porrettana un
mezzo di trasporto efficace e affidabile, oppure ci dicano chiaramente che
Trenitalia gli va bene così.
Sennò andare sui treni dei pendolari a
verificare i disagi come ha fatto Enrico Rossi è solo un modo per farsi
pubblicità e per prenderci ulteriormente in giro.
Il Comitato “Viva la Porrettana Viva”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 9 dicembre 2013 | 08:26 - © Quarrata/news]
Caro comitato "viva la porrettana viva" hai proprio centrato il problima. Dalla montagna pistoiese ce ne dobbiamo andare e senza chiedere niente. Basta osservare quanto è accaduto negli ultimi 20 anni di governi solo nella forma. Purtroppo anche la pianura e in particolare Pistoia e tutta la piana senza escludere la Valdinievole il cancro che sta estirpando la montagna si è saldamente installato anche altrove; ma nulla di nuovo x chi ha più di 40 anni ...
RispondiEliminaIl problema non è tanto quello del treno dei mercatini e del treno che ha smascherato l'indolenza, il menefreghismo ed il pressapochismo dei molti e che da tempo fanno finta di vivere su un altro pianeta.
RispondiEliminaIl problema è quello di tutti i giorni : - SE HO INTENZIONE DI PRENDERE IL TRENO, CI SARA' O NON CI SARA'; ARRIVERA’ E SE SI A CHE ORA? FARO IN TEMPO AD ANDARE A LAVORO, A SCUOLA, A FARE L'ESAME??? E IL BIGLIETTO DOVE POSSO FARLO???
E IL CAPOTRENO SE NON HO IL BIGLIETTO CHE LA MACCHINETTA NON MI HA DATO PERCHE' SPENTA, MI FARA' SCENDERE?
CHI DI DOVERE NON PUO’ ACCORGERSI DELLE COSE CHE NON VANNO DA TEMPO SOLO QUANDO IL TRENO DEI MERCATINI NON CE LA FA AD ARRIVARE A PITECCIO DA PISTOIA!
Questi i risultati di tutta la classe politica, nessuno escluso!