mercoledì 11 dicembre 2013

IL SINDACO DI SAN MARCELLO SU COMUNE UNICO E REFERENDUM BOCCIATO IN REGIONE


«Necessario – scrive la Cormio – un chiarimento da parte mia e dell’amministrazione»

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Qualche considerazione, e forse opportunamente un chiarimento, sulla decisione del Consiglio regionale di bocciare il referendum, credo sia doverosa da parte mia e dell’Amministrazione, per capire il quadro che si è prospettato alla Regione per prendere una decisione sullo svolgimento del referendum.
Innanzitutto ci preme sottolineare che San Marcello è sempre stato l’unico Comune ad avere le idee chiare sulla possibilità di addivenire al Comune Unico della Montagna, Più volte abbiamo portato in Consiglio Comunale documenti che testimoniavano la volontà di arrivare alla fusione, tramite però un processo partecipativo istituzionale e qualificato.

Necessita ricordare che il progetto sul Comune Unico inizialmente prevedeva sei comuni, includendo Marliana e Sambuca, che si sono sfilati quasi immediatamente, al punto che nel caso di Marliana, il Sindaco Traversari ha vinto le elezioni ponendosi contrario alla fusione. II Sindaco Melani ha manifestato pubblicamente in più occasioni la propria contrarietà. Relativamente ai restanti quattro comuni, Abetone ha sempre osteggiato l’idea di un Unico Comune della Montagna, se pur favorevole al referendum in quanto convinto che sarebbe passato il no, ha prodotto nel frattempo due documenti in Consiglio Comunale votati all’unanimità, con la richiesta di essere stralciato dal referendum, e li ha successivamente inviati alla Regione.
Nel caso di Cutigliano, il Sindaco Ceccarelli era sostenitore del comune unico e membro del comitato, ma gli faceva da contro canto l’opposizione, il consigliere Graziano Nesti ex sindaco e personaggio di spicco del PD di Cutigliano ha sempre detto no a questo progetto. A Piteglio succedeva l’esatto contrario il Sindaco Gaggini in appoggio alla fusione è riuscito a far passare il documento per dare avvio al referendum in Consiglio Comunale, grazie ai voti dell’opposizione, mentre la sua Giunta gli votava contro.
San Marcello come dicevo all’inizio è sempre stato convinto in merito, infatti tutti gli atti portati in Consiglio sono sempre stati tutti votati favorevolmente dalla maggioranza, Relativamente al percorso partecipativo, la richiesta del finanziamento è stata fatta in più occasioni, l’ultimo appello è stato fatto durante l’audizione di novembre, ma la risposta è sempre stata la stessa, la legge 69/2007 “sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali “, non era ancora stata finanziata. Al riguardo preme anche sottolineare che per il progetto partecipativo di Figline e Incisa Valdarno, che li ha portati poi a fondersi in un unico comune, la Regione ha stanziato circa 40mila euro, e l’esito è stato positivo.
Pertanto appare chiaro che i nostri comuni non abbiano potuto iniziare la partecipazione a causa della mancanza dei fondi previsti. È stato comunque fatto recentemente un ultimo tentativo di richiesta, attraverso l’Unione dei Comuni, si intendeva procedere anticipando i fondi e richiedendo il rimborso alla Regione.
Poi è arrivato il responso negativo sul referendum e a quel punto ci siamo fermati.
Il Sindaco Silvia Maria Cormio
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[Mercoledì 11 dicembre 2013 | 15:49 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Ecco, perfetta, la dimostrazione di come in Montagna Pistoiese la partita su nuovi possibili livelli istituzionali é stata giocata malissimo. Da sindaci e Consigli, maggioranze e minoranze, forze politiche e societá civile (iniziano dal mitico Dynamone). Nessuno si offenda, ma a un osservatore esterno com'io sono, sembra quasi che la vicenda furti in Comunità Montana abbia contribuito a togliere ogni residua luciditá nelka gestione di una vicenda che, di luciditá e di Politica ma anhe i ittadinanza artiva, avrebbe davvero enorme bisogno.

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