lunedì 9 dicembre 2013

INNO DI RENZI ROTTAMATORE GARIBALDINO

Non sarà il caso stemperare
almeno un po’ ironicamente
tutto questo frenetico entusiasmo…?


All’armi! All’armi!

   Si còpran le tombe e sigillino i morti,
I vecchi rottami nessun li riporti:
Le spade nel pugno, gli allori alle chiome,
La fiamma ed il nome — di Renzi sul cor.
  Veniamo! Veniamo! Su, o giovani schiere,
Su al vento dovunque le nostre bandiere,
Su tutti col ferro, su tutti col fuoco,
Non è certo poco — un Renzi nel cor!
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!
   La terra Leopolda, dei suoni e dei carmi,
Ritorni, qual era, la terra dell’armi;
Di cento catene ci avvìnser la mano,
Ma ancor di Legnano — sa i ferri brandir.
   Bastone tedesco di Merkel non doma,
Non crescon al giogo le stirpi di Roma;
Non vuole più Renzi Merkèl o i tiranni:
Già troppi son gli anni — del duro servir.
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!

   Le case d’Italia son fatte per noi:
È là a Francoforte la banca de’ tuoi;
Tu i campi ci guasti; tu il pane c’involi;
Pei nostri figliuoli — lavoro vogliam!
   Son l’Alpi e i due mari d’Italia i confini;
Col carro di fuoco rompiam gli Apennini,
Distrutto ogni segno di vecchia frontiera,
La nostra bandiera — ch’è rossa innalziam!
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!

   Sien mute le lingue, sien pronte le braccia;
Soltanto al rottame volgiamo la faccia,
E tosto i vecchiacci saràn rottamanti,
In mar scaricati — e l’Italia vivrà.
   Non basta il trionfo su atàviche spoglie;
Si chiudan ai ladri d’Italia le soglie;
Le genti piddìne son tutte una sola,
Speriamo che a gola — non ci hanno a tornà.
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!

   Se ancora all’Italia portasser gli assenzi,
Il grido d’all’armi darà tosto il Renzi:
Ei s’arma allo squillo, che vien da Firenze,
E le sofferenze — Lui fuori farà.
   E dietro alla rossa avanguardia dei bravi,
Lui muove d’Italia le tende e le navi:
Già ratto sull’orma, da fido guerriero,
Col dente suo fiero — il mal toglierà.
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!

   Dei “vecchi rottami” è caduto l’orgoglio;
A dir «Cambio tutto!» Matteo è in Campidoglio;
I vecchi babbioni saluta e fa fòra,
Bersàn pur adora — Lui pronto a regnar.
   Contenta di Renzi fra l’isole e i monti,
L’Italia ai rottami minaccia le fronti:
Dovunque s’affacci un tristo rottame
Matteo farà fuor quel cascame – nel mar!
   Va’ fuor dal Governo, va’ fuora ch’è l’ora,
   Va’ fuor dal Governo, o vecchio rottàm!
[Ps. L. Mercantini]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 9 dicembre 2013 | 11:20 - © Quarrata/news]

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