PISTOIA. L’attuale legge elettorale, definita comunemente
“porcellum”, è stata finalmente abolita grazie alla recente sentenza della
Consulta. Ne escono sconfitte le forze che l’avevano promossa e che erano
sostanzialmente le stesse che uscirono sconfitte dal referendum costituzionale
del 2006. Questa sentenza è però un forte monito anche per tutte le altre forze
politiche che questa legge non l’hanno avversata con sufficiente convinzione.
Adesso è necessaria una grande
vigilanza democratica affinché la prossima legge elettorale restituisca agli
elettori un effettivo diritto di scelta e sia davvero rispettosa della Carta
Costituzionale.
Contemporaneamente, è necessario continuare la mobilitazione e
la vigilanza democratica a difesa della Costituzione. Assistiamo, infatti, al
reiterato tentativo di stravolgerla mettendo in dubbio la qualità della
democrazia e dei nostri diritti e facendo passare il messaggio che la colpa
della crisi finanziaria ed economica che ci soffoca sia colpa di un dettato
costituzionale vecchio e da cambiare. Non è così!
Grazie alla suddetta sentenza, il
Parlamento è stato costretto a modificare il calendario dei propri lavori e
pertanto alla Camera oggi non si discuterà di questa contro-riforma, ma si
tratta solo di un rinvio. Nessuno pensa che la Costituzione sia immodificabile,
gli stessi costituenti lo avevano previsto inserendovi specifiche tempistiche e
modalità (art. 138).
Oggi, invece, da parte delle forze
politiche che sostengono il governo si pretende di “congelare” questo articolo
per avere mano libera e dare proprio a quella classe politica giudicata dai più
inadeguata, maggiori poteri e forse minori controlli con le conseguenze
purtroppo prevedibili anche sui diritti di tutti (sanità, lavoro, istruzione);
inoltre queste forze si assumono la grave responsabilità di creare un
precedente pericolosissimo per il futuro: far passare il concetto che si può
“congelare” un articolo fondamentale come il 138. Mai vorremmo che venga di
nuovo praticata questa strada per favorire svolte ancor più autoritarie.
Le organizzazioni che aderiscono al Comitato
Pistoiese per la Difesa della Costituzione faranno puntuale opera di
informazione di quanto realmente accade, per bilanciare l’eccessivo e colpevole
silenzio dei media; metteranno in atto tutte le iniziative affinché eventuali
modifiche approvate siano oggetto di referendum costituzionale e per questo
chiamano alla mobilitazione quanti hanno a cuore il futuro e la democrazia di
questo nostro paese.
Comitato Pistoiese per la difesa della Costituzione
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c.i.p. Via erbosa, 12 Pistoia
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[Mercoledì 11 dicembre 2013 | 12:54 - © Quarrata/news]
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