mercoledì 11 dicembre 2013

SANITÀ E PICCOLI OSPEDALI, PROTESTA DELLA TOSCANA DEL 7 DICEMBRE: E STAMPA E TV HANNO SNOBBATO GLI EVENTI


di FELICE DE MATTEIS

Passato indecorosamente tutto sotto il più assoluto silenzio – Intanto Silvia Cormio e il suo dirigente tecnico sono stati raggiunti dall’ordine di pagare 34mila euro di multa per l’irregolare tenuta dei registri della discarica dei materiali inerti

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Adesso è chiaro, lapalissiano, cittadini della montagna: la manifestazione del 7 dicembre a Firenze non poteva essere tollerata e la “mordacchia” alla stampa “organica” è scattata senza pietà.

E ALL’ELBA PREPARANO
L’INSURREZIONE


IL NOSTRO GOVERNATORE Enrico Rossi confida nella saggezza del ministro Lorenzin affinché salvi i 18 ospedali toscani inseriti nella lista governativa dei 175 piccoli nosocomi da chiudere poiché sono sotto i 120 posti letto e fra questi vi è anche quello Elbano. Superbo e con petto in fuori ha ribadito che se decidessero a chiuderli, prima devono passare sul suo corpo perché lui non ci sta.
Ma non è lui che dal 2008 ha ordinato il taglio trasversale dei servizi del nostro ospedale che contava circa 117 posti letto che forse oggi l’avrebbero escluso da quella lista ministeriale?
Ma non è lui e il suo assessore alla salute Marroni che hanno imposto lo sciagurato 1,35 posti letto per 1000 abitanti mentre per il Governo nel 2012 era 4,2 e 3,7 per il 2013 riducendo a 75 posti letto il nostro ospedale? (chirurgia generale 14, medicina generale 36, ortopedia 8, ostetricia-ginecologia 7, pediatria 5, nido culle 5)
È logico che quando un ministero intravede delle irregolarità come il buco di 400 milioni circa di euro di Massa e il debito di 800 milioni di euro che l’Estav centro (centro di servizi centralizzati per le Asl e territorio) ha verso i fornitori (da “La nuova sanità toscana”) a fronte di 370 milioni di fatturato (dati 2013), non può fare a meno di prendere dei provvedimenti, solo che questi accorgimenti penalizzano sempre e comunque la popolazione che in questo caso è la parte più fragile della cittadinanza lasciando sempre al loro posto i politici e i burocrati che sistematicamente provocano questo disastri economici e sociali.
Signor Presidente, siamo noi Elbani che non ci stiamo e le assicuro che alzeremo barricate a difesa del nostro ospedale e se sarà necessario lo proteggeremo con forza e lotta dura che, se paragonata a quella dei “forconi”, quest’ultima sembrerà una raccolta di margherite.
La cura e la salute sono diritti e non li pretendiamo costi quel che costi.
Francesco Semeraro
Elba Salute
A me non risultano resoconti da parte della stampa locale tramite i suoi – mi immagino – frustrati collaboratori montani: è triste essere sfruttati a €. 10 “al pezzo” e non essere neppure gratificati nelle notizie importanti. Siamo vicini e partecipi anche a questi giovani giornalisti che da simili comportamenti trarranno auspicio per la loro attività.
Il Tg Regionale e la piccola Tvl, invece, non hanno scuse e dimostrano come “i poteri forti” dominano questi ambienti: quello pubblico (Tg Regionale) mediante la vetusta e democratica pratica dell’indifferenza imposta; e quello privato (Tvl: ma si fa per dire, perché è stra-sorretto da fondi pubblici profusi a larga mano…), avendo pochi sponsor in Montagna che alimentano le casse di Luigi Egidio Bardelli, non interessato a certe quisquilie. O forse “consigliato” a non interessarsi.
Smettete di seguire questi due “bussolotti” nei loro schermi e continuate sulla vostra strada. Non è un caso che proprio l’Assessore alla Sanità, Marroni, nel giorno precedente il 7, si venuto alla chetichella in Montagna e abbia incontrato le ufficialità locali, cioè i suoi complici morali dello smantellamento della sanità in Montagna e fatto loro firmare i patti territoriali.
Adesso è chiaro perché questa gente voleva il Comunone/Dynamone? Pura e semplice fuga dalle responsabilità che adesso dovranno affrontare con le elezioni amministrative del maggio 2014, cominciando al contempo a fare le valigie dai loro seggiolotti: e non perché non desiderano ricandidarsi, ma solo perché la gente sta mettendo le scarpe chiodate e tirando fuori i forconi.
Neppure è un caso che la stampa “prona” dia gran rilievo al rosso/Rossi quando dice che i piccoli ospedali devono vivere. Leggete, su questo blog, il post relativo.
Insomma niente accade a caso, nemmeno la Cormio che con le sue quotidiane piroette politiche riesce quasi a fare tenerezza; tanto più adesso che, fra capo e collo, le è arrivata una bolletta di pagamento di circa €. 34.000 da pagare in solido con il suo dirigente tecnico per l’allegra tenuta dei registri relativi alla discarica del materiale inerte.
Pagherà (cioè pagheremo) la multa con i gettoni di presenza nel consorzio di bonifica nel quale è stata eletta? Vedremo.
In tutta questa poco profumata storia, però, un vincitore c’è.
È la Montagna attraverso la sua gente che non molla, si fa sentire e vedere ed ha acquisito la certezza che “chi fa da sé fa per… quattro”!
Si ha la sensazione che questi politici, quelli in prima fila per obbligo e quelli furbi che gli stanno dietro, abbiano inciampato in uno scoglio non aggirabile: quello di una presa di coscienza da parte della popolazione della Montagna che ha compreso, sempre più numerosa, di essere rappresentata da piccoli ed inermi esecutori di ordini superiori che provengono da quel formicaio che si chiama Regione Toscana-Pcus-Pravda e che, al contrario delle Province, andrebbe spazzato via con tutti i suoi referenti. Un “buco” dove alloggiano, in ricca e morbida bambagia, i vari Rossi e Marroni: una congrega che per mantenersi alla grande, con la compiacenza della stampa, non esita a spolpare quotidianamente quella popolazione che, invece, dovrebbe tutelare e ben governare.
Questi sono i fatti e, se possiamo permetterci di dirlo, è perché scriviamo ciò che pensiamo e nessuno si azzarda ad “ordinarci”. E stiamo bene interiormente, perché ci sentiamo e siamo liberi.
Al pari dei tanti cittadini della Montagna che, a loro spese, hanno voluto dimostrare, il 7 dicembre assieme alle comunità regionali e nazionali che lì si erano dati appuntamento a difesa dei presìdi ospedalieri: piccoli, forse, ma essenziali per il tempo delle frottole che sta per finire.

Vedi il TG della Montagna

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 11 dicembre 2013 | 12:40 - © Quarrata/news]

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