Mi piacerebbe chiedere in giro – e in
primo luogo al candidato maggioritario delle primarie del Pd di Pistoia,
Samuele; ma anche ai suoi giovani sostenitori – se si sa cosa sia il castrino.
È una battuta che posso permettermi per
due motivi: perché ormai sono vecchio (vado per i 65 anni, con buona pace di
Supermario & C., Elsa compresa) e perché Samuele è stato, per chi non lo
sapesse, mio allievo per tre anni di liceo e nella stessa classe di Alberto
Ciampi, l’assessore Pd ai lavori pubblici di Agliana.
Divagazioni a parte, sarei curioso di
sapere se, l’aspirante Sindaco di Pistoia, sa davvero cos’è un castrino.
È importante perché, per guidare una
collettività, non importa conoscere tutta la filosofia del mondo, né tutta la
poesia, né tutta la storia, né tutta la Treccani: serve sapere, anche, cosa
siano certe arti e certi mestieri pratici, che tuttora si esercitano pur sotto
mentite spoglie.
Ecco: in questi giorni – e con un
ritardo di almeno 10 o 15 rispetto a questo blog – stampa e Tv si stanno
orientando a dire quello che da qui stiamo dicendo da tempo.
Ieri sera Giuliano Ferrara ha chiuso il
suo commento (Qui Radio Londra) dicendo che, insomma, «con Supermario siamo in mano ai banchieri».
Siamo stati più bravi noi perché lo
dicevamo prima? Non credo.
Di certo però siamo stati meno
conformisti e meno beoti nel passare allo sbandieramento di soddisfazione “perché
Berlusconi era stato levato di mezzo” e non vedevamo più la sua faccia. E
obiettivamente mi pare davvero poco per poter essere felici e contenti.
Per risolvere i nostri mali non bastava
cancellare il Cavaliere, pur con tutte le sue colpe e le sue infelicissime
uscite in ogni senso.
Né tantomeno ci serviva un Supermario,
circondato da Superprofessori-banchieri, dotati tutti di superpoteri con il
beneplacito di Super-Bersani & C. – ma anche, però, con l’avallo del
Super-Cavaliere e della Santa Chiesa.
Supermario – e ormai lo stiamo vivendo
e vedendo sempre più chiaro – di mestiere fa il castrino. E non importa
che Casini salti su a dirci che, se ce lo ritroviamo in casa, ciò rappresenta
il fallimento della politica: anche questo, da persone responsabili e di buonsenso,
lo andavamo dicendo da giorni. Rileggetevi i post.
Supermario rimetterà anche il debito
come noi lo rimettiamo ai nostri debitori, ma io, personalmente, non lo credo.
E non mi fido affatto della sua accademica serietà.
Lui ci castrerà, invece, tutti quanti,
come gli sciagurati animali domestici della mia lontana e rozza infanzia da
semicontadino.
Il tragico sarà ripensare a quanti
applausi gli sono stati fatti per questa sua opera meritoria di evirazione
scientifica.
e.b. blogger
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[Giovedì 1 dicembre 2011 – ©
Quarrata/news 2011]
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