mercoledì 18 dicembre 2013

2013. AUGURI A TUTTI, MA ALLA MANIERA DI LOPPA (E DI MARZIALE)


di MASSIMO BIANCHI

AVEVO FISSATO con Bracco di fare gli auguri al Direttore Edoardo Bianchini e a tutti gli amici che ci seguono su Quarrata/news, con un filmato davanti alle luminarie che hanno allestito per questo Natale a Pistoia: ma Bracco dice che fanno più allegria i lumini del cimitero comunale e non è voluto venire.
Permettetemi, oltre che ringraziare Edoardo per lo spazio che mi ha concesso per fare la ronda sul suo blog-giornale, di farlo anche con tutti gli amici che ci seguono e pure quelli che mi hanno criticato per alcune battute irriverenti, secondo il loro giudizio, contro Apr, Sindaco, Vescovo ecc.

La mia ronda è fatta da una satira semplice e fatta in casa, importante è lo spazio che diamo alle persone che vivono dei problemi sulla loro pelle e che non vengono ascoltate dalle istituzioni: poi di altri giudizi me ne frego in pieno perché non mi è mai interessato fare da zerbino ai potenti per entrare a vivere in qualche lussuosa villa senza alcun merito.
Voglio fare gli auguri di cuore pure ai tanti colleghi dell’Apr, con i quali lavoro da 37 anni; colleghi che, dopo il mio passaggio su Quarrata/news, abbassano lo sguardo quando mi incontrano, oppure hanno paura a parlare quando mi vedono, pensando che sia quello che racconta le vicende interne al Bianchini, che non ha certo bisogno dei miei resoconti, perché il suo lavoro di giornalista lo sa fare alla grande e senza la boriosità di tante persone che ho incontrato nella mia vita, che sventolano un diploma, con un cervello da asilo nido.
Non voglio polemizzare con nessuno, ma voglio dire, ad alta voce, che io non metto le iniziali quando devo dire qualcosa: metto nome, cognome e pure il soprannome!
E non è vero che non ho paura di perdere il posto di lavoro, perché ho due figli da mantenere e ancora da sistemare, anche se ci sono dei cretini che continuano a ripetere che devo ringraziare mio padre per la tranquillità economica, altrimenti non sputerei nel piatto dove mangio.
Scusatemi, ma rispondo “alla Loppa”, dicendo loro che nella vita non hanno capito proprio un tubo di niente, prima perché dovrebbero pensare ai fatti loro, poi cosa cavolo c’entra la mia vita privata con il lavoro?
Certo che ringrazio mio padre per la casa che mi ha lasciato in eredità e sono consapevole che sono stato fortunato, ma se mi permetto di dire quello che penso, è proprio perché voglio bene e ci tengo al mio lavoro, soprattutto agli amici che trasporto con il pulmino giornalmente.
Non ho cambiato bandiera come mi ha detto un mio collega di lavoro, sono solo un uomo libero che se ne frega del prestigio economico e politico e può attaccare liberamente le istituzioni, locali e non locali, massoneria inclusa.
Liberamente andato in un blog, dove non ha trovato un gregge di pecoroni controllati da un pastore e qualche cane bene ammaestrato, ma dove trova spazio e libertà di espressione anche un sottoproletario ignorante, con il suo compagno Bracco, senza aver frequentato università di prestigio, perché il pastore del blog fa pascolare liberamente le idee, a prescindere dal colore politico e dalla fede religiosa: e soprattutto se ne frega di quelli che con le parole, furberie, amicizie massoniche e potere politico, ci stanno facendo nuotare e presto affogare in questo mondo di cacca!
Auguroni a tutti i pistoiesi e non pistoiesi dal vostro
Massimo Bianchi Loppa


Caro Massimo,
credo che tu sia troppo buono. Anch’io ho il mio pessimo carattere e, prima o poi, ti capiterà di vederlo e sperimentarlo dal vivo.
Una cosa è certa, che non ti taglierò mai una battuta: a meno che non sia una offesa. Per il resto la libertà d’espressione che voglio – e che a Pistoia non è di moda né molto conosciuta –, la do anche agli altri. Tutti e senza distinzione. Sarà difficile – tanto per far polemica – che io butti fuori Luigi Scardigli perché parla di amianto e (come si direbbe a Pistoia) “un si pòle perché qualcuno si potrebbe arrabbià”.
Del resto la professione di giornalista o si fa per questo o non si fa: abbaiare, ringhiare o ululare scodinzolando a volontà del padrone (sport che pare molto praticato in questa città) non fa al caso di un povero contadino di provincia come me.
Grazie, allora. A te e a Bracco. Anche se vorrei ricordare, a tutti quelli che si scandalizzano, che, con questa bella lettera, pur non avendo alle spalle nessun particolare studio – come dici – di alto livello, sembra che tu abbia copiato direttamente da un grande epigrammista latino: Marco Valerio Marziale.
A certi pistoiesi, forse, gli garba poco perché dice tante parolacce e manda la gente a fancùlo.
Ma è ancora lì, dopo quasi duemila anni: grande dell’umanità che parla con la voce della satira e il buonsenso di chi – come diceva proprio lui – hominem… sapit, “puzza… d’uomo” (quello vero, s’intende).
Un abbraccio,
Edoardo Bianchini
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[Mercoledì 18 dicembre 2013 | 18:43 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Bravo Loppa! Rallegramenti ed auguri per quanto ci scrivi. Quando siamo liberi con noi stessi, ci possiamo permettere di esserlo anche con gli altri. Sopratutto con le pecore ed i pecoroni che insegnano ai loro figli a strisciare pensando che la vita sia eterna e che tutto si possa comprare od ottenere "altrui compiacendo". Bravo Bianchi!

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  2. Massimo ed Edoardo un augurio sincero di buone feste (io da buon ateo non festeggio ma sorrido sempre) da un "combattente", come mi hai chiamato tempo fa... da uno che ha capito cosa costa esser sotto il tacco di chi pesta, è da tanto che vedo un gruppo di persone crescere costantemente in questa città che tutto ingoia, la Pistoia del silenzio trasformata in Pistoia dei silenziati. Vi vedo ci vedo come dei moderni partigiani e chissà magari un giorno al posto del monumento alla ruggine ci sarà un bel ciliegio...

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