sabato 7 dicembre 2013

AREA EX-PALLAVICINI. LOMIS: «SENZA INFORMAZIONE NON C’È PARTECIPAZIONE»


PISTOIA. Bertinelli continua a fare di testa propria. E Lomis, Presidente del Comitato Pallavicini, gli rivolge una serie di domande ‘logiche’ che quasi certamente resteranno senza risposta da parte del Sindaco-filosofo. Forse perché ha la sindrome del caposcuola che non gradisce che gli allievi pongano domande e problemi.
Solo che il Comune di Pistoia – e questo, forse non gli è del tutto chiaro – non è certo né l’Accademia di Platone, né il Liceo (non il suo Forteguerri, quello di Aristotele).
Ecco il testo della lettera di Lomis:

Il Comitato con i suoi oltre 1000 soci e molti cittadini si interroga sul ruolo della partecipazione nella nostra città.

Dopo le affollatissime assemblee tenutesi nei quartieri interessati e l’invito di seguire l’iter dei tecnici, da noi rifiutato per le motivazioni già espresse pubblicamente, non abbiamo più ricevuto informazioni da parte dell’Amministrazione né siamo stati interpellati per un confronto su eventuali decisioni alternative.
Apprendiamo dalla stampa notizie relative a decisioni che riguardano il nostro quartiere e veniamo a conoscenza di possibili trasformazioni del progetto iniziale solo in maniera indiretta.
Senza informazione non c’è partecipazione.
Un approccio partecipativo non può prescindere da un quadro informativo completo e condiviso tra le parti interessate. La democrazia partecipata impone trasparenza nell’atto politico che deve essere giustificabile nelle sue motivazioni e finalità.
La dinamica con cui si sta sviluppando la vicenda Pallavicini esclude, di fatto, un approccio partecipativo che consenta il coinvolgimento dei cittadini rispetto a scelte urbanistiche rilevanti per l’intera città che sono difficilmente comprensibili dal punto di vista urbanistico e dell’interesse generale.
Sul sito del Comune siamo venuti a conoscenza della decisione del Sindaco di “spacchettare” la Variante N 5 per poter realizzare con la massima speditezza i Centri di Raccolta (in realtà si chiamavano isole ecologiche) in aree della città, non definitive, destinate a parcheggi pubblici; allo stesso tempo l’iter per la variante necessaria alla realizzazione del Cantiere Operativo all’Area Ex Pallavicini non viene annullato ma sospeso.
Chiediamo al Sindaco quindi di chiarire alcuni aspetti controversi:
1) dove sono andate a finire tutte le osservazioni fatte al Garante Sig. Ferrario da parte dei cittadini con le contrarietà espresse/documentate sollevate in relazione alla localizzazione del Centro presso l’area ex Palla vicini?
2) quali sono e dove sono le analisi tecniche relative alla possibile collocazione ai Cantieri Comunali; su quali dati tali analisi sono state basate?
3) su quali basi si è deciso di escludere il Dano: quali sono e dove sono le analisi tecniche e i documenti relativi a questa esclusione? Come è possibile che si apprenda che in realtà la bonifica, unico ostacolo alla realizzazione del Centro al Dano, non è prevista per quel sito? Come mai si è scelto una localizzazione (la Pallavicini) che rende il progetto più oneroso, impone tempi di realizzazione più lunghi e ha un impatto negativo sugli standard urbanistici dell’intera città?
Noi chiediamo di ricevere quanto prima la documentazione ufficiale relativa al processo valutativo in atto perché la città possa comprendere la natura dei problemi e le soluzioni proposte da chi ci amministra.
Chiediamo inoltre che il Sindaco ci spieghi chiaramente cosa intende per partecipazione ed eventualmente in coerenza con il programma di mandato ci illustri dettagliatamente l’approccio partecipativo che intende adottare per la localizzazione del centro di raccolta e ci dica quale tipo di spazio verrà riconosciuto alle proposte dei cittadini.
Alessandro Lomis
Presidente
Comitato Area Ex Pallavicini
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[Sabato 7 dicembre 2013 | 17:33 - © Quarrata/news]

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