di FELICE DE MATTEIS
Gentile Signora Breschi,
dopo averla “monitorata” attraverso
amici e comuni conoscenti e dopo averla ascoltata durante la manifestazione del
7 dicembre scorso a Firenze, mi sento “quasi” costretto a rivolgermi a lei con
fiducia, frutto dei suoi comportamenti di medico e allo stesso tempo
Consigliere Comunale.
Da ex Consigliere Comunale di Pistoia, fine
anni settanta, quale “fui”, relegato all’estrema destra della sala con una
sedia vuota a rimarcare la mia – per me orgogliosa – differenza dal resto dei
quaranta, reggente il convertito Sindaco Bardelli che, fatto fuori da Vannino,
scoprì poi che il Pci era morto e sepolto, comprendo che lei sta giocando una
partita pericolosa; quella che giocano coloro che antepongono la verità ai
futuribili benefici, dicendo quello che pensa e, evidentemente, fregandosene
del costituito potere pistoiese e dei suoi degni rappresentanti.
Non entro nel merito del suo vivere
“lavorativo”: lei stessa ci dice che medici e paramedici di “prima linea”
meriterebbero ben altra attenzione, quanto meno quella riservata a quell’area
“medica” (se così si può chiamare) dove non si prende in mano una lastra, un
bisturi, non si fanno diagnosi e tanto meno analisi. In compenso, mi faccia
dire, si prendono in mano macchinine da bambini e più di centomila euro l’anno.
Non solo a Pistoia, dott.ssa Breschi, come lei ben sa: anche nei limitrofi
ospedali toscani e, mi spiace dirglielo, sono tutti compagni di vecchio pelo.
Ma non è questo il cuore del problema, perché
se tale fosse, dovrei limitarmi a un autoelogio datato, quando, purtroppo per
me, l’utopia di abbattere il falso mito di una uguaglianza senza distinzione di
merito e il pervicace e sotterraneo assalto al carrozzone statale, in Pistoia,
era effettuato dai compagni comunisti di cui il per me poco onorevole Vannino
Chiti (che in vita sua ha fatto il “funzionario” del Pci, prima di prendere il
volo attraverso le nostre tasche) è chiaro esempio.
Non ho nessuna intenzione di trascinarla su un
terreno politico vetusto, non riproponibile, che, però, aveva un merito: quello
di “essere” e non di “sembrare” – come poi si è visto – una battaglia di idee. Continuo a credere che le idee
camminino con le gambe degli uomini e continuo a credere che l’unica Cultura
sia quella delle idee che diventano azioni (Ezra Pound).
So che opera in un settore ospedaliero
dove l’evento finale vince spesso “lo scudetto” sulla vita; ciò nonostante lei
ha offerto ai presenti alla manifestazione del 7 dicembre a Firenze in difesa
della Sanità in Montagna, un esempio di speranza civile che, seppur non troverà
riscontro nelle necessità aziendali della nostra Asl 3, resterà pur sempre,
glielo assicuro, un gradito ricordo per la Gente di Montagna che ha ben notato
l’assenza dei loro Sindaci, troppo “presi” a leccare Marroni e soci. Lo ha
spiegato bene il Sindaco di San Marcello dicendo che mentre il Popolo manifesta,
lei (la Cormio) e loro (gli altri tre moschettieri dei comuni limitrofi, senza
armi, feluche e …. braghe) erano a firmare la Caporetto della Montagna – patti territoriali sulla Sanità.
Debbo chiederle una cortesia: porti
questi quattro “signori” con sé, nel suo luogo di lavoro quotidiano: forse
cominceranno a comprendere qualcosa.
In quanto a lei, dott.ssa Breschi,
anche se è renziana e quindi destinata a subire altre disillusioni, come credo,
non si scoraggi e grazie di tutto. Detto da chi le scrive, penso, non abbia
dubbi sulla serietà dell’auspicio. Comunque sia, si ricordi, non come diceva
Vannino ma un poverello come il Foscolo: “illudersi è vivere”.
Con sincera stima,
Felice De Matteis
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Venerdì 13 dicembre 2013 | 18:06 - © Quarrata/news]
SIMONE AGOSTINI HA INVIATO QUESTA MAIL A ENRICO ROSSI E, PER CONOSCENZA, ANCHE A NOI:
RispondiEliminaEgregio Governatore Rossi,
per caso ha qualcosa da obiettare sulle affermazioni della dottoressa Breschi?
(http://quarratanews.blogspot.it/2013/12/sanita-in-disarmo-in-montagna-lettera.html).
Se lo ritiene opportuno, la prego, lo faccia su un blog molto seguito come Quarrata News.
Grazie per l’attenzione.
Cordialità.
Simone Agostini