venerdì 13 dicembre 2013

SANITÀ IN DISARMO IN MONTAGNA. LETTERA APERTA ALLA DOTTORESSA CARLA BRESCHI


di FELICE DE MATTEIS

Gentile Signora Breschi,
dopo averla “monitorata” attraverso amici e comuni conoscenti e dopo averla ascoltata durante la manifestazione del 7 dicembre scorso a Firenze, mi sento “quasi” costretto a rivolgermi a lei con fiducia, frutto dei suoi comportamenti di medico e allo stesso tempo Consigliere Comunale.
Da ex Consigliere Comunale di Pistoia, fine anni settanta, quale “fui”, relegato all’estrema destra della sala con una sedia vuota a rimarcare la mia – per me orgogliosa – differenza dal resto dei quaranta, reggente il convertito Sindaco Bardelli che, fatto fuori da Vannino, scoprì poi che il Pci era morto e sepolto, comprendo che lei sta giocando una partita pericolosa; quella che giocano coloro che antepongono la verità ai futuribili benefici, dicendo quello che pensa e, evidentemente, fregandosene del costituito potere pistoiese e dei suoi degni rappresentanti.

Non entro nel merito del suo vivere “lavorativo”: lei stessa ci dice che medici e paramedici di “prima linea” meriterebbero ben altra attenzione, quanto meno quella riservata a quell’area “medica” (se così si può chiamare) dove non si prende in mano una lastra, un bisturi, non si fanno diagnosi e tanto meno analisi. In compenso, mi faccia dire, si prendono in mano macchinine da bambini e più di centomila euro l’anno. Non solo a Pistoia, dott.ssa Breschi, come lei ben sa: anche nei limitrofi ospedali toscani e, mi spiace dirglielo, sono tutti compagni di vecchio pelo.
Ma non è questo il cuore del problema, perché se tale fosse, dovrei limitarmi a un autoelogio datato, quando, purtroppo per me, l’utopia di abbattere il falso mito di una uguaglianza senza distinzione di merito e il pervicace e sotterraneo assalto al carrozzone statale, in Pistoia, era effettuato dai compagni comunisti di cui il per me poco onorevole Vannino Chiti (che in vita sua ha fatto il “funzionario” del Pci, prima di prendere il volo attraverso le nostre tasche) è chiaro esempio.
 Non ho nessuna intenzione di trascinarla su un terreno politico vetusto, non riproponibile, che, però, aveva un merito: quello di “essere” e non di “sembrare” – come poi si è visto – una battaglia di idee. Continuo a credere che le idee camminino con le gambe degli uomini e continuo a credere che l’unica Cultura sia quella delle idee che diventano azioni (Ezra Pound).
So che opera in un settore ospedaliero dove l’evento finale vince spesso “lo scudetto” sulla vita; ciò nonostante lei ha offerto ai presenti alla manifestazione del 7 dicembre a Firenze in difesa della Sanità in Montagna, un esempio di speranza civile che, seppur non troverà riscontro nelle necessità aziendali della nostra Asl 3, resterà pur sempre, glielo assicuro, un gradito ricordo per la Gente di Montagna che ha ben notato l’assenza dei loro Sindaci, troppo “presi” a leccare Marroni e soci. Lo ha spiegato bene il Sindaco di San Marcello dicendo che mentre il Popolo manifesta, lei (la Cormio) e loro (gli altri tre moschettieri dei comuni limitrofi, senza armi, feluche e …. braghe) erano a firmare la Caporetto della Montagna – patti territoriali sulla Sanità.
Debbo chiederle una cortesia: porti questi quattro “signori” con sé, nel suo luogo di lavoro quotidiano: forse cominceranno a comprendere qualcosa.
In quanto a lei, dott.ssa Breschi, anche se è renziana e quindi destinata a subire altre disillusioni, come credo, non si scoraggi e grazie di tutto. Detto da chi le scrive, penso, non abbia dubbi sulla serietà dell’auspicio. Comunque sia, si ricordi, non come diceva Vannino ma un poverello come il Foscolo: “illudersi è vivere”.
Con sincera stima,
Felice De Matteis


[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Venerdì 13 dicembre 2013 | 18:06 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. SIMONE AGOSTINI HA INVIATO QUESTA MAIL A ENRICO ROSSI E, PER CONOSCENZA, ANCHE A NOI:

    Egregio Governatore Rossi,
    per caso ha qualcosa da obiettare sulle affermazioni della dottoressa Breschi?
    (http://quarratanews.blogspot.it/2013/12/sanita-in-disarmo-in-montagna-lettera.html).
    Se lo ritiene opportuno, la prego, lo faccia su un blog molto seguito come Quarrata News.
    Grazie per l’attenzione.
    Cordialità.

    Simone Agostini

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