venerdì 14 settembre 2012

MONTAGNA PISTOIESE. SINDACI DISORIENTATI E CONFUSI


di Felice De Matteis

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il Tirreno di ieri mattina 13 settembre ci ha offerto un gustoso spaccato – ad uso dei cittadini/ lettori più attenti – sulla confusione che si respira in Montagna da parte delle forze politiche attraverso i loro “sommi capi”, cioè i Sindaci.
Due articoli colpiscono, quello di Piteglio che si costituirà parte civile nel processo “Untouchables” che vede coinvolto il suo capufficio tecnico e quello riguardante le opzioni in vista dell’accorpamento delle province toscane.

I quattro Cavalieri dell’Apocalisse – Piteglio-Gaggini, San Marcello-Cormio, Cutigliano-Ceccarelli e Abetone-Danti (tralasciamo Sambuca e poi spiegheremo perché) –  hanno perso la bussola; vogliono fare il Dynamone dopo aver distrutto la fattibile Unione dei Comuni e non rispondono alle domande che i cittadini rivolgono loro anche tramite i media.
Si poteva ritenere che i quattro Cavalieri/Sindaci, arrogantemente seduti (ma circondati) nella comune torre di avorio per diritto di mandato, si sentissero al di sopra di tutto e di tutti. Il caso Comunità Montana ne è stato l’esempio più lampante, ma un dubbio ci sorge: non è che siano oramai “cani sciolti” senza comuni obbiettivi se non quello di cercare strade nuove per proporsi alla gente e continuare il loro cursus honorum ed interessi ad esso collegati?
Gli articoli di cui sopra lo farebbero presupporre. Pensate, volevano e vogliono il Comunone-Dynamone ma se qualcuno chiede loro, nel caso la Provincia di Pistoia venga soppressa, con chi vorrebbero andare, ciascuno pedala a modo suo.
Il Carluccio di Cutigliano preferisce Lucca-Pistoia-Massa perché, fra l’altro, dice lui, rientrano nello stesso bacino idrografico del Serchio etc. Domanda maliziosa: l’acqua ( e relativo sfruttamento) dà alla testa a qualcuno? Oltre al fatto – come dice sempre il nostro – Pistoia e Massa “sono vicine a livello culturale”. Bella risposta, propedeutica al Dynamone che dovrebbe comprendere anche Calamecca, Crespole e Lanciole, tanto per citare alcuni paesi montani che con Massa chissà quali vicinanze culturali hanno!
Non da meno la risposta dell’antitalebano Gaggini, Sindaco di Piteglio. Gaggini, però una umiltà la dimostra, quando candidamente afferma che “esprimere una opinione (sull’argomento – n.d.r.)… è come parlare del sesso degli angeli” aggiungendo che “nessuno ci ha interpellati per esprimere una opinione”.
Alcuni dipendenti della Comunità Montana, in più occasioni hanno sottolineato come il Gaggini/Assessore, dinanzi a certi temi riguardanti problemi e situazioni interne, se la sia sempre cavata dicendo di non essere al corrente e di non conoscere il problema. La stessa tecnica la usa anche in questo frangente e come i carabinieri ,“usi ad obbedir tacendo”, si appella alla Legge del 14 agosto e profetizza una ipotetica unione con Lucca. In para-sintonia con l’amico Carluccio. Simul stabunt, simul cadent? Nel frattempo adempie alle sue funzioni e procede a costituirsi parte civile nel processo “Untouchables” per eventuali danni contro l’Ente Comunale.
Perché lui, in solitario, e non assieme agli altri Sindaci interessati del territorio? La domanda è intrigante ed anche qui una risposta – maliziosa quanto si vuole, ma verosimile – è che, essendo di fresca nomina, è fuori anche dal guano pregresso che in Comunità si è accumulato negli anni a lui estranei. Ma non avrebbe potuto dirlo alla gente, pubblicamente? In questa vicenda un poco più di coraggio, nel parlare, avrebbe potuto averla. D’altronde se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare. Tanti saluti, Don Abbondio!
E del Giampiero Danti? Lui ha ben chiaro l’interesse dei suoi amministrati ed infatti, secondo la regola “Francia o Spagna, purché se magna” ci dice: «ho sempre detto che se fossimo stati lucchesi, forse avremmo avuto qualcosa in più rispetto a ciò che la montagna ha ricevuto da Pistoia. Se andassimo con Firenze… etc. Altrimenti penso sia meglio l’accorpamento a Lucca, piuttosto che una provincia Prato-Pistoia».
Insomma se non nevica e gli impianti non funzionano, un Rossi di turno che ci ricompra (la popolazione o chi?) ciò che già abbondantemente ha dato con soldi pubblici, noi lo troviamo. È, il Danti, un uomo pratico, l’avrete già compreso ed è giustamente un imprenditore di successo. Gliene diamo atto. Vorremmo solo sapere – senza scomodare i suoi legali – i finanziamenti pubblici percepiti dalla/e società nelle quali è interessato e che fine farà lo spiazzo antistante la casa comunale dove era prevista una palestra, poi abortita.
Se non desidera rispondere lui, lo faccia fare al Risaliti, assessore e responsabile dell’ufficio tecnico, insomma uno e bino. Per il trino, calma, tutto a suo tempo.
Cosa c’entra l’accorpamento delle Province? Penso si sia compreso. Fumogeni politici di marca cinese, ma pericolosi. Cosa c’entra il Dynamone? Chiedetelo al suo uomo di fiducia, Presidente Saf (salvo errori) e componente del Comitato, Sig. Rolando Galli. A suo tempo, approvato il piano strutturale, lo chiederemo direttamente noi.
Non abbiamo volutamente parlato del territorio di Sambuca. In questo caso ci permettiamo di suggerire al Sindaco Melani di dare uno sguardo al limitrofo territorio che inizia da Ponte alla Venturina e oltre. Comprenderà con chi gli converrebbe andare.
Ci siamo lasciati, per digestivo, la Silvia Cormio, Sindaco di San Marcello. La Signora, secondo le vecchie regole staliniane, non parla, ubbidisce. Se poi deve dire qualcosa, afferma: «sono allineata con la posizione presa dal Pd, etc.». Ma poi, lo sapete, lei è una artista e gli artisti volteggiano quasi sempre sopra il realmente visibile e comprensibile. Tutti i comunisti, purtroppo per noi e per loro, erano artisti. Dell’utopia, ma artisti. Vero, Valerio Sichi?
Ma i Comunisti, quelli veri, dove sono finiti? Paradossalmente, ripensando ai vetero, un po’ di nostalgia mi assale.
Ma proprio a me…?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 14 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Assolutamente assalito dalla stessa nostalgia pure io, o ... infelice "compagno"

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