sabato 5 gennaio 2013

LA QUESTURA CHE CADE, IL PREFETTO E LA DISINFORMAZIONE DEI CITTADINI


“Colpi di fioretto’ tra Prefettura e Sap sulla questione della sicurezza dell’immobile di via Macallè

PISTOIA. Siamo alla guerra dei Roses? Dopo le risolute e – crediamo – più che legittime prese di posizione del Sap riguardo alla sicurezza della Questura di via Macallè, il Prefetto ha risposto con una nota piuttosto fredda che non è piaciuta per niente al Sap. Fra l’altro la prefettura parla anche di una non meglio chiarita «pretesa di profitto privato» nella vicenda della realizzazione della nuova Questura: elemento che – sotto il profilo giornalistico – il dottor Lubatti forse non farebbe male a delineare concretamente, come del resto sarebbe suo dovere.

LA PREFETTURA SCRIVE

In relazione ad articoli di stampa odierni, inerenti l’immobile realizzato al fine di divenire sede della locale Questura ed allo scopo di evitare la disinformazione dei lettori al riguardo, si comunica quanto segue.
L’esigenza di assicurare alla Questura ed anche alla Polizia Stradale una sede più confacente è ben nota al Prefetto di Pistoia che non ha mai mancato di rappresentarla sia all’Agenzia del Demanio, competente per le attività estimali e per l’acquisto o la locazione passiva degli immobili che si rendessero utili al soddisfacimento delle esigenze governative delle Amministrazioni statali, sia ai servizi di accasermamento del Ministero dell’Interno, competenti all’approvazione dei contratti ed all’emissione dei ruoli di spesa attinenti le esigenze logistico strategiche della Polizia di Stato.
A questo riguardo, non può, tuttavia, sottacersi come le recenti disposizioni in materia di contenimento della spesa pubblica inibiscano ogni ulteriore aggravio degli oneri a carico dello Stato, talché qualunque conclusione in merito a quanto precede non potrà prescindere dall’esigenza di tutelare l’interesse pubblico nel quadro della programmazione economico-finanziaria del Governo, escludendo ogni pretesa di profitto privato.
In questa prospettiva, il Prefetto continuerà ad agire affinché le prioritarie esigenze della sicurezza degli operatori della Polizia di Stato e dei cittadini utenti dei servizi resi dalla Questura possano trovare una ragionevole e rapida risposta nell’ambito delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero dell’Interno e confida nel buon esito dell’esame da parte di quest’ultimo delle proposte intelligentemente prospettate dal Sindaco di Pistoia.

IL SAP RISPONDE

Il Sap avrebbe ritenuto appropriato che uno scambio di “opinioni ” fra il Prefetto di Pistoia e questa organizzazione sindacale, sul tema del trasferimento della Prefettura, della Questura e della Polizia Stradale di Pistoia nel nuovo Polo della sicurezza di via Pertini, avvenisse nel corso di un incontro, che il Sap peraltro aveva chiesto, ma che gli è sempre stato negato dall’autorità governativa locale.
Dopo l’ultima presa di posizione del Sindacato Autonomo sulla stampa, il Prefetto ha finalmente deciso di fare una dichiarazione in merito, nella quale il Sap non ritiene abbia assolutamente chiarito né cosa abbia fatto, né cosa abbia cercato di fare, per trovare la soluzione allo blocco del trasferimento.
Nella replica, il Prefetto, ha glissato su due problematiche che il Sap ritiene assolutamente fondamentali per il buon esito dello sblocco al trasferimento:

  • i problemi di natura strutturale dell’immobile di via Macallè, segnalati anche nella relazione del genio civile del 3 u.s.;
  • il trasferimento della Prefettura, oggi in Piazza Duomo, e dell’appartamento del Prefetto, in Piazza San Leone, nel nuovo immobile di via Pertini, che economicamente parlando, costituiscono la parte più importante del capitolo di spese relativo alla locazione.

Una mera dimenticanza dell’ufficio stampa della Prefettura o una concreta disinformazione?
Il Sap si riterrà completamente soddisfatto solo quando tutte le istituzioni e le forze politiche daranno il loro proficuo contributo, ritenendo che una concreta e fattiva collaborazione non possa solo passare attraverso l’opinione pubblica, sottolineando che ogni giorno in via Macallè ci sono persone che continuano a lavorare in uno stabile senza garanzie di sicurezza.
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
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[Sabato 5 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]

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