di LUIGI SCARDIGLI
Ha fatto bene, a Busto Arsizio, Boateng, giocatore di colore
in forza al Milan, nell’amichevole contro la Pro Patria, a mandare tutti a quel
paese poco dopo la mezz’ora di gioco all’ennesimo buuu rivoltogli da alcuni deficienti assiepati sugli spalti.
Lo ha fatto da calciatore, prendendo in mano il pallone e
scaraventandolo contro quel piccolo manipolo di cerebrolesi; poi si è tolto la
maglia, rossonera, e si è avviato verso gli spogliatoi, seguito, nel gesto
tanto doveroso, quanto ad effetto, da tutti i suoi compagni e poi, anche dagli
avversari.
Che non resti un gesto isolato, quello di Boateng, però: che
tutti i giocatori di colore del mondo, oggi, ennesima domenica santificata al pallone,
al primo buuu che un cretino che ha
pagato il biglietto per entrare allo stadio si permetta il lusso di intonare, i
22 in campo facciano il loro dovere e se ne vadano.
Sono sicuro di due cose: la prima è che oggi, in un
qualsiasi angolo della terra, qualche stronzo, di sicuro, provi a vincere la
propria paura commentando con un buuu
il colore della pelle della persona che ha davanti, visto che non riuscirà ad
avere la meglio in altro modo; la seconda è che sempre oggi, in un qualsiasi
stadio del mondo dove si giochi una partita che conta e non un’amichevole come
quella di Busto Arsizio, all’ennesimo buuu
che i supporters indirizzeranno verso un nero che sta giocando, nessuno
prenderà la via degli spogliatoi, perché pecunia
non olet, anche quando puzzano di razzismo.
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[Domenica 6 gennaio 2013 – © Quarrata/news 2013]
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