giovedì 14 novembre 2013

PARRONCHI: «PERCHÉ VOGLIO AIUTARE MATTEO RENZI»


«Abbiamo ascoltato parole che ci hanno riempito il cuore per poi essere traditi dall’esempio»

PISTOIA. Non con poco dolore e molta titubanza ho lasciato alla sua storia il partito che ho fondato a Pistoia 13 anni fa.
Un percorso spesso travagliato, ma bello e ricco di esperienze che ora lascio ad altri senza entrare nel merito della mia decisione.
Oggi però sento la necessità di condividere un altro ed importante obbiettivo, un principio che reputo sostanziale per migliorare le sorti del mio paese.

Ecco perché, da uomo di sinistra quale sono, da persona che ha come personaggio storico e politico di riferimento Sandro Pertini, non posso che appoggiare Matteo Renzi.
Sicuramente qualcuno obbietterà sulla mia scelta, ma dopo qualche anno passato in politica sono arrivato ad una semplice ed inequivocabile conclusione: non ci può essere cambiamento, non è possibile dare spazio ad una reale socialdemocrazia moderna se non c’è svecchiamento della classe dirigente.
Gli stessi che ora parlano di progetti o programmi di sinistra, in modo anche accattivante e forbito, sono gli stessi che da trent’anni a questa parte hanno fatto di tutto affinché niente si facesse.
Abbiamo ascoltato parole che ci hanno riempito il cuore per poi essere traditi dall’esempio.
Ed allora ben venga Matteo con i suoi eventuali errori ed eventuali sue contraddizioni, ma con uno scopo ben preciso e delineato: il rinnovamento delle idee e delle persone.
Non un fatto anagrafico, ma pura e semplice capacità di essere nuovi dentro.
Michele Parronchi
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[Giovedì 14 novembre 2013 | 17:14 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Gentile Sig. Parronchi, se può prendersi un anno sabbatico ,dopo i dolori ricevuti da Tonino, lo prenda. Se anche Matteo lo delude, mi dice quanti ansiliotici dovrà prendere? Non se ne abbia a dolere, la vita è anche sorriso!

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  2. La voglio tranquillizzare, niente ansiolitici. Li potrei prendere solo per problemi più importanti e che non riguardano certo la politica che ai miei livelli è veramente poca cosa. Certo che la vita deve essere soprattutto sorriso, sarebbe difficile fare altrimenti con il mio lavoro. Comunque un consiglio che accetto volentieri.

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