giovedì 28 novembre 2013

LA POVERA MONTAGNA DIMENTICATA DAI QUOTIDIANI


di GRILLO PARLANTE

La perdita di importanza dell’Appennino è attestata dalla disattenzione della stampa locale

MONTAGNA. Un fatto assai strano e che merita approfondimento è costituito dalla disaffezione che la stampa locale dedica alla Montagna Pistoiese fino a poco tempo fa magnificata sulle cronache locali e, spesso, nazionali. Un silenzio che sgomenta chi vede di giorno in giorni decadere un territorio un tempo ricco di attività industriali, artigianali e turistiche che assicuravano ai residenti un avvenire privo di preoccupazioni.

Purtroppo l’evolversi del tempo, l’automazione, l’informatica, alcune sciagurate scelte politiche hanno portato alla chiusura di uffici pubblici, di stabilimenti, di alberghi ed esercizi commerciali, alla cessazione di attività artigianali determinando così l’esodo dei giovani.
Questo inarrestabile “spoglio del carciofo” non è stato però immediatamente avvertito
dai montanari, molti dei quali non si accorgevano del burrone in cui sarebbero precipitati. Infatti, appena costituita la Regione Toscana, il suono delle tante sirene insediate – in posti di comando senza averne le capacità – ed i tanti Convegni li aveva convinti che sotto la loro guida sarebbero state realizzate nuove strade, bacini, ferrovie, interventi sulle foreste, e si sarebbero introdotte agevolazioni per la costruzione di nuovi alberghi, per ampliamenti di ospedali: in una parola la montagna sarebbe divenuta una sorta di Regno del Bengodi.
Oggi che la realtà delle cose sta impietosamente attestando il degrado senza fine della montagna i pochi anziani rimasti (forse per l’età e perché rammentano che questa situazione è stata creata dai voti loro conferiti) a stento riescono a reagire.
Però parlano per loro: la soppressione della Comunità Montana, dell’Azienda di Promozione Turistica, del triste stato delle foreste demaniali, l’abbandono di unità poderali, la automatizzazione di centrali idroelettriche, la soppressione di uffici postali, la scomparsa dell’artigianato, la chiusura di alberghi e negozi, la scomparsa della moderna stazione sciistica di Pian di Novello, le difficoltà in cui naviga la Doganaccia e lo stesso Abetone. Centinaia di lavoratori: quelli dell’ex Comunità Montana, dell’Azienda di Promozione Turistica, di addetti alle poste, agli alberghi, ai negozi. all’ospedale di San Marcello, dei Comuni si sono trasferiti o si dovranno trasferire.
C’è poi chi – novella sirena come il Comitato per il Comune Unico della Montagna Pistoiese, il Pd sanmarcellino e chi ha dato loro mano per non attivare pienamente l’Unione dei Comuni – per far risollevare la montagna ha escogitato il “rimedio” (si fa per dire) di fondere Abetone-Cutigliano-Piteglio con San Marcello e rimettere così i destini di questi sfortunati territori in mano di chi li ha portati alla rovina.
Purtroppo la perdita di importanza della montagna pistoiese è in un certo senso attestata dalla disattenzione della stampa locale. La quale – fatta eccezione per Quarrata/news – difficilmente dà spazio a queste problematiche per non dover poi subire le lamentazioni di presidenti, sindaci e assessori.
Il Tirreno sembra portato a difendere o amplificare le iniziative del sindaco di Cutigliano, le buone ragioni degli impiantisti di Abetone e della Doganaccia e le iniziative del Dynamo Camp, e a tirare gli orecchi al sindaco di San Marcello, Silvia Cormio.
La Nazione – tramite un suo redattore Davide Costa – dà ampi spazi all’Abetone, scarsi a Cutigliano e a San Marcello, nessuno spazio a Piteglio. Anzi, forse perché il mese di novembre è dedicato ai morti, sulla cronaca di Pistoia sta addirittura sparendo la pagina fino a poco tempo fa dedicata alla Montagna.
In questa situazione in luogo dei montanari sono “le stelle stanno a guardare” come dimostrano le difficoltà in cui si dibatte l’Osservatorio Astronomico di San Marcello.
E, allora, avanti così: “Forza Savoia” gridavano il 24 agosto 1942 gli sfortunati cavalleggeri dell’Armir nella loro ultima carica di Isbuscenskij dove, con onore, in tanti morirono.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 28 novembre 2013 | 17:33 - © Quarrata/news]

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