venerdì 22 novembre 2013

IL CONSIGLIO REGIONALE CHIAMATO A UNA CHIARA DECISIONE SUL COMUNE UNICO DELLA MONTAGNA PISTOIESE


SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il sito della fusione dei Comuni ha diffuso ieri il seguente documento:

Ai Consiglieri Regionali

Ripercorrere le tappe del percorso della proposta di costituzione del Comune unico della Montagna Pistoiese non è necessario, sono note a tutti gli interlocutori che ora devono prendere la decisione.
Preme invece ricordare e sottolineare come dal primo momento questo argomento è stato affrontato da parte di importanti soggetti istituzionali con veri e propri sotterfugi. Cambiamenti improvvisi di orientamenti, rinvio di incontri con il Comitato; lettere contraddittorie in Regione un giorno in un senso il giorno dopo in un altro, da aprile a settembre; ordini del giorno a geometria variabile e chi più ne ha ne metta; percorso partecipato si fa, non si fa, non si sa quando.

La finalità di tutti gli espedienti messi in campo è sempre stata la stessa, prendere tempo, per spostare il momento delle decisioni in una fase tale che non fosse più compatibile con la tempistica elettorale.
Questo risultato sembra quasi raggiunto, basta tirarla ancora per un mesetto, e poi la giustificazione sarà “a primavera ci sono le elezioni e non è possibile fare il referendum”.
A giugno il Consiglio Regionale aveva stabilito che entro ottobre doveva essere deciso il referendum ed invece siamo ancora qui a parlare di se e quando. Ci pare davvero singolare che una decisione solenne, all’unanimità, come quella della risoluzione di giugno possa essere disattesa.
Quale contributo verrebbe alla credibilità dell’istituzione regionale se ancora ci fosse un rinvio strumentale.
Ora è giunto invece il momento della chiarezza, per una volta sola è necessario che ciascuno dica, non si o no alla fusione dei comuni, ma se è d’accordo a fare il referendum o non lo è. Se è d’accordo per dare ai cittadini il diritto di decidere. Oppure se è dalla parte di chi in qualche stanza, chiusa ed ovattata, vuole arrogarsi il diritto per se di negare il diritto di espressione ai cittadini. Magari argomentando che i cittadini non sarebbero pronti per la decisione (bella opinione dei cittadini).
Questi sono i termini della questione non altri.
Le scuse sui tempi non tengono, entro questo inverno (21 marzo), si può fare tranquillamente il referendum con tutti gli organi dei comuni nei pieni poteri. Ed i tempi sarebbero anche congrui per una campagna di informazione adeguata da parte delle istituzioni, per mettere tutti nella condizione di conoscere pro e contro e tutti gli aspetti della fusione. Il Comitato ci ha già provato con oltre 20 assemblee pubbliche, quindi il terreno è preparato e pronto. Importanti associazioni di categoria e tutti i sindacati si sono dichiarati a favore di questo percorso.
Il referendum è la scelta più giusta da fare per chiudere nel bene e nel male questa vicenda con il coinvolgimento dei diretti interessati, i cittadini della Montagna Pistoiese.
Dovrebbe essere anche la scelta più giusta nell’interesse delle stesse forze politiche chiamate oggi a decidere. Sarebbe infatti opportuno che le eventuali elezioni amministrative di fine maggio/giugno non fossero condizionate da questo problema trasversale agli schieramenti, ma potessero svolgersi, già conoscendo il pensiero dei cittadini sulla materia, e quindi con la campagna elettorale dedicata principalmente ai programmi e progetti per il nuovo mandato amministrativo.
Questa sarebbe chiarezza, ed è proprio questo sforzo che viene chiesto. Fatelo per favore.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 novembre 2013 | 08:22 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.