giovedì 21 novembre 2013

SFORZI (SEL) CHIEDE IL RIESAME TECNICO DELLA VARIANTE PER AREA EX PALLAVICINI


PISTOIA. E tanto per tornare al post Centro raccolta Pallavicini. Bella boccia, Sindaco Bertinelli!, il Sel, attraverso il suo rappresentante in Consiglio, chiede il riesame (e non solo) della variante proposta dall’amministrazione per la scelta dell’area ex-Pallavicini.
Abbiamo detto “e non solo” perché, in fondo alla richiesta formale che potete leggere sotto, si chiede testualmente che «la proposta di delibera sia corredata di un espresso parere che, sottoscritto dal responsabile del procedimento di variante, attesti la conformità urbanistica della variante rispetto al piano strutturale»: ciò significa che il tecnico dovrà assumersi in prima persona e in toto la responsabilità di ciò che suggerisce e attesta – e, detto fra noi, sarebbe l’ora che ognuno cominciasse ad assumersi le proprie responsabilità.

Intanto Sforzi scrive:

Dato che il percorso per l’individuazione del Centro di Raccolta e del Cantiere Operativo per il servizio di gestione dei rifiuti nell’area ex Pallavicini ha seguito il percorso inverso della partecipazione (mi domando: prima viene scelta l’area, poi vengono richiesti i pareri ai vari enti, poi vi sono accostate altre aree ritenute non idonee, poi si presenta alla commissione consiliare, poi alla cittadinanza, poi vengono invitati i comitati ed infine venerdì ci sarà una riunione di maggioranza per decidere sul da farsi, quando oramai su questo tema la maggioranza non c’è più?), mi chiedo, ma siamo sicuri che tutto questo ha legittimità, potrebbe essere che il quadro informativo manchi di ulteriori elementi? 
Così vi ho allegato il documento che ho inviato al presidente della commissione urbanistica, Sig. Capecchi e all’assessore competente, Sig. Bertinelli. 
Vi chiederei gentilmente di poter pubblicare tale richiesta per informare i cittadini e le cittadine sul lavoro svolto dal mio gruppo consiliare. 
Grazie e saluti vivissimi, 
Massimiliano Sforzi
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RICHIESTA DI RIESAME

La Relazione Tecnica relativa alla Variante n. 5 al Regolamento Urbanistico per l’individuazione di un’area da adibire a centro di raccolta e cantiere operativo e la modifica dell’articolo 94 delle Norme Tecniche di Attuazione per consentire la realizzazione di isole ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti presso l’area ex Pallavicini dichiara la non necessità di procedere a variante al Piano Strutturale vigente in quanto afferma la coerenza della nuova destinazione urbanistica con il Piano strutturale vigente

Premesso che

  1. il RU come affermato in tutti i suoi atti è, e deve essere, coerente con il Piano strutturale,
  2. nel caso specifico, il RU prevede per l’area in questione una destinazione d’uso a parchi e giardini in coerenza con il Piano Strutturale che nei suoi sistemi funzionali indica per l’area in oggetto la stessa destinazione a parchi e giardini.
  3. se si ammette la necessità di dover variare il RU, non si comprende come si possa omettere di variare il PS vigente (forse il RU in alcune sue parti non è conforme/coerente con il PS?), che indica per l’area in oggetto una destinazione d’uso coerente e conforma con quella del RU
  4. nelle norme e nella relazione del piano strutturale i sistemi funzionali e territoriali hanno una importanza gerarchica equivalente. Nessuno dei due prevale sull’altro ma sono complementari nel recepire urbanisticamente le funzioni ammissibili negli atti pianificatori gerarchicamente subordinati e di maggior dettaglio .

Chiediamo


Un riesame tecnico della proposta di variante n. 5 che documenti nel dettaglio come sia possibile procedere a variare il RU senza effettuare analoga variazione del piano strutturale vigente, che, ribadiamo, indica per l’area in questione una destinazione a parchi e giardini come correttamente recepito dal RU e come evidenziato anche nella stessa relazione tecnica che ambiguamente sostiene anche la coerenza della nuova destinazione d’uso a impianti tecnologici con le previsioni del piano strutturale. In tale relazione infatti si afferma : “Le aree oggetto di variante sono coerenti con le strategie del Piano strutturale, in quanto risultano inserite nell’UTOE N° 6 “La Città Capoluogo” e sono ricomprese: nei sistemi territoriali, all’interno del sub –sistema delle espansioni recenti del capoluogo e della pianura produttiva e del sub‐ sistema delle aree di frangia e nei sistemi funzionali, all’interno del Sub‐sistema dei parchi urbani e dei capisaldi misti attrezzature di interesse generale e città del terziario.”

Nel caso vengano confermati i pareri e le conclusioni forniti nella attuale Relazione Tecnica relativa alla Variante n. 5

Chiediamo inoltre

Che la proposta di delibera sia corredata di un espresso parere che, sottoscritto dal responsabile del procedimento di variante, attesti la conformità urbanistica della variante rispetto al piano strutturale .

Massimiliano Sforzi
Consigliere Sinistra Ecologia Libertà

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[Giovedì 21 novembre 2013 | 10:42 - © Quarrata/news]

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