domenica 6 gennaio 2013

LA POLITICA, LE FIRME, I NANI E LE BEFANE


di EDOARDO BIANCHINI

PISTOIA. Ho letto e riletto l’intervento di Paolo Caselli che parla degli orizzonti evangelici di altra prospettiva rispetto alle posizioni ufficiali della Chiesa e della curia, anche pistoiese.
Poi sono tornato indietro con la mente, alle pagine della Nazione che parlano delle 300 firme a sostegno di Vannino Chiti, il bambino da Libro Cuore (vedi), perché Bersani lo infili nel listino di Befana. E l’unica cosa che mi è venuta fuori è stata questa frase di Paolo Caselli: «La nostra società è connotata da un “gigantismo tecnologico” cui purtroppo fa da contraltare un “nanismo spirituale”» (vedi).

Nanismo spirituale, appunto.
Pensate che un Vicepresidente del Senato, che però sta lì da più di 40 anni, per farsi sostenere è stato capace di raccattare solo 300 firme – quelle che verranno da ora in poi, sono fuor di luogo e fuor di vaso, per usare una metafora goliardica.
Se un politico di professione, e senza soluzione di continuità, arriva al traguardo con solo 300 fiancheggiatori (48 dei quali, capperi!, della Far [West] Express – ma che ci hai, azioni nell’azienda, Vannino…?), non è forse arrivato il momento di buttarlo nel cestino della differenziata, settore carta, bene appallato perché vada al macero?
Provate a pensare, in 40 anni di servizio pubblico (mi perdoni quel brav’uomo di Santoro), quanti milioni di euro di emolumenti Vannino si sia intascati: e, a fronte di questi milioni, che miserrimi granelli di sabbia siano 300 firme (di cui 48 bla bla bla…) – nemmeno una al giorno per… levare il medico di torno!
Ci siete? Siete arrivati al punto aritmetico? Bene.
Ora ditemi, onestamente: di fronte alle spropositate cifre €uroniche percepite da Vannino, appena 300 firme raccolte non sono, forse, ancor meno di un neo sul culo di una elefantessa africana?
Ed è mai possibile che solo una voce si alzi in tutta una provincia, per consigliare al baNbino (vedi Vernacoliere) dei “panini mancati” surrogati dai librini usati, di levarsi gentilmente dai piedi come dicevano i greci con l’espressione ek podòn, equivalente di un forse ben più assai realistico albanese ik?
Buona Befana, signori Brontolo, Cucciolo, Dotto, Eolo, Gongolo, Mammolo e Pisolo!

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[Domenica 6 gennaio 2013 – © Quarrata/news 2013]

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