mercoledì 27 giugno 2012

LA PISTOIA DEI MILLE SCANDALI. PAGLIAI: «CARO SINDACO, PER RIPULIRE USA LA RAMAZZA PIÙ ROBUSTA!»


Una decina d’anni da codice penale – L’elenco delle vicende che hanno turbato i due mandati di Berti – Non basta una ‘unità speciale’ per fare pulizia

PISTOIA. Mentre la città è ancora in stato di fibrillazione per i mille scandali che la hanno attraversata, Giampaolo Pagliai si rivolge al Sindaco Bertinelli con una lettera che ripercorre, passo passo, gli avvenimenti salienti degli ultimi 10 anni, corrispondenti ai due mandati Berti.
Ecco cosa dice l’ex-consigliere comunale, memoria storica della politica della città:

Al Sindaco di Pistoia
Caro Sindaco,
leggo che alcuni fra i dipendenti comunali si dimettono e vanno in pensione. Mi dispiace di non poter esserti d’aiuto all’interno del Consiglio Comunale, ma cercherò di farlo ugualmente da cittadino attento ai problemi della città.

Concordo con coloro che hanno affermato che gli anni trascorsi, quantomeno quelli dal 2002 ad oggi, sono stati anni orribili per l’amministrazione comunale di Pistoia. Ma soffermandoci in particolare sugli ultimi cinque anni, possiamo leggere un lungo elenco di vicende che hanno a che fare più che altro con il Codice Penale ed il danno erariale che con la saggia amministrazione della “res publica” gestita da forze democratiche e di sinistra:

1. la vicenda dei permessi facili ai Cinesi (con un non meglio individuato funzionario che sarebbe stato coinvolto, ma “solo nella sfera delle relazioni private”);

2. la manomissione di documenti protocollati all’archivio comunale (dichiarata dalla maggioranza di sinistra non reato ma irregolarità amministrativa);

3. l’incredibile storia del vigile urbano coinvolto, ma coperto, per una grave truffa alle assicurazioni;

4. la vicenda del Cip e Ciop;

5. la storia dell’Asl di Massa e del suo dirigente dott. Alessandro Scarafuggi;

6. l’ammanco alla Comunità Montana;

7. il dissesto del C.I.I.;

8. l’affitto del Consorzio regionale trasporti da € 500,00 al giorno per gli uffici destinati a 9 impiegati;

9. l’affitto dei locali della Circoscrizione 1 pagato saporitamente ma mai goduto;

10. i molteplici contenziosi per espropri mal gestiti (vedi l’incredibile vicenda del “giardino di Barile”);

11. le rampe fuori legge della Quinta Porta;

12. le vicende sulle quali credo ci sia tuttora in corso un’indagine per i rapporti intercorsi tra il Comune di Pistoia e l’impresa Giusti per l’edilizia;

13. la “vendita” della Casa del Combattente con un contenzioso del quale nulla si sa, ma che è tuttora aperto (del resto fu nominata anche una commissione speciale che nulla rilevò);

14. la pazzesca vicenda della gestione degli impianti sportivi del Legno Rosso;

15. i rapporti tutti da chiarire fra Comune, Asl, Provincia, Tvl e Aias;

16. i pagamenti erogati alla A.P.R. con una procedura che è completamente fuori del limite del lecito;

17. l’oscura vicenda della gestione della discarica del Cassero, fuori Comune, ma proprio a ridosso di una zona di pregio ambientale del nostro Comune, al riguardo è strano ma i presidenti di quella Spa sono dal 1989 tutti iscritti e esponenti del Pci-Ds-Pd e oltretutto ex-sindaci, ex-assessori, ex-funzionari, comunque ex-comunisti.

Caro Sindaco non hai un compito facile.
Leggo sulla cronaca cittadina che dopo lo “Scandalo i controlli. Arriva l’unità speciale”: era l’ora. Ma leggo che fra i componenti di questa unità ricopre un posto di rilievo un funzionario che proprio per il ruolo istituzionale avrebbe dovuto controllare anche prima dello scandalo.
La gente si chiede: “Ma nessuno si era accorto di nulla?!”. Il Sindaco Renzo Berti si è dichiarato spesso “sbalordito”: per la faccenda dei Cinesi, per il Cip e Ciop, per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto noti imprenditori dell’economia legati all’Unione Sportiva Pistoiese, che del resto è stata presieduta anche dal suo segretario; per l’arresto del dott. Alessandro Scarafaggi ed infine per questo terremoto che sta sconvolgendo la provincia pistoiese.
Possibile che tutto sia imputabile a due ingegneri, un architetto, otto imprenditori ed un “mediatore”?
Con chi mediava e perché, Roberto Riccomi?
Lo conosco benissimo e sono pienamente sicuro che non si è messo neanche € 100,00 in tasca, ma anzi, ha speso del suo per battaglie politiche discutibili ma lecite.
Ma i Sindaci, gli Assessori e i funzionari preposti al controllo e all’indirizzo dove erano dal 2000 ad oggi? Non si sono accorti delle macroscopiche anomalie oggi evidenti. Erano su Marte o appartengono a quella strana razza di coloro che “possono sempre non sapere”?
Buon lavoro! Ma per pulire usa una ramazza più robusta.
Con stima,
Giampaolo Pagliai
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 27 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Fini, Matteoli. Migliori.Mugnai,Cellai,et similia:una rispostina? Venite avanti, cretini!

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