lunedì 11 novembre 2013

AREA PALLAVICINI E ESCLUSIONE DEL DANO. LA PIETRA: «NON SI VORRANNO MICA PRIVATIZZARE I PROFITTI (PUBLIAMBIENTE) E SOCIALIZZARNE LE PERDITE (BONIFICA)?»


Ingiustificata la costruzione di una nuova stazione ecologia con la motivazione di costi elevati per il risanamento dell’area attualmente in funzione

PISTOIA. Senza entrare nel merito urbanistico delle questioni relative al nuovo centro direzionale, che compete ai colleghi consiglieri del comune interessato, le motivazioni addotte per giustificare la scelta di questo sito per la nuova stazione ecologica non ci convincono, in particolare non ci convincono le motivazioni con cui a priori viene scartata la localizzazione al Dano e la questione relativa all’impegno economico per la bonifica dell’area.

In termini di ottimizzazione della raccolta porta a porta sono previste dalla normativa la realizzazione di Stazioni Ecologiche, cioè di aree fisicamente delimitate e controllate, dove privati e non possono conferire quei rifiuti che rientrano nella tipologia dei rifiuti urbani o loro assimilabili. Inoltre il piano stabilisce che ogni stazione deve essere funzionale ad un bacino di circa 20.000/30.000 utenti, il che significa che nel comune si debbano fare circa 3 impianti di questo tipo e possibilmente dovrebbero essere dislocati in posizioni tali da poter servire uniformemente tutte le zone della città, mentre dalle dichiarazioni dell’amministrazione essi dovrebbero essere tutti concentrati nella zona sud.
Queste strutture sono costruite a carico dell’azienda fornitrice del servizio di raccolta e la loro costruzione, come ogni altro impianto che rientra nel piano industriale di affidamento, sarà poi ammortizzato sulla tariffa o sulla tassa applicata ai cittadini.
Questi siti dovrebbero essere fatti, come prima scelta, in zone bonificate o da bonificare o comunque in zone industriali, e la vicinanza a centri commerciali è una delle opzioni di preferenza, non l’unica e non la prima.
Publiambiente è da tempo proprietaria di un sito che in parte è già utilizzato allo scopo. Mi riferisco all’impianto del Dano, che però, per la fattispecie viene ritenuto inadatto in quanto la sua bonifica risulterebbe estremamente onerosa rispetto alla costruzione nel nuovo sito. Va ricordato che all’interno dell’impianto Dano Pistoia convivono due strutture:
– la stazione ecologica con una capacità massima stoccabile di 195 t.;
– l’impianto di biostabilizzazione, a cui vengono conferiti circa 110 t al giorno di rifiuti indifferenziati provenienti dai comuni di Pistoia e Serravalle.
Nell’attuale piano interprovinciale dei rifiuti è prevista la chiusura dell’impianto di biostabilizzazione del Dano. Il che significa che la bonifica deve iniziare immediatamente dopo la sua chiusura e pertanto non può essere presa come scusante né la fattibilità né il costo della bonifica che è obbligatoria per legge.
A questo proposito è bene ricordare cosa rappresenta la società Publiambiente (dati 2012):
Fatturato: 73.153.341 – Valore aggiunto: 30.328.697 – Margine operativo lordo: 12.355.910 – Investimenti: 18.257.716 (tuto in milioni di € – n.d.r.). Senza contare la partecipazione in una decina di aziende del settore.
Non abbiamo il dato relativo al costo della bonifica, ma ci dovrebbe essere un fondo in bilancio, previsto per legge, per la bonifica post mortem dell’impianto, quindi senza che tale costo possa andare a pesare negativamente sul bilancio dell’azienda, e conseguentemente sui cittadini.
Pertanto non è giustificata la costruzione di una nuova stazione ecologia in un altro sito con la motivazione di costi elevati per la bonifica.
Peraltro il metodo con cui l’amministrazione comunale ha espresso preoccupazione sul costo di bonifica mi lascia perplesso, come se tale costo dovesse essere a carico del comune. Non vorrei, usando un vecchio detto, che si voglia privatizzare i profitti (Publiambiente) e socializzare le perdite (bonifica).
Patrizio La Pietra
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 11 novembre 2013 | 13:02 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.