giovedì 2 maggio 2013

PROVINCIA. NO SECCO DEL PDL ALL’AUMENTO DEL CANONE DI PRELIEVO IDRICO DEL 20%


PISTOIA. Scrive Patrizio La Pietra:

Un no deciso del Pdl all’ipotesi di aumentare i canoni dei prelievi dell’acqua a uso non potabile del 20% da parte della Giunta Provinciale. Questa ipotesi, espressa dall’assessore Mari, durante lo svolgimento della commissione n. 5, sarà un duro colpo per tutto il comparto produttivo della provincia. A partire dalle aziende agricole, in particolare vivaistiche e floricole, passando dell’industria della carta, per finire alle aziende di produzione di energia elettrica.
ESTRATTO REGOLAMENTO PROVINCIALE DEMANIO IDRICO

CAPO II – CANONI

Articolo 3 – Importi
1. Gli importi dei canoni demaniali sono fissati con deliberazione della Giunta Provinciale ed avranno efficacia dall’esercizio finanziario successivo all’anno di tale anno. Nella determinazione degli stessi sarà, pure, tenuto conto dell’adeguamento Istat valutato in base all’indice medio annuale della variazione intercorsa nell’anno precedente. Il canone è anche comprensivo di tutte le eventuali addizionali.
La prima motivazione a sostegno della necessità di questo aumento è la mancanza di risorse per interventi nell’ambito idrogeologico. La seconda, è che i canoni non sono mai stati aumentati dal 2006, nemmeno dell’aumento Istat.
Questo, a nostro avviso, è fondamentalmente inesatto. Il regolamento provinciale sul Demanio Idrico prevede che ogni anno i canoni siano aumentati in base all’aliquota Istat. Cosa che ogni anno è stata fatta con apposita delibera di Giunta, ma contestualmente nella stessa delibera si procedeva ad una diminuzione delle tariffe pari all’importo dell’adeguamento Istat. Queste sono scelte fatte negli anni, proprio per non penalizzare il sistema produttivo locale, ed oggi non possiamo approvare un aumento tale da recuperare gli aumenti Istat degli anni scorsi.
Profondamente ingiusto ed iniquo soprattutto fatto a metà anno, quando tutte le aziende hanno da mesi programmato i propri budget di spesa.
Rimane aperta la questione della determinazioni dei canoni per il 2013 che generalmente venivano determinati negli ultimi mesi dell’anno precedente all’anno finanziario di applicazione. Alla fine del 2012 la Giunta non ha provveduto a questo adeguamento. Pertanto a nostro parere restano in vigore per il 2013 gli stessi canoni del 2012. Infatti, sempre in base al regolamento i nuovi canoni entrano in vigore l’anno successivo rispetto alla data del provvedimenti. Quindi se il provvedimento di revisione dei canoni fosse fatto adesso, le tariffe entreranno in vigore il prossimo anno.
Vista la situazione economia e finanziaria estremamente difficile per le aziende, riteniamo irresponsabile aumentare del 20% i canoni per il prelievo delle acque. Per quanto ci riguarda, il Pdl si opporrà a questa scelta inopportuna e inadeguata, che penalizzerà le aziende e conseguentemente i consumatori e i cittadini.
Patrizio La Pietra
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 2 maggio 2013 | 10:57 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.