PISTOIA. Scrive Patrizio
La Pietra:
Un no deciso del Pdl all’ipotesi di aumentare i
canoni dei prelievi dell’acqua a uso non potabile del 20% da parte della Giunta
Provinciale. Questa ipotesi, espressa dall’assessore Mari, durante lo svolgimento
della commissione n. 5, sarà un duro colpo per tutto il comparto produttivo
della provincia. A partire dalle aziende agricole, in particolare vivaistiche e
floricole, passando dell’industria della carta, per finire alle aziende di
produzione di energia elettrica.
ESTRATTO REGOLAMENTO PROVINCIALE DEMANIO IDRICO
CAPO II –
CANONI
Articolo 3 –
Importi
1. Gli
importi dei canoni demaniali sono fissati con deliberazione della Giunta
Provinciale ed avranno efficacia dall’esercizio finanziario successivo all’anno
di tale anno. Nella determinazione degli stessi sarà, pure, tenuto conto dell’adeguamento
Istat valutato in base all’indice medio annuale della variazione intercorsa
nell’anno precedente. Il canone è anche comprensivo di tutte le eventuali
addizionali.
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La prima motivazione a sostegno della necessità di
questo aumento è la mancanza di risorse per interventi nell’ambito
idrogeologico. La seconda, è che i canoni non sono mai stati aumentati dal
2006, nemmeno dell’aumento Istat.
Questo, a nostro avviso, è fondamentalmente inesatto.
Il regolamento provinciale sul Demanio Idrico prevede che ogni anno i canoni
siano aumentati in base all’aliquota Istat. Cosa che ogni anno è stata fatta
con apposita delibera di
Giunta, ma contestualmente nella stessa delibera si procedeva ad una
diminuzione delle tariffe pari all’importo dell’adeguamento Istat. Queste sono
scelte fatte negli anni, proprio per non penalizzare il sistema produttivo
locale, ed oggi non possiamo approvare un aumento tale da recuperare gli
aumenti Istat degli anni scorsi.
Profondamente ingiusto ed iniquo soprattutto fatto a
metà anno, quando tutte le aziende hanno da mesi programmato i propri budget di
spesa.
Rimane aperta la questione della determinazioni dei
canoni per il 2013 che generalmente venivano determinati negli ultimi mesi dell’anno
precedente all’anno finanziario di applicazione. Alla fine del 2012 la Giunta
non ha provveduto a questo adeguamento. Pertanto a nostro parere restano in
vigore per il 2013 gli stessi canoni del 2012. Infatti, sempre in base al
regolamento i nuovi canoni entrano in vigore l’anno successivo rispetto alla
data del provvedimenti. Quindi se il provvedimento di revisione dei canoni
fosse fatto adesso, le tariffe entreranno in vigore il prossimo anno.
Vista la situazione economia e finanziaria
estremamente difficile per le aziende, riteniamo irresponsabile aumentare del
20% i canoni per il prelievo delle acque. Per quanto ci riguarda, il Pdl si
opporrà a questa scelta inopportuna e inadeguata, che penalizzerà le aziende e
conseguentemente i consumatori e i cittadini.
Patrizio La Pietra
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[Giovedì 2 maggio 2013 | 10:57 - © Quarrata/news]
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