giovedì 21 novembre 2013

I MOVIMENTI PER L’ACQUA PUBBLICA CHIEDONO LE DIMISSIONI DI ALESSANDRO MAZZEI DIRETTORE GENERALE DELL’AUTORITÀ IDRICA TOSCANA


FIRENZE. Il Forum Toscano Movimenti per l’Acqua chiede le dimissioni di Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana. La ragione sta tutta nella pervicacia con cui Mazzei insiste nel non voler restituire ai cittadini/utenti la remunerazione del capitale investito, estorta in bolletta nonostante sia stata dichiarata illegittima, sia dall’esito referendario che da diverse sentenze successive, ottenute dai Movimenti per la ripubblicizzazione, in differenti sedi. Le più recenti sono la 437 e la 438 del Giudice di Pace di Arezzo che, nel ristabilire il primato della legge, sancisce che sull’acqua non si può fare profitto.

Il direttore generale dell’AIT si è fatto inoltre portavoce di quella che può essere definita la “truffa del Metodo Tariffario Transitorio”: un metodo di calcolo della tariffa, varato da AEEG, che subdolamente ha rinominato la quota di profitto (remunerazione del capitale investito) chiamandola “costo della risorsa finanziaria”.
Va anche ricordato che i soci privati nella gestione dell’acqua hanno compiuto consistenti pressioni sui Sindaci, minacciando di far saltare gli investimenti necessari se non si fosse approvato il nuovo MTT.
Nel gennaio 2012 viene approvato il decreto tariffe, in cui la remunerazione del capitale investito resta in vigore. Consiglio di Stato e Tribunale Amministrativo Regionale dichiarano queste tariffe illegittime, ma Mazzei, che come direttore dell’AIT svolge un ruolo meramente tecnico, non avverte i Sindaci, resta in silenzio. Come resta in silenzio quando i gestori introducono nelle bollette continui aumenti del deposito cauzionale, nonostante i giudici dichiarino che i contratti in essere non possono subire variazioni unilaterali. Nessuna presa di posizione di Mazzei sulla questione degli oneri di depurazione, fatti pagare anche agli utenti che non hanno usufruito del servizio; e nessuna sulla restituzione di quanto percepito dal gestore. È bene sapere che in Toscana, in casi per niente eccezionali, i gestori continuano illegittimamente ad addebitare in bolletta depurazione e fognatura, non dovuti perché servizi inesistenti, ignorando anche la sentenza avversa della Corte Costituzionale.
Mazzei non difende l’interesse collettivo, neppure quando i sindaci dell’ex ATO 3 (Publiacqua) chiedono di sapere quale fine abbiano fatto gli oltre 14 milioni, pagati dai cittadini, per investimenti mai effettuati (pagati 78,5 milioni di investimenti/ effettuati solo 64,2). Resta naturalmente in silenzio anche in questo caso. Il Direttore verga invece un decreto, in cui prevede che il rimborso della remunerazione del capitale investito avvenga in misura uguale per ogni utente, a dispetto di una quota pagata invece proporzionalmente al consumo effettivo.
Tutti questi motivi portano il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua a chiedere le dimissioni di Alessandro Mazzei. Due le possibilità: o il direttore dell’AIT è incompetente e non si rende conto delle proprie azioni; oppure, considerato che i soci privati nella gestione del servizio idrico esprimono spesso soddisfazione per il suo operato, viene il legittimo sospetto che questo signore, pagato con i soldi dei cittadini toscani, invece di fare gli interessi di questi ultimi, privilegi chi specula sull’acqua.
Il Forum denuncia anche un ultimo aspetto allarmante, celato da queste manovre apparentemente tecniche: una vera e propria sospensione della democrazia che evidenzia come sia enorme il distacco fra i cittadini e la politica (perlomeno quella politica che ha gestito e sta tuttora gestendo il potere in Toscana, in particolar modo). Una politica che si ostina ad amministrare, ignorando il volere e l’interesse dei cittadini, oltre che una loro specifica espressione democratica attraverso i referendum.
Forum Toscano Movimenti Acqua
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[Giovedì 21 novembre 2013 | 16:03 - © Quarrata/news]

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