La verità non è stata detta tutta |
PISTOIA. La vicenda dell’Aias non può e non deve passare sotto silenzio. E non lo può e non lo deve perché nessuno degli attori sul palco ha evidentemente detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Ma ciò che sconvolge di più – e non finiremo mai di ripeterlo, fino alla consumazione dei giorni e finché avremo un filo di fiato – è che le menzogne, le non-verità o anche le cose taciute (e non possiamo che pensare: volutamente taciute) ci sono state propinate da un presidente/direttore/fac-totum che, dalle frequenze di Tvl, ci ha parlato per anni di Cristo, cristianesimo, correttezza, fratellanza, amore, sostegno degli umili, papa, verità.
E ultima cosa che ci torna in mente – anche perché non siamo affezionato pubblico di Tvl per oggettivi limiti della testata quanto a pluralismo e informazione – un Canto al Balì in cui LB (Luigi Bardelli il perseguitato, il santo, l’uomo che ha sempre operato solo per la felicità degli ultimi) ha spiegato, insieme ad altri personaggi di spicco di Pistoia (viene in mente, per esempio, il presidente della Fondazione Caripit, Ivano Paci), il significato profondo dell’avvento cristiano.
Non aspettavamo che loro per capire cosa significasse avvento: loro che – come avrebbe detto un mio maestro di un tempo – appartengono, per più motivi, alla razza padrona che ha sempre avuto e messo le mani in pasta in tutte le cose di Pistoia.
Stamattina Il Tirreno – che è parso, ma in realtà non è detto che lo sia, più sensibile ai problemi dell’Aias – riporta un altro capitolo del romanzo Aias’s true lies, Editori Riuniti, Pistoia 2010-2011.
E parla Bardelli, come al solito.
È lui che orchestra e dirige il suo ensemble di musicanti di Brema e ci ripropone, fra le righe, un’altra delle sue sinfonie: quella della costruzione della nuova sede, sospesa a causa della cattiveria del mondo, del pessimo Lo Trovato, della rigida Aias Nazionale e del perfido commissario Bagnale, giunto a Pistoia come un erpice a disfare il paradiso terrestre.
Ebbene: per noi, e per quanto ne sappiamo noi con tutti i nostri limiti, le cose non stanno affatto come ci sono state sempre presentate e come i giornali di cronaca ce le hanno fatte vedere e leggere.
Escludiamo Tvl perché non ne abbiamo notizia, ma permetteteci di credere, senza un gran margine di errore, che ancor più su TeleBardelli (è questo il nome gergale con cui la tv pistoiese è conosciuta in giro) ogni rivelazione sarebbe impossibile – tranne, ovviamente, quelle divine o di fede.
Lasciatecelo dire: su Aias & C. non è stata assolutamente fatta cronaca.
Partì bene La Nazione, ma ha finito con l’ignorare tutto, dando addirittura voce a un Bardelli trionfale (un’intera pagina) il giorno in cui, ci pare, il caposervizio Zetti era assente perché stava diventando padre.
Si mosse Vivarelli sul Tirreno, ma dopo un primo ampio articolo che doveva spiegarci – come scrisse – cosa c’entrava l’Aias con Tvl e la Fondazione Santa Maria Assunta in cielo, il caposervizio iniziò una specie di sua ri-conversione sulla via di Damasco ed è rifluito in un alveo di ben più modesti e addomesticati orizzonti.
Di fatto nessuno ha detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Perché anche sulla costruzione del nuovo centro, il cui cantiere è fermo da vari mesi e vive il serio rischio di non giungere a compimento anche per gli ingenti oneri nel frattempo lievitati – come asserisce Bardelli – ci risulta che le cose stiano in tutt’altro modo rispetto a quelle accreditate al di fuori e (sembra) strumentalmente diffuse da Bardelli, ribadite da Diego Pancaldo, che se la prendeva con i lupi del mondo, e, stamattina, nuovamente tirate in ballo dal vecchio staff che si fa scrivere i comunicati dal suo maestro direttore d’orchestra LB.
Le cose non stanno proprio così, cari signori dell’informazione, cari ‘politici ringraziati’ Berti e Fratoni, caro vescovo Mansueto Bianchi e cari pistoiesi, di buona e di cattiva volontà, che apprezzate o disprezzate questo povero, ma rigoroso blog di cronaca e critica.
Le cose non stanno affatto così. E nei prossimi giorni, che vi piaccia o no, ve lo faremo vedere. A tutti.
E davvero nel nome della verità.
e.b. blogger
* * *
Apprezzamento dell’ex direttivo
per il documento sottoscritto in Comune
«Aias, bene la riammissione di tutti»
PISTOIA. Pax dichiarata fra Aias nazionale e vecchio consiglio dei soci pistoiesi. Il consiglio direttivo eletto nell’assemblea del giugno 2009 – decaduto in seguito al commissariamento ma in via di riabilitazione dopo le rassicurazioni del presidente nazionale Lo Trovato – si è riunito ieri per valutare il documento sottoscritto nell’incontro di martedì scorso in Comune. La riunione ha partorito un documento redatto dall’ex presidente Luigi Bardelli e dagli altri componenti del direttivo. Il consiglio valuta con favore quanto sottoscritto da vescovo, sindaco, presidente della Provincia e Lo Trovato.
«Si auspica che il consiglio nazionale riconsideri i provvedimenti di espulsione in tempi brevi pervenendo alla loro revoca». Questo passaggio costituirebbe, secondo il vecchio direttivo, «non solo ai fini processuali, una svolta dei rapporti, oggi deteriorati, fra le autorità superiori di controllo, la vita dei centri e la gestione commissariale, e contribuirebbe a ripristinare ordine e normalità sia ai fini della conduzione ordinaria della vita associativa, sia per gli impegni pregressi assunti, come la costruzione del nuovo centro, il cui cantiere è fermo da vari mesi e vive il serio rischio di non giungere a compimento anche per gli ingenti oneri nel frattempo lievitati».
I vecchi soci esprimono poi «apprezzamento per il fatto che si consenta a tutti i soci, già iscritti alla sezione pistoiese prima del provvedimento adottato dall’Aias nazionale il 20 ottobre 2010, di confermare la propria associazione con la sezione di Pistoia ».
E ringraziano anche le autorità pistoiesi che si sono personalmente impegnate, chiedendo loro che si facciano garanti del percorso che porterà al rinnovo degli organi direttivi.
[Fonte: Il Tirreno, domenica 27 febbraio 2011]
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[Domenica 27 febbraio 2011]
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