di Alessandro Romiti
AGLIANA. Lo Speciale Week-End, apparso venerdì 11 sul Tirreno, farebbe rivoltare nella tomba l’amato presidente della Repubblica al quale è stato intitolato il prezioso parco, autentico “fiore all’occhiello” dell’amministrazione aglianese.
Il parco Pertini è sotto la prima «e» di inceneritore |
Già nel dicembre 2007, il parco era stato denunciato per la sua acclarata pericolosità, ma niente venne ed è, ancora oggi, effettuato in relazione alla proibizione delle attività ludiche o aerobiche, anche in considerazione della qualità dell’aria dietro a sforamenti reiterati e pari quasi 3 volte quelli imposti dalla legge.
Questi i risultati emersi dalle analisi rappresentate al tavolo tecnico della Provincia:
1) La fauna è gravemente inquinata da Pcdd, Pcdf e Pcb: uova di anatra con diossine e pesci gatto con policlobifenili. Sul punto il Dott. Pietro Gabbrielli (Dip. Prevenzione ASL 3) rassicurò la cittadinanza, ricordando che “...tali prodotti non erano destinati all’alimentazione umana”!
2) L’area del Parco è sull’immediato confine con il detestato impianto di incenerimento: la centralina di rilevazione dell’aria non conforta, ma spaventa: essa è ancora più lontana di circa 300 metri dal centro della ciminiera. L’intera area è da anni al centro di indagini per i continui sforamenti: ASL 3 – contraddicendo Arpat – confessa finalmente che tra le misure da ottemperare per la riduzione dell’esposizione di Pm10 vi sono da prevedere “...temporanee misure restrittive nei confronti dell’inceneritore, in quanto utile contributo al fine di tutela sanitaria della popolazione in relazione alla presenza di valori elevati di Pm10...”(così la lettera del 12.1.2011: ASl-Comune Montale).
3) Al tavolo tecnico della Provincia è stata riconosciuta la grave esposizione dell’area, soggetta a trent’anni di ricadute di microinquinanti organici. Pesanti gli effetti verosimilmente indotti dalla proclamazione di “sito inquinato”: perimetrazione e bonifica dell’area (cioè chiusura, svuotamento dell’invaso e rimozione di fanghi e dello strato corticale del terreno, fortemente intriso di Pcdd/Pcdf/Pcb): costo stimabile € 1.200.000,00.
Dopo l’avvio della bonifica, dovrebbe essere chiamato a pagare il soggetto riconosciuto come responsabile dell’inquinamento.
Chiaramente il Sindaco Ciampolini niente sa e niente vuole sapere!
Al tavolo tecnico sono certamente distratti dall’emergenza sanitaria e mancano di evidenziare il particolare problema del Parco Pertini: una mera quisquilia... trascurabile evidentemente frutto di un comportamento ingiustamente allarmistico degli antinceneritoristi!
Intanto al Parco si organizzano “feste campestri” con le corse dei bambini; si gioca alle bocce e ci si porta a sgambettare i ragazzi delle adiacenti scuole medie. Le mamme più amorevoli, portano i neonati con il passeggino a prendere l’aria buona.
Ma perché no? Il titolo del Tirreno riporta infatti En plein air!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 14 febbraio 2011]
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