giovedì 3 febbraio 2011

QUERCIOLA-B1, TRA RITARDI E POLEMICHE


QUARRATA. Sempre sul problema della cassa di espansione della Querciola, Daniele Manetti ha diffuso il seguente comunicato:

Da Comitato di Olmi
A tutti gli amici di Quarrata

Accelerare le procedure per la realizzazione delle opere di grande rilievo, che contribuiscono allo sviluppo socioeconomico del territorio regionale e che si collocano in particolare nei settori della gestione dei rifiuti, dei servizio idrici integrati, del sistema stradale, del sistema portuale, della difesa del suolo e del sistema sanitario.

È stato fatto il cronoprogramma , come prevede la legge regionale sottostante, per la cassa d’espansione B1 Querciola ?
Per il Comitato di Olmi e Vignole
Un saluto
Daniele Manetti

Manetti allega alla sua mail questa pagina tratta dal sito della Regione Toscana:

Informativa del presidente in Consiglio regionale
Opere strategiche
la Regione si dota di nuovi poteri sostitutivi
Rossi: «Un monitoraggio che non toglie poteri agli enti locali»

Entro giugno la giunta regionale presenterà la proposta di una nuova legge che consentirà alla Regione di attivare poteri sostitutivi, anche attraverso la nomina di Commissari straordinari, per la realizzazione di opere strategiche di interesse regionale.
«Quello che proponiamo con questa bozza di legge – ha affermato oggi il presidente Enrico Rossi presentando al Consiglio regionale il documento preliminare – è un modo perché la Regione possa svolgere un ruolo di monitoraggio e di intervento laddove le cose non funzionano, senza però mettere in discussione il modello istituzionale, i rapporti con il sistema delle autonomie e gli strumenti di programmazione.
Non possiamo accettare – ha proseguito – che, una volta attribuiti finanziamenti, non si possa effettuare un monitoraggio adeguato sull’esecuzione delle opere e non si abbia modo di intervenire». Nessun potere viene tolto agli enti locali, ha assicurato il presidente, che ha aggiunto: «La nostra intenzione è quella di sottoporre a verifica tutto ciò che non è stato speso e fissare nuove date perché le risorse inutilizzate vengano usate. La legge naturalmente non potrà essere retroattiva ma consentirà un monitoraggio effettivo in modo che le opere si possano realizzare».
Nella normativa saranno dettati i criteri e le procedure per l’individuazione di opere e interventi di interesse strategico regionale. La legge attribuirà alla Regione funzioni di monitoraggio ed impulso per la realizzazione delle opere attraverso la verifica del rispetto dei tempi previsti per la loro realizzazione e il coordinamento dei soggetti interessati. Saranno stabilite semplificazioni procedurali utili ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere e saranno individuati gli strumenti idonei a d affrontare e superare eventuali situazioni patologiche, che possano compromettere o comunque ritardare la realizzazione e la messa in opera degli interventi.
Gli interventi di “interesse strategico regionale” saranno individuati in base ai settori di interesse, agli obiettivi ma anche a criteri puntuali; sicuramente saranno affrontati nell’ambito del Programma regionale di sviluppo (Prs), del Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), e nel Piano di indirizzo territoriale (Pit). Il presidente ha, inoltre, ribadito la necessità di un regime transitorio relativo alla individuazione delle opere e degli interventi strategici, utile a rendere la legge stessa immediatamente operativa. In particolare occorrerà prevedere che il nuovo regime procedurale sia applicato anche ad opere ed interventi oggetto di finanziamento regionale in corso di realizzazione. Tra gli aspetti più significativi della proposta, infine, va citata la redazione del cronoprogramma dei relativi adempimenti, che costituisce presupposto ineliminabile per consentire alla Regione di effettuare il monitoraggio sul rispetto dei tempi di realizzazione, contestare eventuali ritardi o inattività dell’ente competente ed attivare poteri sostitutivi anche attraverso la nomina di commissari straordinari.
[Rif. 207784]
* * *
 Sul versante locale, a Quarrata, durante il consiglio comunale di lunedì scorso, èccoti spuntar fuori, come per incantesimo, una bella casetta a due piani costruita proprio all’interno dell’area in cui dovrebbe essere realizzata la cassa di espansione B1.
Ne parla Massimo Bianchi (Fli) e Alessandro Cialdi (Udc) rincara la dose, tirando fuori immagini di Google Maps che illustrano l’opera e mettono la giunta con le spalle al muro.
L’amministrazione ammutolisce. Gaggioli non sa che dire: ma qualcuno ci racconta che, nonostante il suo non gradevole modo di rapportarsi ai consiglieri di opposizione, il ‘Signor Edilizia’ aveva in precedenza contattato Bianchi per chiedergli di non parlare di questo imbarazzante particolare.
Evidentemente – se è vero – Gaggioli parla con due facce e con due lingue. Ciò non ci stupirebbe per niente.
Resta il fatto che Gaggioli non ha mai voluto battere a tappeto le zone degli argini e della piana per rilevare – come aveva chiesto Bianchi – se di abusi, in giro, ce ne fossero o no. Avrebbe dovuto farlo, però: in nome di quella chiarezza e di quel rispetto della legalità che, onestamente parlando, non sembra per niente il punto di forza di questa amministrazione Sergio Gori, ispirata ai più alti valori della legge, della trasparenza e – lasciatecelo dire con tutta ironia – della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.
Ma su questi argomenti torneremo in séguito – e anche con la dovuta ricchezza di particolari...

e.b. blogger
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Giovedì 3 febbraio 2011]

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