AGLIANA. Lo sapevano tutti che, prima o poi, ci saremmo arrivati.
Eppure tutti hanno fatto finta di nulla. Per anni e anni. E, ad Agliana, non c’erano le destre reassionarie e fassiste, come avrebbe detto Giuseppe Bottazzi, il sindaco del paese di don Camillo.
Begli spreconi, dunque!
E mentre al povero Alberto Ciampi non restano neanche 50 euro per tappare una buca di 5 cm nell’asfalto delle disastrate strade di Agliana, ecco che l’Eleanna – un sindaco con un nome dolce come una merendina del Mulino bianco – annuncia ai 500 bambini delle scuole del comune, che d’ora in poi mangeranno mele vizze e avanzate dai pasti precedenti, invece di succulente schiacciatine e profumati yogurt.
E il resto? Ciccia!
Se non venisse rabbia, verrebbe da ridere.
Per fare economie ecco che oggi se ne vedono di cotte e di crude – soprattutto di crude.
A Quarrata, per esempio, comune gemello anche per quota rosa di ‘sindachessa Sergio Gori al servizio degli umili’, l’assessore alle finanze Giovannetti parla di far portare ai bambini perfino le forchette da casa. E alla fine, forse, li manderà a raccattar conchiglie da usare come tazze del pellegrino per bere, stile San Rocco.
Ma che squallore, gente, in questi bravi amministratori che, a forza di pianificare, non sono riusciti a prevedere che sarebbero rimasti senza il becco di un quattrino!
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[Mercoledì 9 febbraio 2011]
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